Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, probabilmente romana, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole e zootecniche. I vapriesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra il nucleo urbano minore di Cascina Monferrona e un elevatissimo numero di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, che partono da un minimo di 217 e arrivano a un massimo di 251 metri sul livello del mare. L'abitato, con il nucleo più antico che si raccoglie all'incrocio di diverse strade vicinali, ha aspetto di borgo rurale, con case basse e cascinali, ingentilito da castello che racchiude un ombroso parco. Nello stemma comunale, dorato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurate due spighe di grano “al naturale”, decussate, intrecciate a una ruota azzurra, munita di sedici denti.

Comune di pianura, di origine antica, probabilmente romana, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole e zootecniche. I vapriesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra il nucleo urbano minore di Cascina Monferrona e un elevatissimo numero di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, che partono da un minimo di 217 e arrivano a un massimo di 251 metri sul livello del mare. L'abitato, con il nucleo più antico che si raccoglie all'incrocio di diverse strade vicinali, ha aspetto di borgo rurale, con case basse e cascinali, ingentilito da castello che racchiude un ombroso parco. Nello stemma comunale, dorato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurate due spighe di grano “al naturale”, decussate, intrecciate a una ruota azzurra, munita di sedici denti.

Storia

Qualche studioso vede nel toponimo la continuazione di “vadulum”, diminutivo di VADUM; tuttavia questa ipotesi risulta superata dalla pronuncia locale “vavru” che richiama la voce gallica “wabero”, nel significato di ‘ruscello'. Il determinante allude all'idronimo “Agogna”: gli storici locali lo connettono ad un etnico “Agoni” e vedono in esso la radice celtica “ach”, “ache”, con il valore di ‘acqua'; altri preferiscono vedervi la continuazione di un gentilizio romano Aconius. Sebbene le origini del primitivo insediamento siano da collocare nell'antichità, appare menzionata per la prima volta in una bolla di papa Innocenzo II del 1132 che la poneva sotto la giurisdizione del vescovo di Novara Litifredo. Appartenne al comitato di Pombia e nel 1152 passò sotto la dominazione di Guido, conte di Biandrate. Da questo momento seguì le sorti di Momo. Visse, pertanto, le tensioni tra la famiglia ducale milanese e il marchese di Monferrato che si contendevano il possesso del novarese, fino a quando passò sotto i Barbavara. Divenuta possesso visconteo rimase sotto la giurisdizione della nobile famiglia per tutto il 1700, fino alla soppressione del feudalesimo. Interessanti da vedere sono: la chiesa di San Lorenzo, costruita nel XIV secolo, a navata unica preceduta da un portico decorato con affreschi cinquecenteschi; la parrocchiale dell'Assunta, che conserva al suo interno cantoria e confessionali barocchi di buona fattura.

Qualche studioso vede nel toponimo la continuazione di “vadulum”, diminutivo di VADUM; tuttavia questa ipotesi risulta superata dalla pronuncia locale “vavru” che richiama la voce gallica “wabero”, nel significato di ‘ruscello'. Il determinante allude all'idronimo “Agogna”: gli storici locali lo connettono ad un etnico “Agoni” e vedono in esso la radice <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CELTICA'>celtica</a> “ach”, “ache”, con il valore di ‘acqua'; altri preferiscono vedervi la continuazione di un gentilizio romano Aconius. Sebbene le origini del primitivo insediamento siano da collocare nell'antichità, appare menzionata per la prima volta in una bolla di papa Innocenzo II del 1132 che la poneva sotto la giurisdizione del vescovo di Novara Litifredo. Appartenne al comitato di Pombia e nel 1152 passò sotto la dominazione di Guido, conte di Biandrate. Da questo momento seguì le sorti di Momo. Visse, pertanto, le tensioni tra la famiglia ducale milanese e il marchese di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a> che si contendevano il possesso del novarese, fino a quando passò sotto i Barbavara. Divenuta possesso visconteo rimase sotto la giurisdizione della nobile famiglia per tutto il 1700, fino alla soppressione del feudalesimo. Interessanti da vedere sono: la chiesa di San Lorenzo, costruita nel XIV secolo, a navata unica preceduta da un portico decorato con affreschi cinquecenteschi; la parrocchiale dell'Assunta, che conserva al suo interno cantoria e confessionali barocchi di buona fattura.

Economia

Non è sede di altri uffici all'infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo importante: si producono soprattutto patate, uva, frumento e foraggi; parte della popolazione pratica anche l'allevamento, in particolare di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da piccole imprese operanti nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), delle confezioni, del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, metallurgico, meccanico ed edile. Modesta è anche l'attività del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Tra i mezzi di diffusione dell'informazione figura un'emittente radiotelevisiva. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le scuole presenti assicurano la frequenza delle sole classi materne ed elementari. Manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quello sanitario si avvale del servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Non è sede di altri uffici all'infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo importante: si producono soprattutto patate, uva, frumento e foraggi; parte della popolazione pratica anche l'allevamento, in particolare di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da piccole imprese operanti nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), delle confezioni, del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a> ed edile. Modesta è anche l'attività del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Tra i mezzi di diffusione dell'informazione figura un'emittente radiotelevisiva. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le scuole presenti assicurano la frequenza delle sole classi materne ed elementari. Manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quello sanitario si avvale del servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Alla scarsa affluenza turistica, legata all'assenza di attrattive particolari, fa riscontro uno scarso afflusso dall'esterno anche nel mondo del lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire neppure l'impiego di tutta la manodopera locale costretta, pertanto, a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si registrano significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare numerosi visitatori dai dintorni, ad eccezione della festa “Marcia nazionale tricolore”, a giugno. Il Patrono, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

Alla scarsa affluenza turistica, legata all'assenza di attrattive particolari, fa riscontro uno scarso afflusso dall'esterno anche nel mondo del lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire neppure l'impiego di tutta la manodopera locale costretta, pertanto, a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si registrano significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare numerosi visitatori dai dintorni, ad eccezione della festa “Marcia nazionale tricolore”, a giugno. Il Patrono, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

Località

Cascina Monferrona

Cascina Monferrona

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vaprio d'Agogna rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.