DUCATO DI URBINO:
Di parte ghibellina, la città di Urbino divenne sede del vicario imperiale nel 1155 e nel 1213 fu trasformata in contea e affidata da Federico II di Svevia a Buonconte da Montefeltro (1170-1241) la potente famiglia dei Montefeltro la dominò fino al 1508, salvo qualche breve interruzione. Nel 1443 la contea fu elevata da papa Eugenio IV al rango di ducato. Il primo duca fu Oddantonio, seguito da Federico (1444-1482), geniale politico e valoroso uomo d'arme. Il ducato, che si estendeva dall'Appennino all'Adriatico e da Gubbio (PG), in Umbria, a San Marino, raggiunse in questo periodo prosperità e floridezza economica: famosi artisti e letterati, come Raffaello, Bramante, Castiglione e Bembo vi operarono a lungo. Nel 1502 Guidobaldo (1482-1508), ultimo discendente dei Montefeltro, perse il ducato a causa di Cesare Borgia ma lo recuperò alla morte di papa Alessandro VI; nel 1508, quando Guidobaldo morì senza eredi, il ducato fu ereditato dal nipote Francesco Maria I della Rovere (1491-1538), figlio di Giovanni della Rovere e Giovanna da Montefeltro. I Della Rovere lo ressero fino al 1631, fatta eccezione per il breve periodo tra il 1516 e il 1521, durante il quale conobbe la signoria di Lorenzo de' Medici, nipote di papa Leone X. Con la morte di Francesco Maria II  della Rovere (1631) la dinastia ducale ebbe termine e il ducato di Urbino fu incorporato nello Stato Pontificio. Da quel momento si avviò a una rapida decadenza.