Descrizione

Comune di montagna, di probabili origini antiche, la cui economia si basa essenzialmente sull'agricoltura. I vigolesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e la località di Squadre. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 1.334 metri del monte Bronzone. L'abitato, in bella posizione panoramica, è interessato da forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riproduce, nel campo superiore, di colore azzurro calzato d'oro, un'aquila volante e, in quello inferiore, smaltato d'azzurro, tre verdi colline con una pecora d'argento.

Comune di montagna, di probabili origini antiche, la cui economia si basa essenzialmente sull'agricoltura. I vigolesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e la località di Squadre. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 1.334 metri del monte Bronzone. L'abitato, in bella posizione panoramica, è interessato da forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riproduce, nel campo superiore, di colore azzurro calzato d'oro, un'aquila volante e, in quello inferiore, smaltato d'azzurro, tre verdi colline con una pecora d'argento.

Storia

Probabilmente abitata fin da epoca antica, al pari dei territori circostanti, deriva il toponimo dal termine latino VICULUS, che significa 'piccolo borgo'. Nel corso del Medioevo fece parte del feudo di Calépio, rimanendo a lungo sotto il dominio dei Visconti di Milano, che, come risulta da un documento del XIV secolo, tennero impegnati gli abitanti nell'attività di disboscamento e nella lavorazione del ferro. Sul finire del Trecento, durante le lotte fra guelfi e ghibellini, fu incendiata, subendo gravi distruzioni. Passata poi sotto la Repubblica veneta, ne seguì le sorti, venendo coinvolta in ripetuti scontri. La storia successiva al declino della Serenissima, sul finire del XVIII secolo, ha seguito quella del resto della provincia. Gli elementi di maggiore spicco nel patrimonio storico appartengono all'architettura sacra: il santuario della Madonna di Loreto, di origine ottocentesca, custodisce opere di artisti locali; la chiesa di San Rocco fu eretta a ricordo della peste del 1630; la cappella dedicata al Santissimo Redentore è stata costruita su un precedente edificio di culto, della metà del 1800; la settecentesca chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta, conserva pregevoli opere del XVII e XVIII secolo.

Probabilmente abitata fin da epoca antica, al pari dei territori circostanti, deriva il toponimo dal termine latino VICULUS, che significa 'piccolo borgo'. Nel corso del Medioevo fece parte del feudo di Calépio, rimanendo a lungo sotto il dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> di Milano, che, come risulta da un documento del XIV secolo, tennero impegnati gli abitanti nell'attività di disboscamento e nella lavorazione del ferro. Sul finire del Trecento, durante le lotte fra guelfi e ghibellini, fu incendiata, subendo gravi distruzioni. Passata poi sotto la Repubblica veneta, ne seguì le sorti, venendo coinvolta in ripetuti scontri. La storia successiva al declino della Serenissima, sul finire del XVIII secolo, ha seguito quella del resto della provincia. Gli elementi di maggiore spicco nel patrimonio storico appartengono all'architettura sacra: il santuario della Madonna di Loreto, di origine ottocentesca, custodisce opere di artisti locali; la chiesa di San Rocco fu eretta a ricordo della peste del 1630; la cappella dedicata al Santissimo Redentore è stata costruita su un precedente edificio di culto, della metà del 1800; la settecentesca chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta, conserva pregevoli opere del XVII e XVIII secolo.

Economia

Viste le piccole dimensioni della comunità, non sono presenti particolari servizi burocratici: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, rivestite dal sindaco. Il quadro economico non risulta particolarmente fiorente: esso risente dell'impronta tipicamente rurale della zona, con un'agricoltura basata sulla coltivazione di cereali, vite e frutteti e integrata dall'allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L'industria non sembra aver fatto presa in questa realtà contadina: infatti, vi operano soltanto piccole aziende edili, affiancate da attività artigianali nel comparto del legno. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e la rete commerciale risulta appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della collettività. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria ma non si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione; per le prestazioni sanitarie, compreso il servizio farmaceutico, bisogna recarsi altrove.

Viste le piccole dimensioni della comunità, non sono presenti particolari servizi burocratici: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, rivestite dal sindaco. Il quadro economico non risulta particolarmente fiorente: esso risente dell'impronta tipicamente rurale della zona, con un'agricoltura basata sulla coltivazione di cereali, vite e frutteti e integrata dall'allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L'industria non sembra aver fatto presa in questa realtà contadina: infatti, vi operano soltanto piccole aziende edili, affiancate da attività artigianali nel comparto del legno. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e la rete commerciale risulta appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della collettività. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria ma non si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione; per le prestazioni sanitarie, compreso il servizio farmaceutico, bisogna recarsi altrove.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell'agriturismo bergamasco, per la genuinità dei suoi prodotti, l'aria salubre e la suggestiva cornice paesaggistica, sta registrando un discreto sviluppo del turismo estivo, grazie soprattutto alla vicinanza del lago d'Iseo. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta quotidianamente a raggiungere le aree maggiormente industrializzate, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge anche per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni consuete, che richiamano visitatori dai dintorni, merita di essere citata la festa popolare di ferragosto. La festa della Patrona, Maria Santissima Assunta, viene celebrata il 15 agosto.

Inserita negli itinerari dell'agriturismo bergamasco, per la genuinità dei suoi prodotti, l'aria salubre e la suggestiva cornice paesaggistica, sta registrando un discreto sviluppo del turismo estivo, grazie soprattutto alla vicinanza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODISEO'>lago d'Iseo</a>. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta quotidianamente a raggiungere le aree maggiormente industrializzate, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge anche per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni consuete, che richiamano visitatori dai dintorni, merita di essere citata la festa popolare di ferragosto. La festa della Patrona, Maria Santissima Assunta, viene celebrata il 15 agosto.

Località

Squadre

Squadre

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vigolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.