Centro di collina sorto nell'antichità, le cui principali risorse economiche sono le attività rurali e una solida vocazione per il turismo balneare e culturale. La comunità degli asceoti, che presenta un indice di vecchiaia nella media, risulta uniformemente distribuita su tutto il comprensorio: risiede in case sparse, in minuscoli aggregati urbani e nelle località di Catona, Mandia, Piana di Velia, Stanpella e Terradura, oltre che nel capoluogo comunale, borgo dalle caratteristiche abitazioni di impronta arcaica circondato da olivi secolari; l'intensità del movimento turistico, inoltre, ha determinato la crescita edilizia della località di Marina di Ascea e degli insediamenti residenziali di Baia Tirrena ed Enotria, che si popolano solo nei periodi di massima affluenza turistica. Il territorio comunale presenta una contenuta irregolarità altimetrica: la pendenza dei rilievi ha un andamento decrescente da sud-est a nord-ovest e con il diminuire delle quote si passa da un paesaggio di media e alta collina, caratterizzato dalla massiccia presenza di vigneti, oliveti e macchia mediterranea, alla sottile pianura costiera. Il fiume Alento e i torrenti Fiumarella e Palistro segnano in alcuni tratti i confini del comprensorio comunale, sfociando nell'ampia spiaggia delimitata a sud dagli scogli con la vecchia Torre del Telegrafo. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un'aquila in volo in "campo" d'argento.