DOLMEN: Parola di derivazione bretone: "tol" ('tavola') e "men" ('pietra lavorata'). Il dolmen appartiene alla serie di monumenti funerari del bacino del Mediterraneo realizzati con il sistema del trilitismo (costituito cioè da tre pietre): due lastre verticali coperte da un terzo lastrone orizzontale. Questi sepolcri megalitici, che venivano usati per sepolture individuali o collettive, si collocano attorno al III-II millennio a.C. Sono diffusi soprattutto nella zona centro-settentrionale della Sardegna, concentrati in maggior parte nelle campagne di Arzachena, Olbia, Luras, tutte in provincia di Sassari, ma sono frequenti anche in altre zone: a Mores (SS) degno di nota è il dolmen "Sa Coveccada", molto ben conservato. L'esemplare più conosciuto e meglio conservato è quello di Motorra-Dorgali (NU), costruito nel Neolitico finale: si tratta del tipico esempio di tomba collettiva, costituita da nove lastroni conficcati nel suolo che sostengono un grande lastrone piatto di copertura; tutto intorno, un recinto di basse pietre delimita l'area sacra. Dal dolmen sarebbe iniziata l'evoluzione che avrebbe portato alla nascita della tomba dei giganti. V. anche TOMBA DEI GIGANTI