Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I vigaranesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale –contiguo alla località Mirabello del comune omonimo–, numerose case sparse e diverse località. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti: di questa caratteristica orografica risente l’abitato, che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma municipale concesso con Regio Decreto, evoca l’insegna del comune di Ferrara, di cui Vigarano Mainarda era una frazione, e l’arma dei Conti Mainardi di Bertinoro, fondatori del comune: del primo riprende i colori (il bianco e il nero), dal secondo ne trae gli elementi costitutivi (le tre mani).

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I vigaranesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale –contiguo alla località Mirabello del comune omonimo–, numerose case sparse e diverse località. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti: di questa caratteristica orografica risente l’abitato, che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma municipale concesso con Regio Decreto, evoca l’insegna del comune di Ferrara, di cui Vigarano Mainarda era una frazione, e l’arma dei Conti Mainardi di Bertinoro, fondatori del comune: del primo riprende i colori (il bianco e il nero), dal secondo ne trae gli elementi costitutivi (le tre mani).

Storia

I primi insediamenti nella zona, abitata anche da romani, come testimoniato dal rinvenimento di vari reperti archeologici, sorsero su un rialzo del terreno tra il Po e il Reno. Quanto al toponimo, è riconducibile all’unione tra VICUS VARIANUS, derivante a sua volta dal nome di un proprietario terriero del luogo, e Mainardo o Manardo, nome di una nobile famiglia forlivese qui trasferitasi nel XII secolo. Passata intorno alla metà del XIII secolo dalla chiesa di Ravenna ad Azzo d’Este, fu più volte allagata dalle acque del Po nel corso del XIV e XV secolo, vedendo così vanificati gli sforzi compiuti dagli Estensi per bonificare queste terre e dotarle di strutture difensive. Nel 1599 il nucleo originario del centro fu trasferito dall’argine sinistro del Po di Ferrara nel sito attuale e, al riparo dalle rotte del Po, registrò ben presto un notevole incremento demografico. Seguendo le sorti di Ferrara, nella cui circoscrizione rimase inserita fino al 1902, subì nella prima metà del XVIII secolo ripetute invasioni da parte di soldatesche straniere; i danni da questi provocati e le condizioni di estrema indigenza in cui versava la popolazione, per la terribile carestia degli inizi dell’Ottocento, sfociarono in varie epidemie. Il XIX secolo si chiuse con l’inizio della lotta per la conquista dell’autonomia amministrativa, raggiunta nel 1902, e il dilagare delle proteste operaie, che portarono ai grandi scioperi degli inizi del XX secolo. Alla decisa azione antifascista seguì un’attiva partecipazione alla Resistenza. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: la cinquecentesca chiesa parrocchiale, intitolata alla Natività di Maria Vergine; le ville Diamantina, Strozzi e Roncati; le torri di guardia; la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, del XVIII secolo, a Vigarano Pieve.

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Economia

Nell’economia locale l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, viti e frutteti; diffuso è l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, avicoli ed equini. L’industria è rappresentata da aziende operanti nei comparti metalmeccanico, tessile e elettronico, affiancate da calzaturifici e imprese edili. Il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali, accanto ad attività radiotelevisive e di consulenza informatica, va segnalato il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Il compito di salvaguardare e diffondere la cultura e l’informazione è affidato anche alle iniziative della locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Nell’economia locale l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, viti e frutteti; diffuso è l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, avicoli ed equini. L’industria è rappresentata da aziende operanti nei comparti metalmeccanico, tessile e elettronico, affiancate da calzaturifici e imprese edili. Il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali, accanto ad attività radiotelevisive e di consulenza informatica, va segnalato il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Il compito di salvaguardare e diffondere la cultura e l’informazione è affidato anche alle iniziative della locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Alla scarsa affluenza turistica, legata all’assenza di attrattive di rilievo, fa riscontro un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore, tra i quali vanno segnalati: la Maratona di Primavera, a marzo; la Mostra nazionale canina, a maggio; le Sagre di Diamantina e dei Santi Pietro e Paolo, che si svolgono, con intrattenimenti vari, rispettivamente a maggio e a giugno. La festa del Patrono, Sant’Antonio, si celebra il 13 giugno.

Alla scarsa affluenza turistica, legata all’assenza di attrattive di rilievo, fa riscontro un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore, tra i quali vanno segnalati: la Maratona di Primavera, a marzo; la Mostra nazionale canina, a maggio; le Sagre di Diamantina e dei Santi Pietro e Paolo, che si svolgono, con intrattenimenti vari, rispettivamente a maggio e a giugno. La festa del Patrono, Sant’Antonio, si celebra il 13 giugno.

Località

Ca' Ceccardi, Ca' Cicognara, Ca' Mazzoli, Ca' Pontoni, Ca' Tane, Castello, Chiesa, Conventone, Coronella, Corte Vecchia, Loghetto, Palazzi Diamantina, Roverella, Sabbione, Siberia, Tortiola, Vigarano Pieve, Villa Majer

Ca' Ceccardi, Ca' Cicognara, Ca' Mazzoli, Ca' Pontoni, Ca' Tane, Castello, Chiesa, Conventone, Coronella, Corte Vecchia, Loghetto, Palazzi Diamantina, Roverella, Sabbione, Siberia, Tortiola, Vigarano Pieve, Villa Majer

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vigarano Mainarda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.