TURCHI: Popolazioni di stirpe uralo-altaica, originarie della Mongolia. Stanziati originariamente nell'Asia centrale ed orientale, formarono tra il VI e l'VIII secolo vari regni asiatici. Nel 552 sorse l'impero dei turchi Celesti, che riuniva varie tribù nomadi, sulle quali prevaleva quella dei "turk" da cui presero il nome tutti i popoli di lingua turca. In contatto con l'Islam fin dal secolo VIII, si convertirono alla religione musulmana nel secolo IX e prima assunsero il ruolo di soldati mercenari, poi di capi militari e di governatori delle province. Alcune dinastie estesero il loro dominio fino all'India, altre si stanziarono nell'Armenia e nell'Asia Minore. Sconfissero l'imperatore bizantino nel 1071; conquistarono la Palestina, la Siria e gran parte dell'Asia Minore, il cui primo nucleo fu l'Emirato dei Turchi Osmanli, chiamato così dal loro capo Osman, sorto in Anatolia, agli inizi del secolo XIV. Nel 1356 gli Osmanli (o Ottomani) conquistarono Gallipoli e si affacciarono in Europa. Da questo momento la storia dei turchi si intreccia con quella di molti stati europei, perché l'espansione ottomana si spinse nell'Europa orientale, con la conquista della penisola balcanica e dell'Ungheria. Nel 1453 i turchi conquistarono Costantinopoli, trasformando in moschea la chiesa di Santa Sofia. Durante le loro scorrerie nelle acque del Mediterraneo, assalirono Otranto (1480), massacrando la popolazione. Nel corso del 1500 occuparono Rodi, Baghdad, la Mesopotamia e le isole veneziane del mare Egeo. Nel 1569 una flotta turca riuscì ad occupare l'isola di Cipro, colonia di Venezia, nonostante la resistenza opposta dal governo veneto. La difesa di Famagosta fu affidata al comandante Marcantonio Bragadino, che lottò strenuamente contro le soverchianti forze nemiche ma fu costretto ad arrendersi e fu scorticato vivo. Questo atroce episodio sconvolse gli Stati cattolici, che si prepararono alla riscossa. Nella battaglia navale di Lepanto (Grecia) nel 1571, i turchi si trovarono a fronteggiare le forze congiunte di Spagna, Venezia, Stato Pontificio e Toscana, appoggiate dal Ducato di Savoia e da Genova. Don Giovanni d'Austria, fratello del re di Spagna, era il comandante della flotta cristiana, cui si accompagnavano Sebastiano Venier, capo delle navi veneziane, e Marcantonio Colonna, che guidava le forze pontificie. La battaglia fu dura ma alla fine i Turchi subirono una pesante sconfitta e persero quasi tutte le loro navi. Con la battaglia di Lepanto iniziò una fase discendente della potenza dei turchi, con qualche battuta di arresto che li vide protagonisti di azioni offensive nell'Europa centrale e orientale. Il declino si accentuò negli ultimi anni del secolo XVIII e, nel corso del secolo XIX (anche per l'aperta ostilità della Russia), con la perdita progressiva dei territori conquistati, molti dei quali, come le isole Ionie, passarono agli Inglesi e altri si resero indipendenti. Nel 1911-12, nella guerra con l'Italia, persero la Libia e le isole del Dodecanneso ma fu con la Prima Guerra Mondiale che l'impero ottomano si smembrò definitivamente.