COLLEONI: Tra le più nobili e gloriose famiglie bergamasche, il nome dei Colleoni è sicuramente quello più importante. Capostipite della famiglia e fautore della gloria di questo nome fu Bartolomeo Colleoni, nato a Solza (BG), vicino Bergamo, nel 1400. Aveva quindici anni quando suo padre fu ucciso nella lotta tra guelfi e ghibellini e la sua famiglia fu completamente dispersa; trovò rifugio alla corte di Piacenza (nell'attuale regione dell'Emilia-Romagna), dove fu ammesso come paggio. Ma non intendeva rimanere cortigiano a lungo e così, l'anno seguente, si fece soldato nella compagnia di Braccio da Montone. Iniziò dunque la carriera militare ed era ufficiale del conte di Carmagnola quando questi, nel 1432, fu decapitato a Venezia; nella guerra che seguì contro il duca di Milano, il Colleoni si distinse per coraggio, audacia e intelligenza, tanto che ebbe il comando di reparti sempre più grossi, fino a divenire comandante della fanteria veneta. La sua ambizione era il comando generale ma, con la pace del 1441, Venezia smobilitò gran parte delle sue truppe, privandolo di soldati di prestigio. Sdegnato, il Colleoni passò al duca di Milano che, nel 1446, diffidando di lui lo fece imprigionare. Riuscito a fuggire, egli rimase a Milano, dove era stata proclamata la Repubblica Ambrosiana. Al servizio del governo repubblicano il Colleoni colse la sua più grande vittoria, sconfiggendo l'esercito del duca d'Orléans nella sanguinosa battaglia di Bosco Marengo, presso Alessandria, nel 1447, di cui egli decise le sorti guidando personalmente una carica irresistibile. Duro ma generoso, spavaldo, ostinato, severo ma non crudele, fiero della sua possanza, il Colleoni tornò al servizio di Venezia, per poi rimettersi nuovamente agli ordini dei milanesi. Era, ormai, il più celebre condottiero d'Italia, quando finalmente Venezia gli concesse 100.000 fiorini all'anno e la promessa di destinarlo a 'impresa gloriosa', il tanto agognato comando generale. Fu accolto regalmente a Venezia; ma era iniziato un lungo periodo di pace e il Colleoni attese invano di compiere la sua 'gloriosa impresa'. Gli fu dato, in compenso, il castello di Malpaga, nel Bergamasco, dove egli visse con sfarzo quasi regale. Il desiderio della vita avventurosa non l'aveva certo lasciato: ed eccolo partire, nel 1467, per una spedizione militare culminata nella battaglia della Riccardina (o della Molinella), in Romagna, dove il Colleoni seppe intelligentemente usare le prime spingarde, un tipo primitivo di cannoni. Il rombo di queste nuove armi annunciava l'avvento di una nuova era nella guerra e segnò anche l'addio alle armi dell'ormai vecchio condottiero, che ritornò a Malpaga, dove visse fino alla morte, avvenuta nel 1475. La figura possente e gloriosa di questo illustre uomo di guerra è ricordata da una superba statua del Verrocchio, che gli fu dedicata da Venezia, e dalla splendida cappella Colleoni, a Bergamo Alta, dove egli fu sepolto e dove, recentemente, è stata ritrovata la sua salma, con la spada alla sinistra e il bastone di comando alla destra. V. anche CAPPELLA COLLEONI DI BERGAMO