Descrizione
Centro di pianura, di origini medievali, con un'economia di tipo agricolo e industriale. Gli acquaricesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale, contiguo alla località Presicce del comune omonimo; una piccola parte vive in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico leggermente ondulato, con differenze di altitudine appena accennate. L'abitato, che, col castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell'insediamento, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante.
Storia
La sua fondazione va posta in relazione con la distruzione del casale di Pompignano, avvenuta nel corso di un'incursione saracena, tra il IX e il X secolo. Sviluppatasi a seguito del trasferimento nella zona degli abitanti di alcuni villaggi vicini, deriva la prima parte del toponimo dalle abbondanti acque dei dintorni. Non manca però chi ritiene che la denominazione del centro vada riportata al personale latino AQUARIUS, con l'aggiunta del suffisso greco -ika, dovuto a un bilinguismo greco-latino presente in Terra d'Otranto. La specificazione si riferisce al vicino capo Santa Maria di Leuca. Seguendo le sorti dei territori circostanti, fu assoggettata a svariate dominazioni. Sul finire del 1100, il normanno Tancredi la concesse ai nobili Guarino che, sia pure tra alterne vicende, ne conservarono il possesso fino al XVII secolo. Proprietari ne furono anche i Securo di Lecce, i Falconi, i Centellas e Giuseppe d'Aragona, principe di Cassano. Gli ultimi ad averla in feudo furono il duca Antonio Zunica e la consorte Luisa Riario Sforza. La storia successiva all'abolizione del feudalesimo, sancita dalle riforme napoleoniche, all'inizio dell'Ottocento, non fa registrare avvenimenti di particolare rilievo. Tra i monumenti figurano: il castello sforzesco, del XV secolo; la seicentesca chiesa di San Carlo Borromeo, oggetto di più rimaneggiamenti, e, nella masseria Celsorizzo, la chiesa di Santa Maria dei Panelli, la cui struttura originaria risale a epoca medievale.
Economia
Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede della Pro Loco. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, uve, olivo e frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini, suini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, estrattivo, metalmeccanico, tessile e dell'abbigliamento; a queste si affiancano fabbriche di mobili, calzature e apparecchi medicali. Più modesta è la presenza del terziario: non sono forniti servizi qualificati, se si eccettua quello bancario; la rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido e una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire della biblioteca comunale per l'arricchimento culturale. Alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.
Relazioni
Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare le sue specialità gastronomiche e raggiungere agevolmente le vicine località costiere. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di studio e lavoro. Tra le manifestazioni tradizionali, che allietano la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la mostra del giunco, dal 26 luglio al 3 agosto, e la fiera della Madonna del Ponte, il 6 e il 7 settembre. Il mercato settimanale si svolge il mercoledì. La festa del Patrono, San Carlo Borromeo, viene celebrata la domenica successiva al 4 novembre, con l'omonima fiera.
Località
- Popolazione 4.766
- Lat 39° 54' 27,74'' 39.90770556
- Long 18° 14' 56,50'' 18.24902778
- CAP 73040
- Prefisso 0833
- Codice ISTAT 075001
- Codice Catasto A042
- Altitudine slm 110 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1198 - Superficie 18.37 Km2
- Densità 259,44 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 06:47
- Tramonto 16:21