Descrizione

Comune collinare di fondazione medievale, sostenuto principalmente dalle attività rurali. Diversi aggregati urbani minori e un buon numero di case sparse sono disseminati nell’agro comunale ma la maggior parte della comunità dei santostefanesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale e nella località di Macchione. L’abitato, disposto sul fianco di un monte, è caratterizzato da abitazioni addossate le une alle altre e da strade strette e ripide. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario ma non aspro: in parte è infatti pianeggiante e intensamente coltivato, in parte occupato da basse colline, regno di oliveti e frutteti; solo nella zona settentrionale del comprensorio si innalzano le balze verdeggianti del monte Siserno mentre, in lontananza, si stagliano le cime dei monti Ausoni, che separano la Ciociaria dalla costa tirrenica.

Comune collinare di fondazione medievale, sostenuto principalmente dalle attività rurali. Diversi aggregati urbani minori e un buon numero di case sparse sono disseminati nell’agro comunale ma la maggior parte della comunità dei santostefanesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale e nella località di Macchione. L’abitato, disposto sul fianco di un monte, è caratterizzato da abitazioni addossate le une alle altre e da strade strette e ripide. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario ma non aspro: in parte è infatti pianeggiante e intensamente coltivato, in parte occupato da basse colline, regno di oliveti e frutteti; solo nella zona settentrionale del comprensorio si innalzano le balze verdeggianti del monte Siserno mentre, in lontananza, si stagliano le cime dei monti Ausoni, che separano la Ciociaria dalla costa tirrenica.

Storia

Sorse in epoca medievale intorno a una chiesa dedicata a Santo Stefano ma svariate testimonianze archeologiche ne fanno risalire il primo popolamento addirittura alla preistoria. È menzionata per la prima volta in un documento del 1125, che la annovera tra i possedimenti sottratti da Onorio II ai Ceccano, signori di Campagna, che ne tornarono ben presto in possesso. Appartenne ai Ceccano fino al Quattrocento, con l’eccezione di alcuni periodi in cui venne loro confiscata: nel 1297 da papa Bonifacio VIII e di nuovo nel 1390 in seguito allo scisma d’Occidente. Passò poi ai Colonna, che la persero dopo la morte del pontefice Martino V, loro congiunto; dopo essere appartenuta per breve tempo anche ai Carafa, nel 1562 tornò in possesso dell’illustre famiglia Colonna, che la tenne fino al 1816. Il toponimo, che è stato semplicemente Santo Stefano fino al 1872, ha origine agionimica. Attraverso una porta medievale si accede al piccolo e suggestivo centro storico, caratterizzato da viuzze strette e ripide e da archi in muratura che uniscono gli edifici ai due lati della strada. Tra le vestigia del passato figura anche la chiesa barocca dedicata a Santa Maria; il santuario della Madonna dello Spirito Santo e la chiesa di San Sebastiano sono invece edifici moderni.

Sorse in epoca medievale intorno a una chiesa dedicata a Santo Stefano ma svariate testimonianze archeologiche ne fanno risalire il primo popolamento addirittura alla preistoria. È menzionata per la prima volta in un documento del 1125, che la annovera tra i possedimenti sottratti da Onorio II ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CECCANO'>Ceccano</a>, signori di Campagna, che ne tornarono ben presto in possesso. Appartenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CECCANO'>Ceccano</a> fino al Quattrocento, con l’eccezione di alcuni periodi in cui venne loro confiscata: nel 1297 da papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BONIFACIOVIII'>Bonifacio VIII</a> e di nuovo nel 1390 in seguito allo scisma d’Occidente. Passò poi ai Colonna, che la persero dopo la morte del pontefice <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=MARTINOV'>Martino V</a>, loro congiunto; dopo essere appartenuta per breve tempo anche ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CARAFA'>Carafa</a>, nel 1562 tornò in possesso dell’illustre famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a>, che la tenne fino al 1816. Il toponimo, che è stato semplicemente Santo Stefano fino al 1872, ha origine agionimica. Attraverso una porta medievale si accede al piccolo e suggestivo centro storico, caratterizzato da viuzze strette e ripide e da archi in muratura che uniscono gli edifici ai due lati della strada. Tra le vestigia del passato figura anche la chiesa barocca dedicata a Santa Maria; il santuario della Madonna dello Spirito Santo e la chiesa di San Sebastiano sono invece edifici moderni.

Economia

L’economia locale è caratterizzata da un’impostazione tradizionale: una significativa percentuale della popolazione locale si dedica ancora alle attività agricole, praticate su gran parte dell’agro santostefanese e specializzate nella produzione di cereali, frutta e olive; stentano invece ad affermarsi l’industria e il terziario: nell’ambito del settore secondario, nel complesso assai poco rilevante, spicca il comparto della gomma e della plastica; la rete distributiva appare poco articolata ma in grado di soddisfare le esigenze della comunità mentre il comparto dei servizi non include il credito. Modesta è anche la dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità: il comune possiede gli ordinari uffici municipali e postali, scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado nonché una biblioteca comunale ma per l’assistenza sanitaria è costretto a far riferimento alla centrale operativa di guardia medica di Frosinone, disponendo soltanto della farmacia; decisamente da potenziare è l’apparato ricettivo –al momento mancano sia esercizi di ristoro sia strutture per il soggiorno–.

L’economia locale è caratterizzata da un’impostazione tradizionale: una significativa percentuale della popolazione locale si dedica ancora alle attività agricole, praticate su gran parte dell’agro santostefanese e specializzate nella produzione di cereali, frutta e olive; stentano invece ad affermarsi l’industria e il terziario: nell’ambito del settore secondario, nel complesso assai poco rilevante, spicca il comparto della gomma e della plastica; la rete distributiva appare poco articolata ma in grado di soddisfare le esigenze della comunità mentre il comparto dei servizi non include il credito. Modesta è anche la dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità: il comune possiede gli ordinari uffici municipali e postali, scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado nonché una biblioteca comunale ma per l’assistenza sanitaria è costretto a far riferimento alla centrale operativa di guardia medica di Frosinone, disponendo soltanto della farmacia; decisamente da potenziare è l’apparato ricettivo –al momento mancano sia esercizi di ristoro sia strutture per il soggiorno–.

Relazioni

Numerosi sentieri permettono di effettuare gradevoli e salutari passeggiate nei fitti boschi che ammantano i rilievi circostanti. Durante l’anno, inoltre, diverse manifestazioni contribuiscono a richiamare visitatori: la sagra della polenta (gennaio), la “Festa campestre” (primo sabato di agosto), la sagra dei “cecapreti”, specialità gastronomica locale (prima domenica di agosto), la sagra della pasta e ceci (seconda domenica di settembre). Il periodo estivo è animato anche dagli eventi che compongono il programma del “Ferragosto santostefanese” mentre a Natale si svolge una suggestiva rappresentazione del presepe vivente in costume ciociaro. La festa del Patrono San Rocco si celebra solennemente il 16 agosto.

Numerosi sentieri permettono di effettuare gradevoli e salutari passeggiate nei fitti boschi che ammantano i rilievi circostanti. Durante l’anno, inoltre, diverse manifestazioni contribuiscono a richiamare visitatori: la sagra della polenta (gennaio), la “Festa campestre” (primo sabato di agosto), la sagra dei “cecapreti”, specialità gastronomica locale (prima domenica di agosto), la sagra della pasta e ceci (seconda domenica di settembre). Il periodo estivo è animato anche dagli eventi che compongono il programma del “Ferragosto santostefanese” mentre a Natale si svolge una suggestiva rappresentazione del presepe vivente in costume ciociaro. La festa del Patrono San Rocco si celebra solennemente il 16 agosto.

Località

Acquaroni, Macchione

Acquaroni, Macchione

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Villa Santo Stefano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.