PELLEGRINO DA SAN DANIELE: Martino da Udine, detto Pellegrino da San Daniele, nacque probabilmente a Udine nel 1467. Frequentò la scuola pittorica di Antonio da Firenze e nel 1488, già divenuto "Pellegrino", cioè straniero, passò a lavorare con Domenico da Tolmezzo. È detto "da San Daniele" soprattutto perché a San Daniele del Friuli (UD) Pellegrino espresse in pieno la sua maturità artistica. Pur essendo forestiero fu apprezzato dalle facoltose famiglie friulane, che gli commissionarono numerose e importanti opere: una "Madonna con Bambino e Santi", nella parrocchiale di Osoppo (UD); una "Madonna con Bambino tra i Santi Giuseppe e Elisabetta", a Gemona del Friuli (UD); il "Trittico di Santa Maria in Valle", a Cividale del Friuli (UD). Queste opere subiscono l'influenza della pittura veneta quattrocentesca di Bellini e Mantegna nonché quella dei pittori ferraresi e friulani Cima da Conegliano e Bartolomeo Montagna. A Ferrara (1502-13) entrò in amicizia con Ercole d'Este. Ritornato in Friuli lavorò a opere di notevoli dimensioni, come "L'Annunciazione dei Calzolai" (1519) e le "Portelle per l'organo del Duomo" di Udine (1519-21), ma è soprattutto al grande ciclo affrescato della chiesa di Sant'Antonio Abate a San Daniele del Friuli che è affidata la sua fama di artista fornito di grande equilibrio compositivo e di forza espressiva.