LORENA: Nel 1737, al termine della guerra di successione polacca, il granducato di Toscana fu assegnato all'ex-duca di Lorena Francesco Stefano, marito di Maria Teresa d'Asburgo. Durante il periodo detto della Reggenza (1737-1765), il granducato fu amministrato da ottimi governatori che ne promossero una fiorente rinascita dell'economia agraria. Nel 1765 successe a Francesco Stefano il suo secondogenito Pietro Leopoldo, che regnò a Firenze fino al 1790, quando, per la morte del fratello Giuseppe, passò sul trono di Vienna. L'assolutismo illuminato del sovrano produsse importanti riforme. In materia di diritto la Toscana fu il primo paese d'Europa ad abolire la tortura e la pena di morte. In Maremma e in Val di Chiana furono realizzate importanti opere di bonifica. Si ricordano anche l'istituzione di un'imposta proporzionale per tutti i proprietari di fondi, a seconda dell'entità dei loro beni, e la soppressione delle corporazioni di mestiere, che garantì ad ognuno libertà di lavoro. Il risveglio economico e civile promosso da Pietro Leopoldo non cessò alla sua partenza per Vienna ma si perpetuò per parecchi anni a seguire. Il successivo intervento francese, dopo la Rivoluzione, anche nella vita del granducato, sconvolse gli equilibri raggiunti. Il figlio e successore di Pietro Leopoldo, il granduca Ferdinando III, fu esiliato e costretto a cedere alla creazione di un governo provvisorio sotto patronato francese.