CARSO: Il termine Carso (toponimo di origine preromana, ricondotto a una base preindoeuropea non attestata "kar", che si riferisce a luoghi rocciosi) era usato in origine come nome comune nelle Alpi Dinariche, Orientali e Liguri per indicare le regioni calcaree brulle; è passato poi nel linguaggio scientifico per indicare genericamente un paesaggio di media montagna o di collina, costituito da calcari cristallini, più o meno degradato dall'erosione operata dalle acque di dilavamento. Il termine ha poi anche un significato regionale: è il nome del vasto altopiano calcareo che si estende dall'Isonzo all'Alto Carnaro, attraverso la penisola istriana, delimitato a ovest e a nord-ovest dalle valli dell'Isonzo e dell'Idria di Baca e a nord dalla conca di Longatico, dall'alta valle della Ljubljana e della Kulpa. Il sistema carsico è articolato in tre banchi distinti, più o meno paralleli, che degradano verso sud: il Carso istriano, il Carso propriamente detto e il Carso carniolino. Quest'ultimo, cui appartiene il gruppo delle grotte di Postumia, ha caratteri orografici differenti per la maggiore compattezza dei calcari ed è coperto da boschi; comprende la Bainsizza e la selva di Tarnova col monte Golia e gli abissi di Verco e di Montenero, separati da un avvallamento dalla selva di Piro, che col monte Re domina il passo di Nauporto. Il Carso propriamente detto (diviso in Carso Monfalconese e Triestino) ha un andamento irregolare ed è punteggiato da groppe e doline, generalmente brulle, con rocce bianche corrose. La presenza dell'uomo nel Carso è documentata per il paleolitico e per il neolitico; per l'età del Bronzo sono stati rinvenuti numerosi castellieri (villaggi chiusi da cinte fortificate) costruiti dagli istri, popolazione di origine mediterranea, cui subentrarono le popolazioni alpine dei carni, catali, giapidi e taurisci. La lotta con Roma tra il III e il II secolo a.C. favorì la ritirata degli istri verso l'Istria meridionale e orientale e l'avanzata delle genti alpine; i romani colonizzarono le coste e presidiarono le vie di comunicazione mentre le regioni interne rimasero autonome e scarsamente popolate. Nel corso del Medioevo, dopo la grande ondata delle invasioni slave, la regione fece sempre parte dell'Impero, poi dei domini degli Asburgo. Durante la prima guerra mondiale l'estrema propaggine occidentale del Carso fu teatro di aspri scontri tra le truppe slovene e italiane e, alla fine del secondo conflitto mondiale, la regione passò quasi tutta alla Iugoslavia (1947), fatta eccezione per il territorio di Trieste. V. anche ALPI CARNICHE, ALPI GIULIE, ALTOPIANO CARSICO, CARSISMO, CARSO, CARSO TRIESTINO, DOLINA e FOIBA