Descrizione

Centro medievale situato su di un poggio, con un equilibrio economico basato su una modesta crescita industriale, giunta a dare nuova linfa ad una robusta agricoltura. La comunità dei vicchiesi -caratterizzata da un indice di vecchiaia elevato- risulta frammentata in svariati aggregati urbani minori: Arliano, Barbiana, Campestri, Caselle, Cistio, Gattaia, Fornello, Molezzano, Piazzano, Pilarciano, Rupecanina, S. Martino a Scopeto, Santa Maria a Vezzano, Vespignano, Vezzano, Villore. Il territorio comunale si dispiega nel cuore del Mugello con un profilo vario e discontinuo, determinato dall'alternanza di rilievi appena accennati e di più ripidi pendii. Lo stemma comunale raffigura un pino con tre frutti d'oro, che rammenta l'antica rocca di Ampiniana tolta ai conti Guidi dai fiorentini nel 1291, accostato da due stelle, che rappresentano invece i popoli di Rostolena e Botena; questi simboli furono desunti da un sigillo del XV sec. Il gonfalone, su cui lo stemma è riportato, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo.  

Centro medievale situato su di un poggio, con un equilibrio economico basato su una modesta crescita industriale, giunta a dare nuova linfa ad una robusta agricoltura. La comunità dei vicchiesi -caratterizzata da un indice di vecchiaia elevato- risulta frammentata in svariati aggregati urbani minori: Arliano, Barbiana, Campestri, Caselle, Cistio, Gattaia, Fornello, Molezzano, Piazzano, Pilarciano, Rupecanina, S. Martino a Scopeto, Santa Maria a Vezzano, Vespignano, Vezzano, Villore. Il territorio comunale si dispiega nel cuore del Mugello con un profilo vario e discontinuo, determinato dall'alternanza di rilievi appena accennati e di più ripidi pendii. Lo stemma comunale raffigura un pino con tre frutti d'oro, che rammenta l'antica rocca di Ampiniana tolta ai conti Guidi dai fiorentini nel 1291, accostato da due stelle, che rappresentano invece i popoli di Rostolena e Botena; questi simboli furono desunti da un sigillo del XV sec. Il gonfalone, su cui lo stemma è riportato, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo.  

Storia

Uno studio attento della toponomastica ha convinto dell'origine etrusca di alcuni aggregati minori che fanno corona al capoluogo; quest'ultimo, o per lo meno il suo nucleo più antico, si però entro le mura esagonali costruite dai fiorentini nel 1324, danneggiate dal terremoto del 1798, distrutte una prima volta dal terremoto del 1919 e una seconda volta, dopo essere state accuratamente restaurate, dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Al periodo medievale risale la costruzione delle numerose pievi, che sono state purtroppo minate dall'azione devastante del tempo; ma se di esse non rimane quasi nulla, si possono ancora ammirare l'oratorio della Compagnia, il Palazzo Pretorio, alcune splendide ville e la casa di Giotto, che fu prima degli Ubaldini e poi dei Buondelmonti.  

Uno studio attento della toponomastica ha convinto dell'origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> di alcuni aggregati minori che fanno corona al capoluogo; quest'ultimo, o per lo meno il suo nucleo più antico, si però entro le mura esagonali costruite dai fiorentini nel 1324, danneggiate dal terremoto del 1798, distrutte una prima volta dal terremoto del 1919 e una seconda volta, dopo essere state accuratamente restaurate, dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Al periodo medievale risale la costruzione delle numerose pievi, che sono state purtroppo minate dall'azione devastante del tempo; ma se di esse non rimane quasi nulla, si possono ancora ammirare l'oratorio della Compagnia, il Palazzo Pretorio, alcune splendide ville e la casa di Giotto, che fu prima degli Ubaldini e poi dei Buondelmonti.  

Economia

Le sollecitazioni del progresso hanno attecchito sul terreno della nascente industria, dando respiro soprattutto al settore agro-alimentare, che produce oli e vini pregiati, a quello manifatturiero dell'abbigliamento, a quello edile e metalmeccanico. Il comune ospita una biblioteca e un museo civico dedicato al Beato Angelico (chiuso per restauro fino al 1997), che conserva importanti opere d'arte del territorio circostante; lo stesso Ente pubblica un proprio periodico di informazione ("Vita Amministrativa"); da segnalare, ancora: il centro documentazione "Don Milani" e la Sala incontri associazione "Insieme"; mancano, invece, istituti per l'istruzione secondaria di secondo grado; le strutture sanitarie, infine, si limitano ad offrire servizi ambulatoriali e di pronto intervento, mentre gli impianti sportivi comprendono una piscina e campi da tennis comunali.  

Le sollecitazioni del progresso hanno attecchito sul terreno della nascente industria, dando respiro soprattutto al settore agro-alimentare, che produce oli e vini pregiati, a quello manifatturiero dell'abbigliamento, a quello edile e metalmeccanico. Il comune ospita una biblioteca e un museo civico dedicato al Beato Angelico (chiuso per restauro fino al 1997), che conserva importanti opere d'arte del territorio circostante; lo stesso Ente pubblica un proprio periodico di informazione ("Vita Amministrativa"); da segnalare, ancora: il centro documentazione "Don Milani" e la Sala incontri associazione "Insieme"; mancano, invece, istituti per l'istruzione secondaria di secondo grado; le strutture sanitarie, infine, si limitano ad offrire servizi ambulatoriali e di pronto intervento, mentre gli impianti sportivi comprendono una piscina e campi da tennis comunali.  

Relazioni

Nel formulare una valutazione complessiva sulla vitalità del comune, non si può prescindere dalla constatazione che esso ha, come innegabili titoli di merito, un tenace attaccamento alle proprie tradizioni e un grande interesse per i valori culturali e ambientali. Non bisogna dimenticare che il centro occupa il cuore del Mugello, terra dalle straordinarie attrattive paesaggistiche, e che l'estraneità ai ritmi convulsi della vita moderna è parte integrante del suo fascino un po' schivo. Per giunta, tale estraneità non gli impedisce di aprirsi all'afflusso di turisti, né tanto meno gli preclude i contatti con il mondo della cultura: basta pensare alle conferenze e ai dibattiti che si svolgono periodicamente nella presunta casa di Giotto. La ricchezza del luogo si coglie anche nelle piccole cose, nelle ricette antiche e genuine, basate sui prodotti della terra, come il vino e l'olio locale che accompagnano piatti tradizionali a base di selvaggina e di funghi, dolci di fragole e more. Due appuntamenti da non perdere sono sicuramente la sagra dei fichi secchi, che ha luogo la domenica delle Palme, e la fiera del bestiame in agosto. La festa del Patrono S. Giovanni Battista si celebra il 24 giugno. Il paese, che dal 1981 è gemellato con Tolmin (Slovenia), ha dato i natali a due personalità di spicco della storia dell'Arte: Giotto e il Beato Angelico.

Nel formulare una valutazione complessiva sulla vitalità del comune, non si può prescindere dalla constatazione che esso ha, come innegabili titoli di merito, un tenace attaccamento alle proprie tradizioni e un grande interesse per i valori culturali e ambientali. Non bisogna dimenticare che il centro occupa il cuore del Mugello, terra dalle straordinarie attrattive paesaggistiche, e che l'estraneità ai ritmi convulsi della vita moderna è parte integrante del suo fascino un po' schivo. Per giunta, tale estraneità non gli impedisce di aprirsi all'afflusso di turisti, né tanto meno gli preclude i contatti con il mondo della cultura: basta pensare alle conferenze e ai dibattiti che si svolgono periodicamente nella presunta casa di Giotto. La ricchezza del luogo si coglie anche nelle piccole cose, nelle ricette antiche e genuine, basate sui prodotti della terra, come il vino e l'olio locale che accompagnano piatti tradizionali a base di selvaggina e di funghi, dolci di fragole e more. Due appuntamenti da non perdere sono sicuramente la sagra dei fichi secchi, che ha luogo la domenica delle Palme, e la fiera del bestiame in agosto. La festa del Patrono S. Giovanni Battista si celebra il 24 giugno. Il paese, che dal 1981 è gemellato con Tolmin (Slovenia), ha dato i natali a due personalità di spicco della storia dell'Arte: Giotto e il Beato Angelico.

Località

Arliano, Arliano-Campestri, Caselle, Casole, Cistio, Gattaia, La Ginestra, La Gracchia, Lo Spinoso, Mattagnano, Mirandola, Molezzano, Padule, Pesciola, Piazzano, Pilarciano, Ponte a Vicchio, Rupecanina, San Martino a Scopeto, Santa Maria a Vezzano, Santo Stefano, Uzzana, Vespignano, Villore

Arliano, Arliano-Campestri, Caselle, Casole, Cistio, Gattaia, La Ginestra, La Gracchia, Lo Spinoso, Mattagnano, Mirandola, Molezzano, Padule, Pesciola, Piazzano, Pilarciano, Ponte a Vicchio, Rupecanina, San Martino a Scopeto, Santa Maria a Vezzano, Santo Stefano, Uzzana, Vespignano, Villore

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vicchio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.