SARRABUS: Regione storica della Sardegna sud-orientale, bagnata dal Mar Tirreno e confinante con la Quirra, il Gerrei, il Campidano. Il suo nome deriva dall'antica città di Sarcopos o Sarcapos. Prevalentemente montuosa, culmina nei monti Serpeddì (1069 metri) e Sette Fratelli (1023 metri); piccole pianure si aprono nella parte orientale, sul basso corso del Flumendosa e del Rio Picocca. La costa è alta e rocciosa nei pressi del golfo di Cagliari e rappresenta uno dei litorali più belli dell'isola, tra Capo Boi e Capo Carbonara: diventa invece bassa e sabbiosa a est, dove si trovano anche stagni costieri. La popolazione vive prevalentemente nei borghi di pianura e trae le sue risorse dall'agricoltura (agrumi, olivi, mandorli e vino), dalla pastorizia e in piccola parte dalla pesca negli stagni. Questa regione era nota un tempo per le numerose miniere d'argento, oggi esaurite. Sin dalla primavera le sue spiagge e i suoi centri abitati pullulano già di turisti. Il Sarrabus costituisce un vasto comprensorio naturale di notevole interesse ambientale per la varietà e la diffusione delle specie vegetali: assieme alle imponenti foreste e foltissime distese di macchia mediterranea convivono veri e propri polmoni verdi costituiti da conifereti creati grazie a ripopolamenti artificiali delle foreste demaniali. Si tratta di un territorio a scarsa densità demografica, i cui principali centri sono Muravera e Castiadas, raggiungibili attraverso la suggestiva strada statale n. 125, una strada che attraversa il Parco dei Sette Fratelli (meta di tanti escursionisti e amanti del trekking) e i Monti di Serpeddì. Di sicuro interesse è l'area archeologica nei pressi di Muravera, nella quale sono stati rinvenuti numerosi complessi megalitici disposti secondo le posizioni degli astri e databili approssimativamente verso il 5000 a.C. Purtroppo molti menhir sono coperti parzialmente, se non integralmente, dalla folta vegetazione e la scarsità delle indicazioni rende l'area poco accessibile ai più. Altri siti di interesse archeologico sono poi il Pozzo Sacro Nuragico di Is Pirois (risalente all'età del bronzo), le domus de janas S'Oru (del 3500 a.C.), nei pressi di Villaputzu, e il nuraghe Asoru a San Vito.