ABBAZIA DELLA TRINITÀ DI VENOSA: Opera architettonica di grande interesse e singolarità, si trova in una zona di campagna nei pressi di Venosa (PZ) ed è divisa in tre parti: "la chiesa vecchia", "l'edificio abbaziale" e "la chiesa nuova". Il complesso, la cui costruzione ebbe inizio in epoca paleocristiana sul tempio dedicato a Imene (divinità greca del matrimonio), subì ampliamenti ad opera dei normanni, che fecero consacrare la chiesa dal Papa Niccolò II e successivamente per l'intervento dei benedettini, che nel 1135 iniziarono la costruzione della chiesa nuova, senza però ultimare i lavori. Il papa Bonifacio VIII, nel 1297, tolse ai benedettini quella che era la prima cattedrale di Venosa e l'affidò all'ordine degli ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Nemmeno questi ultimi, però, riuscirono a finire la nuova chiesa, servendosi, invece, di quella antica, che subì ulteriori guasti e rimaneggiamenti. Altri restauri furono effettuati nel XVI secolo, mentre tra il XVI e il XVII secolo fu costruito il campanile a vela. Oggi la chiesa è retta dall'ordine della Santissima Trinità. La facciata della chiesa vecchia è lineare e piuttosto disadorna ed ha l'ingresso con due leoni di pietra. A destra è situato l'edificio abbaziale che presenta, al piano terra, un portico con due grossi archi e, al piano superiore, due bifore e una trifora. L'interno della chiesa vecchia è a tre navate, limitate da pilastri con archi a ogiva, e termina con un'abside romanica a semicerchio. Degni di rilievo sono gli affreschi (secolo XIV-XVII), che ritraggono Niccolò II, Santa Caterina e una pietà, molto probabilmente opere di Roberto Oderisi, artista apprezzato dai re Angioini di Napoli (sec. XIV), e la tomba di Aberada, prima moglie di Roberto il Guiscardo, unico esempio rimasto di tomba normanna. Collegata, attraverso l'abside, alla chiesa vecchia è la chiesa nuova, mai compiuta. Il giro esterno del complesso permette di verificare, oltre alla continuità tra la costruzione vecchia e quella nuova, l'utilizzo di pietre ricavate dai monumenti romani e dell'alto medioevo presenti in zona. La chiesa nuova, con pianta a croce latina e a tre navate, conserva i muri esterni, una serie di colonne a destra e i pilastri, tre belle absidi semicircolari e il transetto con un'abside per ogni lato. Di notevole interesse è la zona archeologica circostante, con resti di costruzioni civili romane e di un complesso termale.