Descrizione

Cittadina di pianura, dalle antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I villafranchesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia, in varie località, oltre che in numerose case sparse sparse. Il territorio, attraversato da più corsi d’acqua e canali che, assicurando una continua irrigazione del terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche accennate, che imprimono all’abitato un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Cittadina di pianura, dalle antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I villafranchesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia, in varie località, oltre che in numerose case sparse sparse. Il territorio, attraversato da più corsi d’acqua e canali che, assicurando una continua irrigazione del terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche accennate, che imprimono all’abitato un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Abitata fin dall’età del rame (metà-fine III millennio a.C.), registrò nel corso dei secoli diversi insediamenti fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, che ne fecero un luogo fortificato. Alla caduta dell’impero romano si aprì alle invasioni barbariche, venendo coinvolta nella seconda metà del XII secolo negli scontri tra il Barbarossa e i comuni aderenti alla lega veronese, che nel 1164 sconfisse le truppe imperiali a Vaccaldo, nei pressi di Vigasio. Fondata ufficialmente nel 1185, assunse un ruolo fondamentale nel sistema difensivo di Verona e i suoi abitanti, come ricompensa per il servizio di difesa prestato alla città, furono esentati dal pagamento delle imposte al comune veronese: si spiega così il nome, avente il significato di ‘borgo libero’. Nella prima metà del Duecento fu assediata dagli Ezzelino, passando in seguito agli Scaligeri, i quali, per difenderla dai continui assalti dei mantovani, ne rafforzarono le fortificazioni, favorendone anche la crescita economica, che continuò sotto la repubblica di Venezia, cui fu annessa dal 1405. Dopo l’invasione napoleonica del 1796 e il ritorno degli austriaci, partecipò attivamente alle guerre di indipendenza, divenendo nel 1859 il luogo del famoso armistizio tra l’imperatore francese Napoleone III e quello austriaco Francesco Giuseppe. Fu annessa all’Italia nel 1866, con tutto il Veneto. Tra i monumenti del suo patrimonio storico-architettonico spiccano: il castello scaligero; la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo; le chiese di S. Rocco, S. Giovanni della Paglia, della Disciplina e dei Francescani; l’antico oratorio del Santo Crocifisso; la casa Gandini-Morelli, in cui si incontrarono i già citati sovrani nel 1859; le parrocchiali delle varie località e le ville Gazzola e Alessandri rispettivamente a Quaderni e a Dossobuono.

Abitata fin dall’età del rame (metà-fine III millennio a.C.), registrò nel corso dei secoli diversi insediamenti fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, che ne fecero un luogo fortificato. Alla caduta dell’impero romano si aprì alle invasioni barbariche, venendo coinvolta nella seconda metà del XII secolo negli scontri tra il Barbarossa e i comuni aderenti alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LEGAVERONESE'>lega veronese</a>, che nel 1164 sconfisse le truppe imperiali a Vaccaldo, nei pressi di Vigasio. Fondata ufficialmente nel 1185, assunse un ruolo fondamentale nel sistema difensivo di Verona e i suoi abitanti, come ricompensa per il servizio di difesa prestato alla città, furono esentati dal pagamento delle imposte al comune veronese: si spiega così il nome, avente il significato di ‘borgo libero’. Nella prima metà del Duecento fu assediata dagli Ezzelino, passando in seguito agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a>, i quali, per difenderla dai continui assalti dei mantovani, ne rafforzarono le fortificazioni, favorendone anche la crescita economica, che continuò sotto la repubblica di Venezia, cui fu annessa dal 1405. Dopo l’invasione napoleonica del 1796 e il ritorno degli austriaci, partecipò attivamente alle guerre di indipendenza, divenendo nel 1859 il luogo del famoso armistizio tra l’imperatore francese Napoleone III e quello austriaco Francesco Giuseppe. Fu annessa all’Italia nel 1866, con tutto il Veneto. Tra i monumenti del suo patrimonio storico-architettonico spiccano: il castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERO'>scaligero</a>; la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo; le chiese di S. Rocco, S. Giovanni della Paglia, della Disciplina e dei Francescani; l’antico oratorio del Santo Crocifisso; la casa Gandini-Morelli, in cui si incontrarono i già citati sovrani nel 1859; le parrocchiali delle varie località e le ville Gazzola e Alessandri rispettivamente a Quaderni e a Dossobuono.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede del distretto scolastico n. 40 nonché di carabinieri e guardia di finanza. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti, e l’allevamento di bovini, suini e avicoli hanno perso terreno rispetto all’industria, costituita da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, chimico, conciario, edile, elettronico, tessile, meccanico (compresa la fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura), metalmeccanico, del legno, del vetro, della produzione di laterizi e dell’editoria; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di prodotti petroliferi raffinati e articoli in gomma e materie plastiche. Il terziario si compone di una sviluppata rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali sono presenti quello bancario, attività radiotelevisive e di fornitura di software, elaborazione elettronica dei dati, consulenza in materia informatica e per l’installazione di elaboratori elettronici, assicurazioni e fondi pensione. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un liceo scientifico e vari istituti tecnici e professionali, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo del Risorgimento. Le strutture sociali comprendono un asilo nido e una casa di riposo; quelle ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie comprendono un ospedale.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede del distretto scolastico n. 40 nonché di carabinieri e guardia di finanza. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti, e l’allevamento di bovini, suini e avicoli hanno perso terreno rispetto all’industria, costituita da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, chimico, conciario, edile, elettronico, tessile, meccanico (compresa la fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura), metalmeccanico, del legno, del vetro, della produzione di laterizi e dell’editoria; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di prodotti petroliferi raffinati e articoli in gomma e materie plastiche. Il terziario si compone di una sviluppata rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali sono presenti quello bancario, attività radiotelevisive e di fornitura di software, elaborazione elettronica dei dati, consulenza in materia informatica e per l’installazione di elaboratori elettronici, assicurazioni e fondi pensione. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un liceo scientifico e vari istituti tecnici e professionali, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo del Risorgimento. Le strutture sociali comprendono un asilo nido e una casa di riposo; quelle ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie comprendono un ospedale.

Relazioni

Meta turistica tra le più celebrate della zona per la presenza dell’aeroporto e il suo patrimonio storico-artistico, è polo di attrazione e assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini grazie alle sue attività produttive, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, alle sue attività commerciali, ai suoi servizi e agli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati: il carnevale; il premio teatrale G. Marchi “Farsatirando”, la fiera annuale e la rievocazione storica dell’incontro tra papa Leone Magno e Attila, che si svolgono a luglio, e le festività natalizie. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno con l’omonima fiera, una mostra-mercato e intrattenimenti vari. È gemellata con Wodzislaw Slaski (Polonia).

Meta turistica tra le più celebrate della zona per la presenza dell’aeroporto e il suo patrimonio storico-artistico, è polo di attrazione e assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini grazie alle sue attività produttive, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, alle sue attività commerciali, ai suoi servizi e agli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati: il carnevale; il premio teatrale G. Marchi “Farsatirando”, la fiera annuale e la rievocazione storica dell’incontro tra papa Leone Magno e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ATTILA'>Attila</a>, che si svolgono a luglio, e le festività natalizie. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno con l’omonima fiera, una mostra-mercato e intrattenimenti vari. È gemellata con Wodzislaw Slaski (Polonia).

Località

Acquaroli, Alpo, Benedetti, Ca' Belladonna, Ca' Orsi, Ca' Rosetta, Cadellora, Caluri, Cappello, Casa Lourdes, Chiodo, Colombara Fiorio, Coronini, Dossi Prabiano, Dossobuono, Fornaci, Ganfardine, Le Chè, Madonnina, Morando, Pigno, Pizzoletta, Pozzomoretto, Quaderni, Rizza, Rosegaferro, Volpare di Sopra, Volpare di Sotto

Acquaroli, Alpo, Benedetti, Ca' Belladonna, Ca' Orsi, Ca' Rosetta, Cadellora, Caluri, Cappello, Casa Lourdes, Chiodo, Colombara Fiorio, Coronini, Dossi Prabiano, Dossobuono, Fornaci, Ganfardine, Le Chè, Madonnina, Morando, Pigno, Pizzoletta, Pozzomoretto, Quaderni, Rizza, Rosegaferro, Volpare di Sopra, Volpare di Sotto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Villafranca di Verona rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.