Descrizione

Comune di montagna, di probabile origine medioevale, la cui economia si basa prevalentemente sull'agricoltura. I vercanini, con un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale (contiguo alla località di Domaso del comune omonimo) e i nuclei di Caino e Piazzo. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si va da un'altitudine minima di 199 metri sul livello del mare a una massima di 2.411 metri. L'abitato, posto sul fianco di un rilievo, gode di una suggestiva panoramica sulla sponda occidentale del lago di Como; interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Comune di montagna, di probabile origine medioevale, la cui economia si basa prevalentemente sull'agricoltura. I vercanini, con un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale (contiguo alla località di Domaso del comune omonimo) e i nuclei di Caino e Piazzo. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si va da un'altitudine minima di 199 metri sul livello del mare a una massima di 2.411 metri. L'abitato, posto sul fianco di un rilievo, gode di una suggestiva panoramica sulla sponda occidentale del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a>; interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

A lungo annessa al comune di Domaso, ha raggiunto l'autonomia amministrativa soltanto nel 1951. La sua storia, che non fa registrare eventi di grande rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, assoggettati, nel corso dei secoli, a più dominazioni e svariati passaggi di proprietà. In passato è stata al centro di una massiccia emigrazione, in particolare verso la siciliana provincia di Palermo, di cui la popolazione apprese usi e costumi: infatti, la maggior parte delle donne del posto si chiamava Rosalia, in onore della Santa protettrice di Palermo. Un'altra usanza era quella di vestire, soprattutto nei periodi di pestilenza, il costume della cosiddetta "moncecca". Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano di essere citati gli edifici di culto, tra cui spiccano: la chiesa parrocchiale di San Salvatore, della metà del Quattrocento, ristrutturata completamente nel XVII secolo; il seicentesco santuario della Madonna della Neve, in stile barocco, e, nella località di Caino, la chiesa di San Sebastiano, che, costruita forse nel Cinquecento, divenne parrocchiale alla fine del XIX secolo.

A lungo annessa al comune di Domaso, ha raggiunto l'autonomia amministrativa soltanto nel 1951. La sua storia, che non fa registrare eventi di grande rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, assoggettati, nel corso dei secoli, a più dominazioni e svariati passaggi di proprietà. In passato è stata al centro di una massiccia emigrazione, in particolare verso la siciliana provincia di Palermo, di cui la popolazione apprese usi e costumi: infatti, la maggior parte delle donne del posto si chiamava Rosalia, in onore della Santa protettrice di Palermo. Un'altra usanza era quella di vestire, soprattutto nei periodi di pestilenza, il costume della cosiddetta "moncecca". Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano di essere citati gli edifici di culto, tra cui spiccano: la chiesa parrocchiale di San Salvatore, della metà del Quattrocento, ristrutturata completamente nel XVII secolo; il seicentesco santuario della Madonna della Neve, in stile barocco, e, nella località di Caino, la chiesa di San Sebastiano, che, costruita forse nel Cinquecento, divenne parrocchiale alla fine del XIX secolo.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'agricoltura, basata essenzialmente sulla coltivazione di cereali e vigneti, è integrata dall'allevamento di ovini e caprini. Le attività industriali sono pressoché assenti. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e la rete commerciale risulta appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Non dispone di strutture sociali degne di nota né di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche, musei o simili; nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione primaria. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l'assenza di una farmacia costringe gli abitanti a recarsi nelle località vicine anche per i servizi sanitari di base.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'agricoltura, basata essenzialmente sulla coltivazione di cereali e vigneti, è integrata dall'allevamento di ovini e caprini. Le attività industriali sono pressoché assenti. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e la rete commerciale risulta appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Non dispone di strutture sociali degne di nota né di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche, musei o simili; nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione primaria. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l'assenza di una farmacia costringe gli abitanti a recarsi nelle località vicine anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, sta registrando un significativo incremento nel numero dei visitatori, attratti dalla possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell'aria salubre e di una suggestiva cornice paesaggistica, arricchita dalla presenza del lago di Como. Abbastanza rilevante è il numero dei pendolari, costretti quotidianamente a raggiungere le aeree più sviluppate, a causa delle esigue opportunità di lavoro offerte dalle attività produttive locali. I rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge anche per tutti i servizi non forniti sul posto, sono alquanto intensi, pur mancando particolari momenti di folclore, che potrebbero animare la comunità, richiamando gente dai dintorni. La festa del Patrono, San Rocco, viene celebrata il 16 agosto. Nel XVIII secolo vi nacque il pittore Antonio Maria Caraccioli, noto come "Caracciolo da Vercana".

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, sta registrando un significativo incremento nel numero dei visitatori, attratti dalla possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell'aria salubre e di una suggestiva cornice paesaggistica, arricchita dalla presenza del lago di Como. Abbastanza rilevante è il numero dei pendolari, costretti quotidianamente a raggiungere le aeree più sviluppate, a causa delle esigue opportunità di lavoro offerte dalle attività produttive locali. I rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge anche per tutti i servizi non forniti sul posto, sono alquanto intensi, pur mancando particolari momenti di folclore, che potrebbero animare la comunità, richiamando gente dai dintorni. La festa del Patrono, San Rocco, viene celebrata il 16 agosto. Nel XVIII secolo vi nacque il pittore Antonio Maria Caraccioli, noto come "Caracciolo da Vercana".

Località

Caino, Cassera, Lago di Como, Sasso Canale

Caino, Cassera, Lago di Como, Sasso Canale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vercana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.