Descrizione
Centro di pianura di origine medievale, sorretto dalle attività legate alla terra e dal terziario. I brianesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, caratterizzato da una regolare pianta a scacchiera e in sensibile espansione edilizia; una piccola parte della comunità è concentrata nella località di Isola, che si è fusa urbanisticamente con i comuni di Casapesenna e San Marcellino. Il territorio comunale registra, con la dolcezza del suo profilo geometrico, l’assenza di oscillazioni altimetriche; nel corso dei secoli il paesaggio è stato profondamente modificato dall’azione dell’uomo, che ha estirpato l’intricata boscaglia che lo ricopriva e prosciugato le paludi che spesso lo invadevano: oggi sull’agro brianese si alternano seminativi e profumati frutteti, soggetti a una suggestiva esplosione di colori nella stagione delle fioriture. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, compare un braccio sinistro, che impugna cinque spighe di grano dorate, poste a ventaglio, e un tralcio di vite verde, con cinque grappoli; il tutto è sormontato da una stella d’oro a sei raggi. Nella “punta”, inoltre, sono raffigurati tre colli “all’italiana” verdi –quello centrale è più alto dei laterali–.
Storia
Menzionata per la prima volta in un documento del X secolo, fece parte dei possedimenti del principe di Capua; passò poi sotto la giurisdizione dell’abbazia di Montecassino e successivamente appartenne al monastero di San Vincenzo al Volturno. In epoca angioina fu feudo di Guglielmo Estendardo quindi, nel 1329, pervenne alla famiglia Mormile; tra gli altri feudatari si ricordano i Pallavicino, che la tennero dal 1618 fino al 1806, anno dell’abolizione dei diritti feudali in Italia meridionale. Dal 1929 al 1946 ha formato un unico comune con Frignano Maggiore e nel 1950 è divenuta autonoma. Il toponimo, Frignano Piccolo fino al 1950, è un composto di “villa”, ‘fattoria con podere, dimora di campagna’ oppure ‘piccolo insediamento’, e di “briano”, che dovrebbe essere una formazione prediale da un personale AMAREDIUS. Nell’abitato si trovano la parrocchiale barocca di Santa Maria Assunta in Cielo, con un caratteristico campanile sulla facciata, la seicentesca chiesa di San Francesco Saverio e palazzo Pallavicino, munito di una massiccia torre. Nei dintorni dell’abitato si trova il santuario di Santa Maria di Briano, contenente numerosi affreschi di pregio, tra cui uno risalente addirittura all’XI secolo e raffigurante San Tammaro.
Economia
Buona parte del territorio comunale, reso fertile dalle imponenti opere di bonifica del passato, è adibita alle attività rurali, che pur fornendo occupazione soltanto a un’esigua fetta della comunità, rappresentano ancora una significativa risorsa economica: grano, mais, legumi, frutta e canapa rappresentano le principali produzioni. Il settore secondario è ancora fermo a un livello embrionale di sviluppo: caratterizzato da dimensioni aziendali artigianali, abbraccia i comparti alimentare, del legno, delle confezioni, metallurgico ed edile; maggiore vivacità fa registrare il terziario, che include un adeguato numero di esercizi commerciali e, tra i servizi, agenzie assicurative e immobiliari. Dispone di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e usufruisce dell’assistenza sanitaria garantita dalla farmacia, da un presidio di guardia medica e un laboratorio privato accreditato; tuttavia difetta di strutture culturali di rilievo, come biblioteche e musei, ed è praticamente priva di un apparato ricettivo –al momento, infatti, mancano sia esercizi per la ristorazione sia strutture per il soggiorno–.
Relazioni
Non rappresenta una meta turistica particolarmente ricercata ma ha instaurato con l’esterno una fitta trama di rapporti, per via della sua vocazione agro-industriale. Il mercato infrasettimanale del lunedì contribuisce a favorire i contatti con l’esterno, attirando un cospicuo numero di visitatori dal circondario. La festa della Patrona, Maria Santissima Assunta, si celebra il 15 agosto.
Località
Isola
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Villa di Briano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 7.087
- Lat 40° 59' 53,5'' 40.99806944
- Long 14° 9' 49,44'' 14.16373333
- CAP 81030
- Prefisso 081
- Codice ISTAT 061098
- Codice Catasto D801
- Altitudine slm 28 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1097 - Superficie 8.52 Km2
- Densità 831,81 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:30
- Tramonto 16:38
- Vincenzo Maisto
- Via L. Santagata 189
- 81030 (CE) Campania
- ragioneria.villadibriano@asmepec.it
- comunevilladibriano@libero.it
- www.comune.villadibriano.ce.it/
- 81002090611