Descrizione

Centro collinare, di origine medioevale, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e commerciali. I villaguardiesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Cappuccio-Ciavet, Castello, Monticello, Pian Meraccio, Via Cuneo e Via Don Gnocchi. Il territorio mostra un profilo geometrico lievemente ondulato, con limitate variazioni altimetriche: si va da un'altitudine minima di 303 metri sul livello del mare a una massima di 389 metri. L'abitato, interessato da espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico pressoché pianeggiante.

Centro collinare, di origine medioevale, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e commerciali. I villaguardiesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Cappuccio-Ciavet, Castello, Monticello, Pian Meraccio, Via Cuneo e Via Don Gnocchi. Il territorio mostra un profilo geometrico lievemente ondulato, con limitate variazioni altimetriche: si va da un'altitudine minima di 303 metri sul livello del mare a una massima di 389 metri. L'abitato, interessato da espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico pressoché pianeggiante.

Storia

L'attuale assetto territoriale e amministrativo risale al 1928, quando furono unificati gli allora autonomi comuni di Civello e Maccio. Le due località, nel Medioevo, erano sotto il dominio della potente famiglia dei Rusconi, in contesa con i Vittani per la sovranità sulla città di Como. Nella seconda metà del XIII secolo, a Civello, Lotterio Rusca fece costruire un castello, che servì a un altro membro della famiglia, Franchino, come base strategica nella lotta per il predominio sul capoluogo provinciale. Questo castello fu raso al suolo dagli spagnoli, all'inizio del XVI secolo, durante il conflitto per la conquista del ducato di Milano, dal momento che vi si era trincerato Luigi Borsieri, sostenitore di Gian Giacomo de' Medici. Il patrimonio architettonico è costituito in massima parte da edifici di culto; tra questi, interessanti sono: la chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano, a Civello, ricostruita nel XVIII secolo, e la quattrocentesca parrocchiale di Maccio, dedicata a Santa Maria Assunta. Tra le altre testimonianze storico-artistiche vanno annoverate: la torre quadrata, ultimo resto del castello di Civello; la villa "La Macciasca", di proprietà dei conti Sebregondi, del XVII secolo, e, in località Masino, la villa neoclassica, appartenuta dapprima ai Mugiasca e poi ai marchesi Raimondi. L'evoluzione della sua struttura economica è stata molto significativa: va segnalata la grande importanza che vi ha assunto, in passato, l'allevamento dei bachi da seta, da cui si è sviluppata una fiorente produzione tessile.

L'attuale assetto territoriale e amministrativo risale al 1928, quando furono unificati gli allora autonomi comuni di Civello e Maccio. Le due località, nel Medioevo, erano sotto il dominio della potente famiglia dei Rusconi, in contesa con i Vittani per la sovranità sulla città di Como. Nella seconda metà del XIII secolo, a Civello, Lotterio Rusca fece costruire un castello, che servì a un altro membro della famiglia, Franchino, come base strategica nella lotta per il predominio sul capoluogo provinciale. Questo castello fu raso al suolo dagli spagnoli, all'inizio del XVI secolo, durante il conflitto per la conquista del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a>, dal momento che vi si era trincerato Luigi Borsieri, sostenitore di Gian Giacomo de' Medici. Il patrimonio architettonico è costituito in massima parte da edifici di culto; tra questi, interessanti sono: la chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano, a Civello, ricostruita nel XVIII secolo, e la quattrocentesca parrocchiale di Maccio, dedicata a Santa Maria Assunta. Tra le altre testimonianze storico-artistiche vanno annoverate: la torre quadrata, ultimo resto del castello di Civello; la villa "La Macciasca", di proprietà dei conti Sebregondi, del XVII secolo, e, in località Masino, la villa neoclassica, appartenuta dapprima ai Mugiasca e poi ai marchesi Raimondi. L'evoluzione della sua struttura economica è stata molto significativa: va segnalata la grande importanza che vi ha assunto, in passato, l'allevamento dei bachi da seta, da cui si è sviluppata una fiorente produzione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'economia locale è rimasta solo in parte legata all'agricoltura, basata essenzialmente sulla coltivazione di cereali e foraggi; è praticato, in una certa misura, anche l'allevamento bovino. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione è quello dell'industria, con forte presenza di fabbriche tessili; a queste si affiancano aziende che operano nei comparti chimico, metalmeccanico ed edile. Il terziario, oltre all'impiego nella pubblica amministrazione e nelle scuole, annovera anche l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria nonché l'attività di consulenza informatica. Una discreta rete commerciale, che soddisfa i bisogni essenziali della comunità, completa il quadro delle risorse economiche. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche permettono la frequenza delle classi dell'obbligo; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre raggiungere le località più fornite.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'economia locale è rimasta solo in parte legata all'agricoltura, basata essenzialmente sulla coltivazione di cereali e foraggi; è praticato, in una certa misura, anche l'allevamento bovino. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione è quello dell'industria, con forte presenza di fabbriche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a>; a queste si affiancano aziende che operano nei comparti chimico, metalmeccanico ed edile. Il terziario, oltre all'impiego nella pubblica amministrazione e nelle scuole, annovera anche l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria nonché l'attività di consulenza informatica. Una discreta rete commerciale, che soddisfa i bisogni essenziali della comunità, completa il quadro delle risorse economiche. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche permettono la frequenza delle classi dell'obbligo; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre raggiungere le località più fornite.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie agli insediamenti industriali, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono particolarmente intensi e favoriti da un sistema di collegamenti valido e soddisfacente. Non si registrano particolari manifestazioni folcloristiche ricorrenti. La festa patronale, il 15 agosto, celebra l'Assunzione di Maria Vergine.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie agli insediamenti industriali, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono particolarmente intensi e favoriti da un sistema di collegamenti valido e soddisfacente. Non si registrano particolari manifestazioni folcloristiche ricorrenti. La festa patronale, il 15 agosto, celebra l'Assunzione di Maria Vergine.

Località

Cappuccio-Ciavet, Castello

Cappuccio-Ciavet, Castello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Villa Guardia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.