Descrizione

Centro medievale con un assetto socio-economico basato sul confronto fra un polo tradizionale, rurale, ed uno innovativo, imprenditoriale. La comunità dei villafranchesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si distribuisce in un certo numero di aggregati urbani minori: Filetto, Fornoli, Irola, Malgrate, Merizzo, Mocrone, Villa di Sopra, Villa di Sotto, Virgoletta. Il capoluogo comunale, dal canto suo, ha perso per lo più la sua fisionomia di borgo medievale in seguito ai bombardamenti che lo devastarono durante il secondo conflitto mondiale. Nella fase di ricostruzione, i sontuosi palazzi cinquecenteschi dagli splendidi portali furono sostituiti da anonime costruzioni conformi allo stile imperante nel dopoguerra. Il paesaggio ha un profilo alquanto accidentato, con rilievi pronunciati, su cui imperversano inverni rigidi ed estati calde. Nello stemma comunale, su un fondo azzurro, campeggiano i simboli che furono dell'antica città di Luni, in ricordo dell'influenza da questa esercitata sui territori circostanti.  

Centro medievale con un assetto socio-economico basato sul confronto fra un polo tradizionale, rurale, ed uno innovativo, imprenditoriale. La comunità dei villafranchesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si distribuisce in un certo numero di aggregati urbani minori: Filetto, Fornoli, Irola, Malgrate, Merizzo, Mocrone, Villa di Sopra, Villa di Sotto, Virgoletta. Il capoluogo comunale, dal canto suo, ha perso per lo più la sua fisionomia di borgo medievale in seguito ai bombardamenti che lo devastarono durante il secondo conflitto mondiale. Nella fase di ricostruzione, i sontuosi palazzi cinquecenteschi dagli splendidi portali furono sostituiti da anonime costruzioni conformi allo stile imperante nel dopoguerra. Il paesaggio ha un profilo alquanto accidentato, con rilievi pronunciati, su cui imperversano inverni rigidi ed estati calde. Nello stemma comunale, su un fondo azzurro, campeggiano i simboli che furono dell'antica città di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LUNI'>Luni</a>, in ricordo dell'influenza da questa esercitata sui territori circostanti.  

Storia

Dal punto di vista etimologico il nome del capoluogo indica la libera condizione comunale che si contrappone al rigido sistema feudale in cui era imprigionato, invece, l'antico castello Malnido, cui si sarebbe sovrapposto quello malaspiniano. Nel corso del Medioevo la località fu possedimento dei Malaspina del ramo dello Spino-Secco, discendenti di quel Corrado di cui si fa menzione nella Divina Commedia. La felicità della sua posizione, che ne fece dominio ambito nel corso dei secoli, le si ritorse contro durante il secondo conflitto mondiale: i bombardamenti volti a neutralizzare i collegamenti ferroviari distrussero infatti le parti più interessanti del centro. Oggi non rimangono che i malinconici ruderi del castello malaspiniano e il campanile sopravvissuto alla scomparsa della chiesa di S. Francesco. Tanta devastazione ha risparmiato il borgo fortificato di Virgoletta, a cui fanno corona castelli e palazzi cinquecenteschi restaurati.  

Dal punto di vista etimologico il nome del capoluogo indica la libera condizione comunale che si contrappone al rigido sistema feudale in cui era imprigionato, invece, l'antico castello Malnido, cui si sarebbe sovrapposto quello malaspiniano. Nel corso del Medioevo la località fu possedimento dei Malaspina del ramo dello Spino-Secco, discendenti di quel Corrado di cui si fa menzione nella Divina Commedia. La felicità della sua posizione, che ne fece dominio ambito nel corso dei secoli, le si ritorse contro durante il secondo conflitto mondiale: i bombardamenti volti a neutralizzare i collegamenti ferroviari distrussero infatti le parti più interessanti del centro. Oggi non rimangono che i malinconici ruderi del castello malaspiniano e il campanile sopravvissuto alla scomparsa della chiesa di S. Francesco. Tanta devastazione ha risparmiato il borgo fortificato di Virgoletta, a cui fanno corona castelli e palazzi cinquecenteschi restaurati.  

Economia

Ai nostri giorni le attività agricole sono ancora fatte oggetto di notevoli attenzioni, ma una parte sempre più consistente della popolazione si dedica ormai con crescente convinzione al potenziamento del tessuto industriale, nella fattispecie manifatturiero ed edile. Questa linea di tendenza ha condotto all'incremento del terziario commerciale e all'insorgere di significativi valori di reddito ma non ad un parallelo sviluppo dei servizi, malgrado la presenza di strutture anche di qualche rilievo (un liceo linguistico, un liceo scientifico e un istituto professionale) nonché di un moderno ed attrezzato complesso sportivo con piscine, campi da tennis, parco. Sono modeste, invece, le strutture sanitarie. Vivo lo spirito associativo, con una Pro Loco, una filarmonica ed altre associazioni, tra cui quella per le ricerche storiche e etnografiche della Lunigiana, "M. Giuliani".  

Ai nostri giorni le attività agricole sono ancora fatte oggetto di notevoli attenzioni, ma una parte sempre più consistente della popolazione si dedica ormai con crescente convinzione al potenziamento del tessuto industriale, nella fattispecie manifatturiero ed edile. Questa linea di tendenza ha condotto all'incremento del terziario commerciale e all'insorgere di significativi valori di reddito ma non ad un parallelo sviluppo dei servizi, malgrado la presenza di strutture anche di qualche rilievo (un liceo linguistico, un liceo scientifico e un istituto professionale) nonché di un moderno ed attrezzato complesso sportivo con piscine, campi da tennis, parco. Sono modeste, invece, le strutture sanitarie. Vivo lo spirito associativo, con una Pro Loco, una filarmonica ed altre associazioni, tra cui quella per le ricerche storiche e etnografiche della Lunigiana, "M. Giuliani".  

Relazioni

Per quanto possano essere deplorevoli le carenze strutturali, esse non sminuiscono agli occhi del turista il dato epidermico della particolare amenità dei luoghi. Esiste un angolo appartato nelle vicinanze di Filettino in cui un fitto bosco incornicia misteriosi resti di civiltà antichissime, quei monumenti funebri, i "menhir", che si fanno risalire ai primitivi stanziamenti liguri e che si stagliano nell'ombra della vegetazione con il loro profilo aguzzo e scarno, muti e straordinariamente eloquenti al contempo. L'atmosfera suggestiva che si respira in questi luoghi permea anche numerose manifestazioni folcloristiche: il grande falò in onore di S. Niccolò, a dicembre, e ancora la sagra di S. Rocco e quella dell'anguria di Santa Maria, che hanno luogo rispettivamente a Virgoletta e a Chiesaccia il 15 e il 16 agosto. La festa del Patrono S. Giovanni Battista si celebra il 24 giugno.

Per quanto possano essere deplorevoli le carenze strutturali, esse non sminuiscono agli occhi del turista il dato epidermico della particolare amenità dei luoghi. Esiste un angolo appartato nelle vicinanze di Filettino in cui un fitto bosco incornicia misteriosi resti di civiltà antichissime, quei monumenti funebri, i "menhir", che si fanno risalire ai primitivi stanziamenti liguri e che si stagliano nell'ombra della vegetazione con il loro profilo aguzzo e scarno, muti e straordinariamente eloquenti al contempo. L'atmosfera suggestiva che si respira in questi luoghi permea anche numerose manifestazioni folcloristiche: il grande falò in onore di S. Niccolò, a dicembre, e ancora la sagra di S. Rocco e quella dell'anguria di Santa Maria, che hanno luogo rispettivamente a Virgoletta e a Chiesaccia il 15 e il 16 agosto. La festa del Patrono S. Giovanni Battista si celebra il 24 giugno.

Località

Ca' Rapetti, Fornoli, Irola, La Piastra, Malgrate, Merizzo, Mocrone, Villa di Sopra, Villa di Sotto, Villaggio del Fanciullo, Virgoletta

Ca' Rapetti, Fornoli, Irola, La Piastra, Malgrate, Merizzo, Mocrone, Villa di Sopra, Villa di Sotto, Villaggio del Fanciullo, Virgoletta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Villafranca in Lunigiana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.