RISERVA NATURALE ORIENTATA DELLO ZINGARO: Posta tra San Vito lo Capo (TP) e Castellammare del Golfo (TP), su una zona costiera lunga circa 7 chilometri, si estende sul golfo di Castellammare per quasi 1.600 ettari. Protetta come riserva naturale dal 1980, è ricca di vegetazione mediterranea, favorita dal clima caldo e secco della zona. È annunciata dai declivi collinari che, progressivamente, scendono fino al mare a formare numerose piccole baie. Attraverso i piccoli sentieri tracciati opportunamente sui dirupi (che conducono verso il mare o salgono sui monti), è possibile visitare uno degli ambienti più integri del Mediterraneo. Tra le specie animali presenti si trovano i mammiferi, fra i quali: volpi, istrici e conigli selvatici, oltre che una singolare puzzola "albina". Vi nidificano numerose specie di uccelli (circa una quarantina) tra cui il falco pellegrino, l'aquila del Bonelli, poiane, gheppi, nibbi reali e altri volatili inclusi nella lista rossa delle specie in via di estinzione, tra i quali taccole, corvi imperiali e uccelli marini; tra questi non mancano la berta maggiore, la berta minore e il cosiddetto "uccello delle tempeste". Dal punto di vista floreale, l'ambiente è ricco di piante endemiche e rare: per questo la riserva rappresenta una vera oasi di biodiversità. Vi abbondano mirti, corbezzoli, ginestre spinose, oltre che narcisi e calendule (nel periodo primaverile). Simbolo della riserva è la palma nana (denominata "giummarra" dalla popolazione locale), che cresce spontanea in quest'ambiente e che ne decora ovunque pendii e anfratti, con boschetti di esemplari che raggiungono anche i due metri di altezza. Al centro della Riserva si trova la grotta preistorica dell'Uzzo, testimonianza dei primi insediamenti umani della zona.