BORGHESE:
Famiglia principesca romana di origine senese, le cui prime notizie si hanno a partire dalla prima metà del XIII secolo. Nel 1541 un suo membro, Marcantonio I (1504-1574), uomo politico, si trasferì a Roma e divenne avvocato al servizio dei papi; dette quindi inizio al ramo romano dei Borghese che, insieme ai rami collaterali degli Aldobrandini, dei Salviati e dei Torlonia, ebbe enorme influenza nella vita politica e religiosa di Roma. La grandezza della casata è dovuta a Camillo (1552-1621), che nel 1605 fu nominato papa con il nome di Paolo V. Fedele alla politica nepotista di quell'epoca, favorì i suoi parenti dispensando loro enormi ricchezze e ponendoli nei posti chiave della città: elesse generale di Santa Romana Chiesa il fratello Francesco, castellano di Castel Sant'Angelo l'altro fratello Giambattista, principe di Sulmona il nipote Marcantonio II e cardinale e segretario di stato il nipote adottivo Scipione Caffarelli (1576-1633), che prese il cognome Borghese. Moltissimi furono gli avvenimenti che caratterizzarono il Papato di Paolo V, tra cui sono da ricordare la clamorosa scomunica lanciata nel 1606 contro la repubblica di Venezia -che aveva emanato leggi a svantaggio dei privilegi ecclesiastici -, la condanna del sistema copernicano (1616) e la diffida a Galileo affinché non sostenesse in pubblico tali teorie. Ispirato da una volontà di intransigente difesa e diffusione del cattolicesimo, Paolo V favorì le missioni in America, Asia, India, Cina, Giappone e Africa. Mecenate di architetti, oltre a far realizzare opere pubbliche, come la costruzione di strade, porti, fortificazioni e il prosciugamento di paludi, fece proseguire l'erezione di San Pietro su disegno del Maderno, che trasformò radicalmente il progetto di Michelangelo; fece inoltre terminare la costruzione di Palazzo Borghese, iniziata nel 1590, e progettò la creazione dell'imponente villa Borghese. Quest'ultima, che oggi ospita un museo e una galleria, fu in seguito realizzata dal nipote prediletto del papa, Scipione Caffarelli Borghese, che fu uno dei più illustri signori della Roma del primo Seicento: si distinse in particolare per il suo mecenatismo, grazie al quale scoprì e protesse Bernini e finanziò il restauro e la costruzione di chiese, ville e palazzi romani. Tra gli altri membri del ramo romano dei Borghese ci fu Marcantonio II (1598-1658), nipote di Paolo V, che ricevette dal re di Spagna Filippo III il titolo di principe di Sulmona (1607); dopo aver sposato Camilla Orsini si ritrovò a essere il principale proprietario terriero del Lazio, sostituendosi agli Orsini e ai Colonna. Suo figlio Paolo (1625-1646) assicurò alla famiglia l'eredità di altre proprietà, ricchezze e titoli, tra i quali quello di principe di Rossano, assunto sposando Olimpia Aldobrandini (1631). Nel XVIII secolo i Borghese intrecciarono rapporti di parentela con i duchi Salviati in seguito al matrimonio del principe Marcantonio IV (1730-1809), senatore della Repubblica Romana, con Anna Maria Salviati. Successivamente le sorti della famiglia furono legate a Napoleone Bonaparte: nel 1803 il figlio di Marcantonio IV, il principe Camillo (1775-1832), che prestava servizio nelle armate napoleoniche, sposò una sorella dell'imperatore, Paolina, duchessa di Guastalla (1780-1825). Divenuto generale, nel 1806 Camillo ebbe il titolo di duca di Guastalla e in seguito di governatore dei dipartimenti francesi in Piemonte (1807-1814); con la caduta di Napoleone e la separazione dalla moglie, si ritirò a vita privata a Firenze e morì senza eredi. Capo della famiglia divenne perciò suo fratello, il principe Francesco (1776-1839), i cui titoli furono in seguito divisi tra i tre figli: Marcantonio V (1814-1886) mantenne il titolo paterno di principe Borghese, il principe Camillo (1816-1902) prese il cognome Aldobrandini e Scipione (1823-1892) divenne duca Salviati. La crisi economica dell'ultimo decennio del secolo scorso minò la ricchezza e il prestigio della casata: molti possedimenti furono venduti, la pinacoteca e le statue passarono allo stato italiano, la villa del cardinale Scipione fu trasformata in parco pubblico. Attualmente oltre al ramo principale della famiglia, continuato da Paolo (1845-1920), primogenito di Marcantonio V, esistono ancora i rami Aldobrandini, Salviati e Torlonia, quest'ultimo nato nel 1875 quando Giulio Borghese (1847-1914) sposò Anna Maria Torlonia, dei principi di Fucino, e assunse il cognome Torlonia.