PARCO NATURALE DELL'ADAMELLO BRENTA:
Situato fra la Val Camonica, la Val di Non (19% della superficie totale del parco), la Val di Sole (1%), la Valle dell'Adige (7%) e le Valli Giudicarie (73%), a ovest di Trento e a est di Brescia, si estende per circa 62.000 ettari. La sua fondazione fu auspicata per la prima volta nel 1919 da Luigi Vittorio Bertarelli, direttore della rivista del Touring Club Italiano "Le Vie d'Italia", e da Giovanni Pedrotti, della Società Alpinisti Tridentini. Nel 1967 viene creato il primo parco, che nel 1987 viene definitivamente ridimensionato fino al raggiungimento dell'attuale superficie. Fa capo all'Ente Parco Adamello-Brenta. Comprende almeno 50 bacini lacustri. La valle di Madonna di Campiglio è l'asse portante del parco, che è collegato con il Parco Nazionale dello Stelvio e con quello svizzero dell'Engadina, a formare una vastissima riserva naturale. A est di Madonna di Campiglio, località del comune di Pinzolo (TN), il territorio protetto comprende l'intero gruppo di Brenta, mentre a ovest racchiude parte dei gruppi dell'Adamello (vetta di 3.554 m) e della Presanella (cima a 3.556 m), tra i quali si incunea la Val di Genova, di origine glaciale, teatro di spettacolari presenze e giochi d'acqua, tra cui spicca la bella cascata di Nardis con il suo salto di oltre 100 metri. A nord di Madonna di Campiglio un'ampia fascia di fondovalle funge da "ponte" tra le due zone. La dualità geologica del parco, con graniti su un versante e dolomia sull'altro, abbinata a un'escursione altimetrica di tremila metri, dal fondovalle alle vette, è motivo di notevolissime variazioni ambientali a cui corrisponde un'estrema varietà di paesaggi. Le specie montane tipiche dell'arco alpino sono in pratica tutte presenti: stambecchi, cervi, camosci, volpi, ermellini, marmotte, lepri alpine, aquile reali, sparvieri, pernici bianche, galli cedroni, ghiandaie, picchi neri, salamandre alpine e marassi; vi si trovano tra l'altro alcuni esemplari di orso bruno, gli unici in Italia oltre a quelli del Parco Naturale d'Abruzzo. Anche la flora è tipica della montagna: genziane, anemoni, stelle alpine, rododendri rossi e irsuti nonché molti fiori estremamente rari. Tanto le specie animali quanto alcune piante sono stati spesso in pericolo di estinzione, visti i ripetuti disboscamenti verificatisi. Ad esempio l'orso bruno, che ha visto ridursi il suo habitat sempre di più e di cui ora si contano solo pochissimi esemplari. Altrettanti ricco è il patrimonio naturale e umano delle zone circostanti, specialmente la Val Rendena con i suoi masi e baite, i ricordi storici e le tradizioni popolari. All'interno del parco si trova il "Museo della Guerra Bianca in Adamello", che conserva numerose testimonianze dei conflitti mondiali: oltre alle armi e alle divise, è possibile osservare una baracca costruita sul modello di quelle usate durante la guerra, con la cucina da campo, la stufa e le altre attrezzature. Il Parco è attraversato da centinaia di km di sentieri da percorrere sia a piedi che in mountain bike, con diversi gradi di difficoltà.