Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, che alla risicoltura e a una fiorente attività zootecnica ha affiancato modeste iniziative industriali. I vespolini, che presentano un indice di vecchiaia alto, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che partono da un minimo di 120 e arrivano a un massimo di 134 metri sul livello del mare. L’abitato, posto in pianura, è attraversato dalla strada statale della Lomellina, qui incrociata da una strada secondaria. Al punto di convergenza delle due arterie si allarga la piazza rettangolare dominata dalla parrocchiale. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si rappresenta un albero di nespolo “al naturale”, fondato su una verde pianura erbosa; il capo dello scudo, smaltato d’azzurro, reca un pastorale e una spada, entrambi d’argento, in decusse.

Comune di pianura, di origine antica, che alla risicoltura e a una fiorente attività zootecnica ha affiancato modeste iniziative industriali. I vespolini, che presentano un indice di vecchiaia alto, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che partono da un minimo di 120 e arrivano a un massimo di 134 metri sul livello del mare. L’abitato, posto in pianura, è attraversato dalla strada statale della Lomellina, qui incrociata da una strada secondaria. Al punto di convergenza delle due arterie si allarga la piazza rettangolare dominata dalla parrocchiale. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si rappresenta un albero di nespolo “al naturale”, fondato su una verde pianura erbosa; il capo dello scudo, smaltato d’azzurro, reca un pastorale e una spada, entrambi d’argento, in decusse.

Storia

Il toponimo, secondo qualche studioso, si deve ricondurre ad un nome personale romano, Vespula. La documentazione nota riporta “Vespelado”, “Vespolate”, “Vespolade” e “Vespolato”. Alcuni ritrovamenti consistenti in monete e vetri risalenti alla Roma imperiale testimoniano l’origine antica dell’insediamento. Appartenne al comitato di Bulgaria e nel 870 passò a Bosone, conte di Pombia. Divisa tra Monfredo, conte di Milano, i conti di Vercelli e dell’Ossola e i signori di Cavaglià e Montiglio, fu ceduta, nel 1014, a Pietro, vescovo di Novara che la tenne per lungo tempo, fino a quando, passata ai Farnese, venne infeudata a diverse famiglie, tra cui i Porro di Pollenzo, i Borri e i Trivulzio. Tra i beni di valore storico-architettonico figurano: l’antica pieve di San Giovanni, a navata unica, con abside semicircolare, ricca di affreschi; la parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Antonio Abate, consacrata nel 1590, ma successivamente rimaneggiata, che conserva un bel quadro di scuola milanese del 1572; infine, il santuario della Madonna della Crocetta, al cui interno è presente un pregevole affresco del XVI secolo.

Il toponimo, secondo qualche studioso, si deve ricondurre ad un nome personale romano, Vespula. La documentazione nota riporta “Vespelado”, “Vespolate”, “Vespolade” e “Vespolato”. Alcuni ritrovamenti consistenti in monete e vetri risalenti alla Roma imperiale testimoniano l’origine antica dell’insediamento. Appartenne al comitato di Bulgaria e nel 870 passò a Bosone, conte di Pombia. Divisa tra Monfredo, conte di Milano, i conti di Vercelli e dell’Ossola e i signori di Cavaglià e Montiglio, fu ceduta, nel 1014, a Pietro, vescovo di Novara che la tenne per lungo tempo, fino a quando, passata ai Farnese, venne infeudata a diverse famiglie, tra cui i Porro di Pollenzo, i Borri e i Trivulzio. Tra i beni di valore storico-architettonico figurano: l’antica pieve di San Giovanni, a navata unica, con abside semicircolare, ricca di affreschi; la parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Antonio Abate, consacrata nel 1590, ma successivamente rimaneggiata, che conserva un bel quadro di scuola milanese del 1572; infine, il santuario della Madonna della Crocetta, al cui interno è presente un pregevole affresco del XVI secolo.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Va segnalata però la presenza della stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono soprattutto frumento, mais e riso, tra cui quello da seme; si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da piccole imprese operanti nei comparti alimentare, tessile, delle confezioni, del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, metallurgico, meccanico ed edile. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli più qualificati, come il bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le scuole presenti assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale si può disporre della biblioteca civica. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente, è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Va segnalata però la presenza della stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono soprattutto frumento, mais e riso, tra cui quello da seme; si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da piccole imprese operanti nei comparti alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a> ed edile. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli più qualificati, come il bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le scuole presenti assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale si può disporre della biblioteca civica. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente, è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l’integrità dell’ambiente naturale che la circonda costituiscono un efficace motivo di richiamo. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della tradizionale castagnata in piazza con vin brulè, a novembre. Il Patrono, San Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno.

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l’integrità dell’ambiente naturale che la circonda costituiscono un efficace motivo di richiamo. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della tradizionale castagnata in piazza con vin brulè, a novembre. Il Patrono, San Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vespolate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.