ORSANMICHELE:
La fabbrica di Orsanmichele, realizzata tra il 1380 e il 1404 su progetto di Neri di Fioravanti, Benci di Cione e Francesco Talenti, rappresenta l'unico, straordinario esempio in Firenze delle forme ornate e decorative del tardo-gotico europeo. L'edificio, che prende il nome dal preesistente oratorio di San Michele, fu realizzato per volere della Signoria come "templum in statura et froma palatti" al posto della vecchia loggia del Mercato del Grano lungo il principale asse viario che congiunge piazza del Duomo a piazza della Signoria. Alla citazione corrisponde idealmente la singolare struttura disposta su due distinti piani: il superiore, con altissime volte e ampi finestroni, fu adibito a magazzino del grano; al piano terra, dove grandi ed elegantissime trifore ad archi intrecciati sostituiscono le antiche logge, fu consacrata la chiesa della Vergine. Il perimetro esterno venne in seguiti rifinito da una serie di nicchie ed edicole ricavate tra una trifora e l'altra allo scopo di collocare le statue ordinate delle corporazioni delle Arti dei mercanti e degli artigiani, raffigurate dagli stemmi posti al di sopra delle nicchie. Degno d'attenzione l'elaborato tabernacolo marmoreo dell'Orcagna, conservato all'interno della chiesa e risalente al 1539: sulla base del bassorilievo con La Morte e l'Assunzione della Vergine, quattro pilastri a colonnine tortili, culminanti in altissimi pinnacoli, reggono una cupoletta finemente decorata da marmi policromi.