Descrizione

Città capoluogo di provincia, con antichissime origini, ed economia sia agricole che industriale. I vicentini, con un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato collinare, presenta un profilo geometrico vario. L’andamento plano-altimetrico dell’abitato, in espansione edilizia, si presenta in gran parte pianeggiante. Lo stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, è costituito da una croce argentata in campo rosso. Lo scudo si fregia della medaglia d’oro.

Città capoluogo di provincia, con antichissime origini, ed economia sia agricole che industriale. I vicentini, con un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato collinare, presenta un profilo geometrico vario. L’andamento plano-altimetrico dell’abitato, in espansione edilizia, si presenta in gran parte pianeggiante. Lo stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, è costituito da una croce argentata in campo rosso. Lo scudo si fregia della medaglia d’oro.

Storia

Abitata dai veneti, trae il suo nome, VICETIA, dal periodo della dominazione romana durante la quale fu municipio. Sede di ducato sotto i longobardi e poi di comitato in epoca franca, si diede propri ordinamenti comunali nella prima metà del XII sec. Nel 1164 fece parte della lega veronese e nel 1167 della lega lombarda. Combattè accanitamente contro Ezzelino II il Monaco che fu poi vicario imperiale e podestà (1210); Federico II nel 1236 la cedette a Ezzelino III da Romano, che la tenne fino al 1259. Gli Scaligeri vi dominarono fino al 1387, quando fu occupata da Gian Galeazzo Visconti. Nel 1404 si diede a Venezia a cui rimase stabilmente (eccettuata la signoria di Leonardo Trissino durante la guerra della Lega di Cambrai) fino al trattato di Campoformio (1797), quando passò all’Austria. Annessa al Regno Italico nel 1805, tornò agli austriaci con la Restaurazione. Insorta nel marzo 1848, dopo un’accanita resistenza e un’eroica battaglia, cui presero parte anche Massimo d’Azeglio, Giovanni Durando, Enrico Cialdini, si arrese con gli onori militari alle forze di Radetzky (giugno 1848). Nel 1866 fu annessa all’Italia. Fu importante centro militare italiano nella prima guerra mondiale; nel corso della seconda subì duri bombardamenti aerei alleati. Di epoca romana sono: del I sec. a.C. una cinta muraria; di età augustea i due ponti detti di San Paolo e degli Angeli; da disegni del Palladio e da alcuni scavi sembra provata l’esistenza di un teatro del I sec. d.C., rifatto in età traianea. Numerose le chiese gotiche del XIII - XIV sec. tra cui: quella di Santa Corona (1261), con cripta e tribuna di Lorenzo da Bologna (1482) e dipinti di Giovanni Bellini e del Veronese; di San Lorenzo (1280-1344), con tavole di B. Montagna, e la Chiesa di Santa Maria dei Servi (1407). Tardogotico è il duomo, attribuito a Domenico da Venezia (1467), con cupola ( XVI sec.) di B. e F. Della Porta. Tardogotici i palazzi Regaù, Longhi-Zen, le case Polazzo, San Michele e Pigafetta (1481) e i palazzi, con chiari influssi veneziani, Colleoni-Porto (XIV sec.) e Porto-Breganze (XV). Tra il XV e il XVI sec. si collocano: palazzo Thiene, di Lorenzo da Bologna (1489), con facciata posteriore del Palladio (1556) e, all’interno, pregevoli stucchi di A. Vittoria e B. Ridolfi; il monte di pietà (1499); palazzo Gualdo e palazzo della Ragione, o Basilica, edificato da Domenico da Venezia (1444-1477). Tra le molte opere palladiane: i palazzi Civena-Trissino (1540), Chiericati (1550), Porto Barbaran (1571), Valmarana (1566); la loggia del Capitanio (1571) e soprattutto il Teatro Olimpico (1580- 1585). L’architettura barocca è rappresentata dalle opere di C. Borella, come i palazzi Montanari (1680-1690), Barbieri, ora Piovene (1676-1680), la chiesa dell’Aracoeli (1675-1680). Del XVIII sec. sono i palazzi Vecchia-Romanelli (1748) del Massari, Repeta-Sale (1701-1711) e Valmarana-Trento di F. Muttoni. Il Museo civico ha sede in palazzo Chiericati e ha una notevole pinacoteca. Da segnalare la Biblioteca civica bertoliana, nel convento di S. Giacomo, ricca di codici e incunaboli e di una raccolta di edizioni del Palladio.

Abitata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=VENETI'>veneti</a>, trae il suo nome, VICETIA, dal periodo della dominazione romana durante la quale fu municipio. Sede di ducato sotto i longobardi e poi di comitato in epoca franca, si diede propri ordinamenti comunali nella prima metà del XII sec. Nel 1164 fece parte della lega veronese e nel 1167 della lega lombarda. Combattè accanitamente contro Ezzelino II il Monaco che fu poi vicario imperiale e podestà (1210); Federico II nel 1236 la cedette a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=EZZELINOIIIDAROMANO'>Ezzelino III da Romano</a>, che la tenne fino al 1259. Gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a> vi dominarono fino al 1387, quando fu occupata da Gian Galeazzo Visconti. Nel 1404 si diede a Venezia a cui rimase stabilmente (eccettuata la signoria di Leonardo Trissino durante la guerra della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LEGADICAMBRAI'>Lega di Cambrai</a>) fino al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=TRATTATODICAMPOFORMIO'>trattato di Campoformio</a> (1797), quando passò all’Austria. Annessa al Regno Italico nel 1805, tornò agli austriaci con la Restaurazione. Insorta nel marzo 1848, dopo un’accanita resistenza e un’eroica battaglia, cui presero parte anche Massimo d’Azeglio, Giovanni Durando, Enrico Cialdini, si arrese con gli onori militari alle forze di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=RADETZKY'>Radetzky</a> (giugno 1848). Nel 1866 fu annessa all’Italia. Fu importante centro militare italiano nella prima guerra mondiale; nel corso della seconda subì duri bombardamenti aerei alleati. Di epoca romana sono: del I sec. a.C. una cinta muraria; di età augustea i due ponti detti di San Paolo e degli Angeli; da disegni del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PALLADIO'>Palladio</a> e da alcuni scavi sembra provata l’esistenza di un teatro del I sec. d.C., rifatto in età traianea. Numerose le chiese gotiche del XIII - XIV sec. tra cui: quella di Santa Corona (1261), con cripta e tribuna di Lorenzo da Bologna (1482) e dipinti di Giovanni Bellini e del Veronese; di San Lorenzo (1280-1344), con tavole di B. Montagna, e la Chiesa di Santa Maria dei Servi (1407). Tardogotico è il duomo, attribuito a Domenico da Venezia (1467), con cupola ( XVI sec.) di B. e F. Della Porta. Tardogotici i palazzi Regaù, Longhi-Zen, le case Polazzo, San Michele e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIGAFETTA'>Pigafetta</a> (1481) e i palazzi, con chiari influssi veneziani, Colleoni-Porto (XIV sec.) e Porto-Breganze (XV). Tra il XV e il XVI sec. si collocano: palazzo Thiene, di Lorenzo da Bologna (1489), con facciata posteriore del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PALLADIO'>Palladio</a> (1556) e, all’interno, pregevoli stucchi di A. Vittoria e B. Ridolfi; il monte di pietà (1499); palazzo Gualdo e palazzo della Ragione, o Basilica, edificato da Domenico da Venezia (1444-1477). Tra le molte opere palladiane: i palazzi Civena-Trissino (1540), Chiericati (1550), Porto Barbaran (1571), Valmarana (1566); la loggia del Capitanio (1571) e soprattutto il Teatro Olimpico (1580- 1585). L’architettura barocca è rappresentata dalle opere di C. Borella, come i palazzi Montanari (1680-1690), Barbieri, ora Piovene (1676-1680), la chiesa dell’Aracoeli (1675-1680). Del XVIII sec. sono i palazzi Vecchia-Romanelli (1748) del Massari, Repeta-Sale (1701-1711) e Valmarana-Trento di F. Muttoni. Il Museo civico ha sede in palazzo Chiericati e ha una notevole pinacoteca. Da segnalare la Biblioteca civica bertoliana, nel convento di S. Giacomo, ricca di codici e incunaboli e di una raccolta di edizioni del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PALLADIO'>Palladio</a>.

Economia

È sede degli uffici normalmente presenti in un capoluogo di provincia. L’agricoltura è integrata dall’allevamento. Molto sviluppata è l’industria, in particolare quella chimica, farmaceutica, metallurgica, automobilistica, elettronica, cantieristica, lattiero-caseario e tessile. Si rileva, tra l’altro, una grande quantità di gioiellerie e oreficerie. Il terziario si compone di una sviluppata rete commerciale e di una ricca offerta di servizi. Le strutture sociali comprendono asili nido, orfanotrofi, case di riposo e centri di accoglienza. Le strutture scolastiche annoverano numerosi istituti di istruzione secondaria di secondo grado; è possibile, inoltre, frequentare i corsi di laurea in ingegneria e architettura ed è presente l’Università della terza età. Sono presenti musei civici, archeologici e biblioteche. Si segnala la presenza di diverse emittenti radio-televisive. Le strutture ricettive sono più che soddisfacenti; quelle sportive, mettono a disposizione l’aeroclub. Ha una squadra di calcio di livello nazionale. Il servizio sanitario è rappresentato dal locale ospedale e dal presidio psichiatrico.

È sede degli uffici normalmente presenti in un capoluogo di provincia. L’agricoltura è integrata dall’allevamento. Molto sviluppata è l’industria, in particolare quella chimica, farmaceutica, metallurgica, automobilistica, elettronica, cantieristica, lattiero-caseario e tessile. Si rileva, tra l’altro, una grande quantità di gioiellerie e oreficerie. Il terziario si compone di una sviluppata rete commerciale e di una ricca offerta di servizi. Le strutture sociali comprendono asili nido, orfanotrofi, case di riposo e centri di accoglienza. Le strutture scolastiche annoverano numerosi istituti di istruzione secondaria di secondo grado; è possibile, inoltre, frequentare i corsi di laurea in ingegneria e architettura ed è presente l’Università della terza età. Sono presenti musei civici, archeologici e biblioteche. Si segnala la presenza di diverse emittenti radio-televisive. Le strutture ricettive sono più che soddisfacenti; quelle sportive, mettono a disposizione l’aeroclub. Ha una squadra di calcio di livello nazionale. Il servizio sanitario è rappresentato dal locale ospedale e dal presidio psichiatrico.

Relazioni

Al centro di uno dei più vivaci sistemi di relazione di tutta la regione, è molto frequentata sia per motivi di lavoro, sia per turismo, sia per motivi commerciali. Tra gli appuntamenti ricorrenti si segnalano: diverse fiere, durante tutto l’anno; concerti di musica classica e contemporanea, tra giugno e luglio; il festival d’autunno, con cicli di spettacoli di teatro classico; il salone nazionale del vino novello, a novembre; i presepi d’autore, durante le feste natalizie. La Patrona, Madonna di Monte Bèrico, si festeggia l’8 settembre. Medaglia d’Oro al Valor Militare, è gemellata con Annency (Francia), dal 1995, e con Pforzheim (Germania), dal 1991.

Al centro di uno dei più vivaci sistemi di relazione di tutta la regione, è molto frequentata sia per motivi di lavoro, sia per turismo, sia per motivi commerciali. Tra gli appuntamenti ricorrenti si segnalano: diverse fiere, durante tutto l’anno; concerti di musica classica e contemporanea, tra giugno e luglio; il festival d’autunno, con cicli di spettacoli di teatro classico; il salone nazionale del vino novello, a novembre; i presepi d’autore, durante le feste natalizie. La Patrona, Madonna di Monte Bèrico, si festeggia l’8 settembre. Medaglia d’Oro al Valor Militare, è gemellata con Annency (Francia), dal 1995, e con Pforzheim (Germania), dal 1991.

Località

Borgo Zucolo, Businello, Ca' al Piano, Ca' Ambrosini, Ca' Bazzan, Ca' Carollo, Ca' Carpaneda, Ca' Carraro, Ca' Chinetto, Ca' Folco, Ca' Frigo, Ca' Martinello, Ca' Mosele, Ca' Parolina, Ca' Perse, Ca' Piazza, Ca' Pozza, Ca' Reato, Ca' Santa Giuliana, Ca' Zancan, Casaletto, Case Sartori, Colonia Bedin, Il Corso, Maddalene, Mater Dei, Palazzon, Ponte del Bo, Rettorgole, San Pietro Intrigogna, Villa Guiotto, Villa Margherita, Villa San Giuseppe

Borgo Zucolo, Businello, Ca' al Piano, Ca' Ambrosini, Ca' Bazzan, Ca' Carollo, Ca' Carpaneda, Ca' Carraro, Ca' Chinetto, Ca' Folco, Ca' Frigo, Ca' Martinello, Ca' Mosele, Ca' Parolina, Ca' Perse, Ca' Piazza, Ca' Pozza, Ca' Reato, Ca' Santa Giuliana, Ca' Zancan, Casaletto, Case Sartori, Colonia Bedin, Il Corso, Maddalene, Mater Dei, Palazzon, Ponte del Bo, Rettorgole, San Pietro Intrigogna, Villa Guiotto, Villa Margherita, Villa San Giuseppe

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vicenza rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.