Descrizione

Piccola comunità di collina, la cui origine ha radice nella preistoria; la sua economia si basa sulle tradizionali attività agricole e pastorali. I villaverdesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si concentrano esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 167 a un massimo di 641 metri sul livello del mare. Come tanti altri centri della Marmilla, si divide nettamente in due parti: il tratto più elevato si estende intorno ai dossi di Punta Laccu sa Vitella, Su Piccone, Serra Funtana Moi e Serra Arenas (qui fanno la loro comparsa, tra i dossi tondeggianti, numerose valli con torrenti); il paesaggio poi degrada verso il Pran Santa Lucia, dominato dalla mole di Cuccuru Aspru. L'abitato, che ha conservato la sua impronta rurale senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra l'assenza di evidenti segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico delle zone di pianura.

Piccola comunità di collina, la cui origine ha radice nella preistoria; la sua economia si basa sulle tradizionali attività agricole e pastorali. I villaverdesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si concentrano esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 167 a un massimo di 641 metri sul livello del mare. Come tanti altri centri della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MARMILLA'>Marmilla</a>, si divide nettamente in due parti: il tratto più elevato si estende intorno ai dossi di Punta Laccu sa Vitella, Su Piccone, Serra Funtana Moi e Serra Arenas (qui fanno la loro comparsa, tra i dossi tondeggianti, numerose valli con torrenti); il paesaggio poi degrada verso il Pran Santa Lucia, dominato dalla mole di Cuccuru Aspru. L'abitato, che ha conservato la sua impronta rurale senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra l'assenza di evidenti segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico delle zone di pianura.

Storia

Si è chiamata prima “Bànnari” e poi “Bannari d'Usellus” (dall'anno 1868); nel 1954 ha assunto la denominazione attuale. Di origine nuragica, appartenne alla curatoria di Parte Usellus, del Giudicato di Arborea; nel 1410 passò al marchesato di Oristano e in seguito venne incorporata nella contea di Quirra di cui ha seguito le vicende storiche fino ai giorni nostri. Il territorio presenta un patrimonio archeologico di rilievo. Del periodo neolitico sono stati rinvenuti molti reperti risalenti alle stazioni e officine di lavorazione dell'ossidiana. Particolarmente interessanti appaiono i siti risalenti al periodo nuragico, tra i quali i nuraghi di San Mauro, Trutturis, Gialli e Brunk'e s'Omu. Di notevole valore storico sono anche i siti risalenti al periodo romano: a Bruncu S'Enna vi è un piccolo agglomerato, forse un accampamento militare a guardia della strada Neapolis-Usellus. Tra le opere architettoniche più importanti, meritano di essere citate la chiesa e la parrocchiale di Santa Prisca, ristrutturata in forme moderne.

Si è chiamata prima “Bànnari” e poi “Bannari d'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=USELLUS'>Usellus</a>” (dall'anno 1868); nel 1954 ha assunto la denominazione attuale. Di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, appartenne alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Parte <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=USELLUS'>Usellus</a>, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODIARBOREA'>Giudicato di Arborea</a>; nel 1410 passò al marchesato di Oristano e in seguito venne incorporata nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CONTEADIQUIRRA'>contea di Quirra</a> di cui ha seguito le vicende storiche fino ai giorni nostri. Il territorio presenta un patrimonio archeologico di rilievo. Del periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NEOLITICO'>neolitico</a> sono stati rinvenuti molti reperti risalenti alle stazioni e officine di lavorazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DELLOSSIDIANA'>dell'ossidiana</a>. Particolarmente interessanti appaiono i siti risalenti al periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICO'>nuragico</a>, tra i quali i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a> di San Mauro, Trutturis, Gialli e Brunk'e s'Omu. Di notevole valore storico sono anche i siti risalenti al periodo romano: a Bruncu S'Enna vi è un piccolo agglomerato, forse un accampamento militare a guardia della strada Neapolis-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=USELLUS'>Usellus</a>. Tra le opere architettoniche più importanti, meritano di essere citate la chiesa e la parrocchiale di Santa Prisca, ristrutturata in forme moderne.

Economia

Viste le ridotte dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. Il perno dell'economia locale è l'agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, frumento, foraggi, vite, frutta e olivo. Si pratica anche l'allevamento, in particolare di bovini, ovini, equini e caprini. Non vi è stato alcuno sviluppo industriale, fatta eccezione per una piccola impresa edile, data l'esiguità numerica della popolazione, costituita per lo più da anziani. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono solamente la frequenza delle classi elementari. Non sono presenti strutture per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Viste le ridotte dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. Il perno dell'economia locale è l'agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, frumento, foraggi, vite, frutta e olivo. Si pratica anche l'allevamento, in particolare di bovini, ovini, equini e caprini. Non vi è stato alcuno sviluppo industriale, fatta eccezione per una piccola impresa edile, data l'esiguità numerica della popolazione, costituita per lo più da anziani. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono solamente la frequenza delle classi elementari. Non sono presenti strutture per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le feste religiose, che allietano il borgo e richiamano visitatori dai dintorni, meritano di essere menzionate: Gesù Buon Pastore, a giugno, e San Mauro, a settembre. La festa patronale, in onore della Beata Vergine Assunta, si celebra il 15 agosto.

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le feste religiose, che allietano il borgo e richiamano visitatori dai dintorni, meritano di essere menzionate: Gesù Buon Pastore, a giugno, e San Mauro, a settembre. La festa patronale, in onore della Beata Vergine Assunta, si celebra il 15 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Villa Verde in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.