REPUBBLICA DELL'OSSOLA: Zona libera dal nazifascismo, costituitasi nella Val d'Ossola tra il 10 settembre e il 22 ottobre 1944 ad opera di partigiani che anche in altre regioni italiane si attivarono nella Resistenza. A seguito dello sbarco in Italia degli anglo-americani, nel 1943 il fascismo crollò e il governo Badoglio fu costretto ad arrendersi, l'8 settembre. Alla resa delle forze nazifasciste, del 10 settembre, a Domodossola, diversi esponenti dei partiti antifascisti, appartenenti ai Comitati di Liberazione Nazionale, costituirono un'organizzazione politica che amministrò il territorio liberato, ispirando la linea di condotta a principi di democrazia popolare. Si sperò di poter trarre da un intenso commercio con la vicina Svizzera il sostegno economico per la piccola repubblica. Le forze congiunte dei tedeschi e della RSI, però, fecero sì che la loro controffensiva, iniziata nei primi giorni di ottobre, vedesse soccombere la repubblica, dopo circa venti giorni di sanguinosi combattimenti; alla sconfitta contribuì anche la mancanza degli aiuti più volte chiesti agli Alleati da parte degli ossolani. Il loro territorio, così, fu riconquistato dalle forze avverse ma l'esperimento della repubblica dell'Ossola rappresentò un importante esempio di democrazia nell'Italia occupata.