Descrizione

Cittadina di pianura, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, caratterizzato da una discreta presenza di fabbriche di abbigliamento e di calzature. I vedelaghesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti in numerosi aggregati urbani, dei quali, oltre al capoluogo comunale, i più popolosi sono: Albaredo, Barcon, Carpenedo, Casacorba, Cavasagra, Fanzolo, Fossalunga e Case Soligo. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, e di questa caratteristica orografica risente l’abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante e che fa registrare una forte crescita edilizia. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto Reale. Sullo sfondo azzurro della prima sezione campeggia una testa di vitello, strappata; la seconda partizione, argentata, è costituita da una fascia azzurra, ondata.

Cittadina di pianura, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, caratterizzato da una discreta presenza di fabbriche di abbigliamento e di calzature. I vedelaghesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti in numerosi aggregati urbani, dei quali, oltre al capoluogo comunale, i più popolosi sono: Albaredo, Barcon, Carpenedo, Casacorba, Cavasagra, Fanzolo, Fossalunga e Case Soligo. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, e di questa caratteristica orografica risente l’abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante e che fa registrare una forte crescita edilizia. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto Reale. Sullo sfondo azzurro della prima sezione campeggia una testa di vitello, strappata; la seconda partizione, argentata, è costituita da una fascia azzurra, ondata.

Storia

Citata per la prima volta in un documento del 994, a proposito della donazione di alcune terre al Conte Rambaldo di Collalto da parte di Ottone III, fu colonizzata dai romani, dei quali ci sono pervenute numerose testimonianze, tra cui la via Postumia, risalente al 148 a.C. Quanto alle origini del toponimo, se alcuni propendono per la derivazione dal nome latino di persona VITELLUS, altri le riportano alla voce LACUS, richiamandosi alla presenza nella zona di varie lagune. Le notizie relative al Medioevo non la vedono al centro di eventi particolari: rimasta sotto l’influenza del comune di Treviso, ne seguì le vicende, venendo annessa alla Repubblica veneta, sotto la quale registrò una grande crescita, testimoniata dall’edificazione di numerose dimore signorili. Il dominio veneziano durò fino al 1797 quando, con l’arrivo delle truppe napoleoniche, cominciò l’alternarsi tra le occupazioni francese e austriaca, con gli inevitabili scontri armati, i saccheggi e le distruzioni. Tra i monumenti spiccano, oltre alle varie chiese parrocchiali, l’antica torre campanaria, la casa canonica, l’oratorio di San Mamante e le settecentesche Ville Zuccaredda e Venier, nel capoluogo; il Santuario della Beata Vergine del Caravaggio e la palladiana villa Emo, a Fanzolo; la barchessa di villa Pola, a Barcon; le Ville Ravagnin, Cariolati, Pomini e Galli e la casa dei Pollini Persico, a Fossalunga; le ville Morosini Marcello, Memmo Pinarello e Grimani Tassoni, ad Albaredo e villa Corner, a Cavasagra.

Citata per la prima volta in un documento del 994, a proposito della donazione di alcune terre al Conte Rambaldo di Collalto da parte di Ottone III, fu colonizzata dai romani, dei quali ci sono pervenute numerose testimonianze, tra cui la via Postumia, risalente al 148 a.C. Quanto alle origini del toponimo, se alcuni propendono per la derivazione dal nome latino di persona VITELLUS, altri le riportano alla voce LACUS, richiamandosi alla presenza nella zona di varie lagune. Le notizie relative al Medioevo non la vedono al centro di eventi particolari: rimasta sotto l’influenza del comune di Treviso, ne seguì le vicende, venendo annessa alla Repubblica veneta, sotto la quale registrò una grande crescita, testimoniata dall’edificazione di numerose dimore signorili. Il dominio veneziano durò fino al 1797 quando, con l’arrivo delle truppe napoleoniche, cominciò l’alternarsi tra le occupazioni francese e austriaca, con gli inevitabili scontri armati, i saccheggi e le distruzioni. Tra i monumenti spiccano, oltre alle varie chiese parrocchiali, l’antica torre campanaria, la casa canonica, l’oratorio di San Mamante e le settecentesche Ville Zuccaredda e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=VENIER'>Venier</a>, nel capoluogo; il Santuario della Beata Vergine del Caravaggio e la palladiana villa Emo, a Fanzolo; la barchessa di villa Pola, a Barcon; le Ville Ravagnin, Cariolati, Pomini e Galli e la casa dei Pollini Persico, a Fossalunga; le ville Morosini Marcello, Memmo Pinarello e Grimani Tassoni, ad Albaredo e villa Corner, a Cavasagra.

Economia

è sede della Pro Loco. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. È praticato anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da fabbriche alimentari (tra cui quelle per la lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi e i mangimifici), meccaniche (tra cui quella di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura), metalmeccaniche, plastiche, tessili, dell’abbigliamento, del legno, del vetro, di materiali da costruzione e di mobili; a queste si affiancano imprese edili e centrali per la produzione di gas. Il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli di consulenza informatica, va segnalato il servizio bancario. Presenta tra le strutture sociali una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo di Villa Emo, in località Fanzolo, con affreschi, Paro e Collezione civiltà contadina. Le strutture ricettive consentono la ristorazione e il soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico. Gli impianti sportivi annoverano la palestra comunale e un Centro Polisportivo.

è sede della Pro Loco. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. È praticato anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da fabbriche alimentari (tra cui quelle per la lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi e i mangimifici), meccaniche (tra cui quella di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura), metalmeccaniche, plastiche, tessili, dell’abbigliamento, del legno, del vetro, di materiali da costruzione e di mobili; a queste si affiancano imprese edili e centrali per la produzione di gas. Il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli di consulenza informatica, va segnalato il servizio bancario. Presenta tra le strutture sociali una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo di Villa Emo, in località Fanzolo, con affreschi, Paro e Collezione civiltà contadina. Le strutture ricettive consentono la ristorazione e il soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico. Gli impianti sportivi annoverano la palestra comunale e un Centro Polisportivo.

Relazioni

Alla buona affluenza turistica, richiamata dalla vicinanza a Castelfranco Veneto, si aggiungono le numerose presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie al ragguardevole sviluppo industriale, specie nel settore calzaturiero. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione dei tradizionali appuntamenti folcloristici, tra i quali meritano di essere citati: le feste di San Sebastiano e della Santa Croce ad Albaredo; la festa di Sant’Agata a Fossalunga; le feste di Santa Fosca, San Valentino e di Ferragosto a Casacorba; la festa di Primavera, che si tiene il lunedì dell’Angelo, a Casacorba-Munaron; le feste della Madonna del Caravaggio e di Santa Maria Maddalena a Fanzolo; la festa della birra a Carpenedo; la festa di Ferragosto a Barcon, la tradizionale maratona, che ha luogo a maggio, il concorso ippico nazionale, che si svolge a settembre e il campionato ippico interregionale. Il Patrono, S. Martino, si festeggia l’11 novembre.

Alla buona affluenza turistica, richiamata dalla vicinanza a Castelfranco Veneto, si aggiungono le numerose presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie al ragguardevole sviluppo industriale, specie nel settore calzaturiero. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione dei tradizionali appuntamenti folcloristici, tra i quali meritano di essere citati: le feste di San Sebastiano e della Santa Croce ad Albaredo; la festa di Sant’Agata a Fossalunga; le feste di Santa Fosca, San Valentino e di Ferragosto a Casacorba; la festa di Primavera, che si tiene il lunedì dell’Angelo, a Casacorba-Munaron; le feste della Madonna del Caravaggio e di Santa Maria Maddalena a Fanzolo; la festa della birra a Carpenedo; la festa di Ferragosto a Barcon, la tradizionale maratona, che ha luogo a maggio, il concorso ippico nazionale, che si svolge a settembre e il campionato ippico interregionale. Il Patrono, S. Martino, si festeggia l’11 novembre.

Località

Albaredo, Barcon, Carpenedo, Casacorba, Case Seccafien, Case Soligo, Cavasagra, Edifizio, Fanzolo, Fossalunga, Molino di Ferro, Rizzardina

Albaredo, Barcon, Carpenedo, Casacorba, Case Seccafien, Case Soligo, Cavasagra, Edifizio, Fanzolo, Fossalunga, Molino di Ferro, Rizzardina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vedelago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.