Descrizione

Comune di montagna, di origine medievale; ha un'economia basata su un florido settore primario e secondario, affiancati da un terziario ben avviato. I venaschesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce in numerosi nuclei urbani minori e in un elevato numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.375 metri di quota. L'abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, sorge poco a valle della confluenza del Bedale di Isacca.

Comune di montagna, di origine medievale; ha un'economia basata su un florido settore primario e secondario, affiancati da un terziario ben avviato. I venaschesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce in numerosi nuclei urbani minori e in un elevato numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.375 metri di quota. L'abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, sorge poco a valle della confluenza del Bedale di Isacca.

Storia

Il toponimo, di probabile origine romana, è accostato, da qualche studioso, al nome personale ligure “Vennu”, “Venna”, cui risale quello della popolazione dei Vennavii della Val di Susa, dei Veneni della Val di Stura e dei Vennones della Raetia. Terra dei marchesi di Saluzzo, fu sede di mercato settimanale fin dal Quattrocento. Nella prima metà del Cinquecento fu uno dei più importanti centri per la lavorazione del ferro ricavato dalle miniere dell'alta valle. Nel Settecento si sviluppò il commercio della tela e l'industria della seta cessò la sua attività alla fine dell'Ottocento. Sotto il profilo storico-architettonico interessante è l'imponente parrocchiale di Santa Maria Assunta del XVIII secolo, al cui fianco sorge l'antico palazzo comunale, eretto fra il 1776 e il 1778 su disegno di Michele Borda. Sulla piazzetta di fronte alla parrocchia vi è un bel palazzo signorile quattrocentesco rimaneggiato successivamente. La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo fu sede della confraternita del Gonfalone. Interessanti sono anche le numerose cappelle sparse sul territorio comunale, come la cappella di Sant'Antonio, quella di Sant'Anna e quella di San Firmino. Al di là del ponte sul Varaita è la seicentesca cappella di San Carlo, eretta dopo la grande peste del 1630. Attraversato il Varaita sulla strada che conduce a Isasca si incontra il piccolo santuario di Santa Lucia, ricco di testimonianze votive. A Bricco, infine, sorge la piccola parrocchiale della Visitazione di Maria Vergine.

Il toponimo, di probabile origine romana, è accostato, da qualche studioso, al nome personale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LIGURE'>ligure</a> “Vennu”, “Venna”, cui risale quello della popolazione dei Vennavii della Val di Susa, dei Veneni della Val di Stura e dei Vennones della Raetia. Terra dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDISALUZZO'>marchesi di Saluzzo</a>, fu sede di mercato settimanale fin dal Quattrocento. Nella prima metà del Cinquecento fu uno dei più importanti centri per la lavorazione del ferro ricavato dalle miniere dell'alta valle. Nel Settecento si sviluppò il commercio della tela e l'industria della seta cessò la sua attività alla fine dell'Ottocento. Sotto il profilo storico-architettonico interessante è l'imponente parrocchiale di Santa Maria Assunta del XVIII secolo, al cui fianco sorge l'antico palazzo comunale, eretto fra il 1776 e il 1778 su disegno di Michele Borda. Sulla piazzetta di fronte alla parrocchia vi è un bel palazzo signorile quattrocentesco rimaneggiato successivamente. La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo fu sede della confraternita del Gonfalone. Interessanti sono anche le numerose cappelle sparse sul territorio comunale, come la cappella di Sant'Antonio, quella di Sant'Anna e quella di San Firmino. Al di là del ponte sul Varaita è la seicentesca cappella di San Carlo, eretta dopo la grande peste del 1630. Attraversato il Varaita sulla strada che conduce a Isasca si incontra il piccolo santuario di Santa Lucia, ricco di testimonianze votive. A Bricco, infine, sorge la piccola parrocchiale della Visitazione di Maria Vergine.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi (patate), foraggi, castagne e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Il tessuto industriale opera nei comparti alimentare (tra cui quello della lavorazione e conservazione delle carni), tessile, della lavorazione del legno, della fabbricazione dei mobili, dell'industria metallurgica, dell'estrazione di minerali non energetici e dell'edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Tra i servizi pubblici particolari figurano i vigili del fuoco; non si annoverano, invece, strutture sociali degne di nota. Nelle scuole del posto è assicurata la frequenza delle classi dell'obbligo; all'arricchimento culturale provvede la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario sul posto è garantito il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi (patate), foraggi, castagne e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Il tessuto industriale opera nei comparti alimentare (tra cui quello della lavorazione e conservazione delle carni), <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, della lavorazione del legno, della fabbricazione dei mobili, dell'industria metallurgica, dell'estrazione di minerali non energetici e dell'edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Tra i servizi pubblici particolari figurano i vigili del fuoco; non si annoverano, invece, strutture sociali degne di nota. Nelle scuole del posto è assicurata la frequenza delle classi dell'obbligo; all'arricchimento culturale provvede la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario sul posto è garantito il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

La florida economia fa di essa uno dei centri più attivi della valle. Le bellezze della montagna, inoltre, contribuiscono ad attirare numerosi turisti, affascinati anche dall'interessante patrimonio artistico e dal ricco calendario di appuntamenti. A ottobre, si tiene la tradizionale castagnata, accompagnata da rassegna mercato dei prodotti tipici della Valle Varaita, vendita di castagne, fiera della meccanizzazione agricola della montagna, mostra sull'editoria della Valle Varaita e musica tradizionale; a maggio, la festa della Madonna di Peralba, nell'omonimo villaggio, e “Canta Primavera”; ad aprile, la festa della Madonna del Buon Consiglio; a luglio, la “Visitazione”; infine, a settembre, la festa della Natività di Maria, al villaggio Peralba. La Patrona, Santa Lucia, si festeggia il 13 dicembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo alla terza domenica di settembre in occasione dei festeggiamenti in onore della Santa.

La florida economia fa di essa uno dei centri più attivi della valle. Le bellezze della montagna, inoltre, contribuiscono ad attirare numerosi turisti, affascinati anche dall'interessante patrimonio artistico e dal ricco calendario di appuntamenti. A ottobre, si tiene la tradizionale castagnata, accompagnata da rassegna mercato dei prodotti tipici della Valle Varaita, vendita di castagne, fiera della meccanizzazione agricola della montagna, mostra sull'editoria della Valle Varaita e musica tradizionale; a maggio, la festa della Madonna di Peralba, nell'omonimo villaggio, e “Canta Primavera”; ad aprile, la festa della Madonna del Buon Consiglio; a luglio, la “Visitazione”; infine, a settembre, la festa della Natività di Maria, al villaggio Peralba. La Patrona, Santa Lucia, si festeggia il 13 dicembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo alla terza domenica di settembre in occasione dei festeggiamenti in onore della Santa.

Località

Bonelli, Bricco, Fort, Goria, Micelatti, Miceli, Monge, Pagò, Quaglia, Raffana, Ribodino, San Bartolomeo

Bonelli, Bricco, Fort, Goria, Micelatti, Miceli, Monge, Pagò, Quaglia, Raffana, Ribodino, San Bartolomeo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Venasca rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.