Descrizione

Comune collinare, di origine preistorica, la cui economia si basa sull’attività agricola e zootecnica e su una discreta produzione industriale. La maggior parte dei viddalbesi, che hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra la località Giuncana, i nuclei urbani minori di Giagazzu, L’Avru, Li Reni, Tungoni e un piccolo numero di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 3 a un massimo di 911 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si estende lungo le pendici delle montagne galluresi, da cui si gode della vista su un’ampia zona fluviale.

Comune collinare, di origine preistorica, la cui economia si basa sull’attività agricola e zootecnica e su una discreta produzione industriale. La maggior parte dei viddalbesi, che hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra la località Giuncana, i nuclei urbani minori di Giagazzu, L’Avru, Li Reni, Tungoni e un piccolo numero di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 3 a un massimo di 911 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si estende lungo le pendici delle montagne <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GALLURESI'>galluresi</a>, da cui si gode della vista su un’ampia zona fluviale.

Storia

Il toponimo corrisponde a “Villa Alba”, dove “Alba” significa ‘bianca’. Fu abitata sin dalla prima età del bronzo; i nuragici vi si insediarono lungo la sponda destra del fiume Coghinas. Sul decaduto villaggio nuragico si formò, a partire dal III secolo a.C. una vasta necropoli romana. Dopo aver perso vitalità si riprese intorno al 1170 grazie al suo porto fluviale; alle spalle del fiume, nella zona chiamata “Vidda Ecchja”, si formò un intenso aggregato urbano. Unita alla vicina Aggius, ottenne piena autonomia amministrativa solo nel 1975. Tra le vestigia del passato di maggior pregio artistico e storico figurano: la chiesetta di San Leonardo, circondata da grandi olivastri centenari, più volte sottoposta a restauro; la chiesa romanica dedicata a San Giovanni, costruita in conci di arenaria ben levigati e squadrati; diversi resti nuragici; una necropoli romana; una cattedrale in stile romanico.

Il toponimo corrisponde a “Villa Alba”, dove “Alba” significa ‘bianca’. Fu abitata sin dalla prima età del bronzo; i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICI'>nuragici</a> vi si insediarono lungo la sponda destra del fiume Coghinas. Sul decaduto villaggio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICO'>nuragico</a> si formò, a partire dal III secolo a.C. una vasta necropoli romana. Dopo aver perso vitalità si riprese intorno al 1170 grazie al suo porto fluviale; alle spalle del fiume, nella zona chiamata “Vidda Ecchja”, si formò un intenso aggregato urbano. Unita alla vicina Aggius, ottenne piena autonomia amministrativa solo nel 1975. Tra le vestigia del passato di maggior pregio artistico e storico figurano: la chiesetta di San Leonardo, circondata da grandi olivastri centenari, più volte sottoposta a restauro; la chiesa romanica dedicata a San Giovanni, costruita in conci di arenaria ben levigati e squadrati; diversi resti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICI'>nuragici</a>; una necropoli romana; una cattedrale in stile romanico.

Economia

È sede degli ordinari uffici municipali e postali. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura riveste un ruolo preminente nell’economia locale: si basa sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi (in particolare di pomodori e della ricercata varietà di carciofo detto “Spinoso sardo”), foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta. È praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria, di discrete dimensioni, è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, edile e metallurgico. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati come quello bancario, ma la rete distributiva riesce a soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; quelle culturali annoverano la biblioteca comunale e il museo civico archeologico. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede degli ordinari uffici municipali e postali. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura riveste un ruolo preminente nell’economia locale: si basa sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi (in particolare di pomodori e della ricercata varietà di carciofo detto “Spinoso sardo”), foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta. È praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria, di discrete dimensioni, è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, edile e metallurgico. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati come quello bancario, ma la rete distributiva riesce a soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; quelle culturali annoverano la biblioteca comunale e il museo civico archeologico. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete di maggiore attrazione turistica, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti e piacevoli soggiorni all’insegna delle incontaminate bellezze naturali circostanti, quali il lago del Coghinas nonché le vicine terme e il lago di Casteldoria. Le autorità locali stanno valorizzando il suo territorio, ricco di resti archeologici preistorici, e in posizione di mediazione tra gli intensi flussi lungo la linea costiera e le possibilità offerte dai rilievi interni. Degna di visita è, inoltre, la spiaggia fluviale di Li Caldani, sulla riva del Coghinas, circondata da una ricca vegetazione di eucalipti, pini, olivastri e macchia mediterranea con palma nana, resa particolarmente suggestiva dalle vicine rocce rosse del Monte Ruiu che si specchiano nelle acque del lago artificiale di Casteldoria. A maggio si tengono le tradizionali celebrazioni religiose in onore di San Gavino al Monte e di San Leonardo. La festa della Patrona, la Madonna di Pompei, si celebra l’8 maggio. Ha dato i natali al famigerato bandito conosciuto come “il Muto di Gallura”.

Sebbene non figuri tra le mete di maggiore attrazione turistica, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti e piacevoli soggiorni all’insegna delle incontaminate bellezze naturali circostanti, quali il lago del Coghinas nonché le vicine terme e il lago di Casteldoria. Le autorità locali stanno valorizzando il suo territorio, ricco di resti archeologici preistorici, e in posizione di mediazione tra gli intensi flussi lungo la linea costiera e le possibilità offerte dai rilievi interni. Degna di visita è, inoltre, la spiaggia fluviale di Li Caldani, sulla riva del Coghinas, circondata da una ricca vegetazione di eucalipti, pini, olivastri e macchia mediterranea con palma nana, resa particolarmente suggestiva dalle vicine rocce rosse del Monte Ruiu che si specchiano nelle acque del lago artificiale di Casteldoria. A maggio si tengono le tradizionali celebrazioni religiose in onore di San Gavino al Monte e di San Leonardo. La festa della Patrona, la Madonna di Pompei, si celebra l’8 maggio. Ha dato i natali al famigerato bandito conosciuto come “il Muto di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GALLURA'>Gallura</a>”.

Località

Giagazzu, Giuncana, L'Avru, Li Reni, Tungoni

Giagazzu, Giuncana, L'Avru, Li Reni, Tungoni

Fondi europei 2021-2027

Comune di Viddalba in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.