Descrizione
Centro collinare, di origine preistorica, famoso per la produzione di sughero e del vino Vermentino; la sua economia è basata, oltre che sull'agricoltura, su una modesta attività industriale. I berchiddesi, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, vivono principalmente nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, ricco di pascoli e vigneti, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.362 metri di quota. L'abitato, interessato da forte espansione edilizia, si affaccia su un'ampia distesa ondulata attraversata dal rio Mannu e dai suoi affluenti. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Regio Decreto. Sullo sfondo dorato del primo campo spicca un aquilotto del Limbara, in volo; nella seconda sezione campeggia un monte a tre vette, dalla cui cima mediana –più elevata delle laterali– si erge un castello munito di tre torri. Il tutto è “al naturale”.
Storia
Il toponimo, attestato, dal 1346, attraverso la forma “Berquilla”, si presenta come derivato del personale femminile latino VERCILLA, dal gentilizio VERCIUS. Sorta in epoca nuragica, divenne parte, durante il Medioevo, della curatoria di Monte Acuto, quando si trovava a essere compresa nel Giudicato di Logudoro. Divenuta successivamente una roccaforte, appartenne alla signora Aledasia di Torres e a suo marito Ubaldo Visconti, giudice di Gallura. Nel 1237 fu ceduta a Papa Gregorio IX e, in seguito, alla signoria dei Doria, dei Malaspina e dei Giudici d'Arborea. Questi ultimi la resero un'importante roccaforte e ne sfruttarono tutte le potenzialità nella guerra contro gli Aragonesi, contro cui, però, dovettero soccombere nel corso del 1409. Con l'eversione feudale fu riscattata dalla famiglia dei Tellez-Giron d'Alcantara. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse figurano: la parrocchiale del 1700, dai caratteristici elementi architettonici, e i resti dell'antico castello di Montacuto; i dolmen di Albiazos, visitabili presso le chiesette campestri di Santa Caterina e Sant'Andrea.
Economia
A parte gli ordinari uffici municipali e postali non si registrano ulteriori strutture burocratiche. Va segnalata però la presenza della stazione dei carabinieri. Il settore agricolo è specializzato nella coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, uva (utilizzata per la produzione del vino Doc Vermentino), ulivi, agrumi, frutteti e nell'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria, modestamente sviluppata, è costituita da aziende che operano nei comparti: estrattivo, alimentare, lattiero-caseario, della lavorazione del legno, della fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati, dei materiali da costruzione, metallurgico, dei mobili edile ed elettrico. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale, che soddisfa le esigenze primarie della popolazione, e dell'insieme dei servizi che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.
Relazioni
Sebbene non rappresenti una delle mete di maggiore afflusso turistico, le bellezze naturali che la caratterizzano e l'estrema vicinanza a luoghi di particolare interesse naturalistico, quali il maestoso massiccio di Limbara, lo splendido lago del Coghinas, e i sentieri forestali ricchi di mufloni, caprioli e cervi, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. La gastronomia locale, poi, si caratterizza per le specialità del miele amaro, fortemente profumato dai pollini della macchia mediterranea di cui le api si cibano, le squisite confetture e il dessert agrodolce della seada. Diversi sono gli appuntamenti consueti che si tengono soprattutto in primavera: la festa di San Marco, il 25 aprile; la festa di San Michele, tenuta generalmente nella seconda quindicina di maggio; quella dedicata a Santa Caterina, il primo giugno, e la rassegna musicale “Time in Jazz”, ad agosto. La festa patronale, in onore dei Santi Sebastiano e Lucia, si celebra la prima domenica di settembre.
Località
- Popolazione 2.810
- Lat 40° 47' 8,50'' 40.78569444
- Long 9° 9' 57,19'' 9.16588611
- CAP 07022
- Prefisso 079
- Codice ISTAT 104006
- Codice Catasto A789
- Altitudine slm 300 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1486 - Superficie 201.88 Km2
- Densità 13,92 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:22
- Tramonto 16:56