CIMBRI:
Popolazioni germaniche, stanziate nella penisola dello Jutland (che i romani chiamarono "Chersoneso cimbrico"). Alla ricerca di terre più fertili, si spinsero nelle località danubiane e nel secondo secolo a.C. invasero il Norico, venendo a contatto con i romani e vincendoli. Si spostarono quindi a ovest e andarono in Gallia, creando seri problemi ai romani, che furono sconfitti ad Aurasio (sul Rodano) e persero un intero esercito. Contro queste temibili popolazioni fu mandato il console Caio Mario, a detta dello storico Sallustio, profondo conoscitore dell'arte militare. I cimbri, uniti ai confinanti Teutoni, si prepararono ad invadere l'Italia da est e da ovest, ma Caio Mario sconfisse i Teutoni ad Aquae Sextiae (102 a.C.), l'odierna Aix nella Provenza, prendendo prigioniero il loro re Teutobado. Successivamente, unendo le sue forze a quelle del console Catullo, affrontò i cimbri ai Campi Raudii (presso Vercelli) e li debellò (101 a.C.).