Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, caratterizzato da una buona presenza di fabbriche di altri prodotti metallici. I vazzolesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti prevalentemente nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte crescita edilizia, e in alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Nella prima sezione, in campo di cielo, sono raffigurate due torri “al naturale”; la seconda partizione, smaltata di verde, è costituita da una banda d’argento.

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, caratterizzato da una buona presenza di fabbriche di altri prodotti metallici. I vazzolesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti prevalentemente nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte crescita edilizia, e in alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Nella prima sezione, in campo di cielo, sono raffigurate due torri “al naturale”; la seconda partizione, smaltata di verde, è costituita da una banda d’argento.

Storia

Sebbene non siano stati rinvenuti reperti archeologici, si può sicuramente ipotizzare la presenza anche in quest’area di insediamenti romani, data la colonizzazione romana dei comuni limitrofi. Dopo le invasioni barbariche, tra cui quelle dei longobardi e degli ungari, nella prima metà del XII secolo, fu assoggettata alla signoria dei conti di Collalto, ai quali subentrarono i Da Camino che vi costruirono una piccola fortezza, attorno alla quale venne sviluppandosi il centro abitato. Le successive vicende, appartenenti già nel XII secolo alla diocesi cenedese, ricalcano quelle del restante Trevigiano che, entrato a far parte della Repubblica veneta nella prima metà del XIV secolo, restò sotto il governo veneziano fino al 1797, quando l’intero Veneto fu invaso dalle truppe napoleoniche. All’occupazione francese seguì quella austriaca; fu annessa al Regno d’Italia nel 1866. Ha intrapreso, dopo gli anni sessanta del Novecento, la strada dello sviluppo economico superando i gravissimi danni provocati dai due conflitti mondiali, in particolare dal primo quando, dopo la disfatta di Caporetto, per più di un anno fu invasa dai nemici, subendo la controffensiva italo-alleata. Nel patrimonio storico-architettonico degni di rilievo sono: la parrocchiale di San Giovanni Battista; i seicenteschi Palazzo Tiepolo e villa Ghetta; Villa Righetti; la chiesa di San Martino a Visnà; la chiesa di San Francesco e il cimitero di guerra a Tezze di Piave.

Sebbene non siano stati rinvenuti reperti archeologici, si può sicuramente ipotizzare la presenza anche in quest’area di insediamenti romani, data la colonizzazione romana dei comuni limitrofi. Dopo le invasioni barbariche, tra cui quelle dei longobardi e degli ungari, nella prima metà del XII secolo, fu assoggettata alla signoria dei conti di Collalto, ai quali subentrarono i Da Camino che vi costruirono una piccola fortezza, attorno alla quale venne sviluppandosi il centro abitato. Le successive vicende, appartenenti già nel XII secolo alla diocesi cenedese, ricalcano quelle del restante Trevigiano che, entrato a far parte della Repubblica veneta nella prima metà del XIV secolo, restò sotto il governo veneziano fino al 1797, quando l’intero Veneto fu invaso dalle truppe napoleoniche. All’occupazione francese seguì quella austriaca; fu annessa al Regno d’Italia nel 1866. Ha intrapreso, dopo gli anni sessanta del Novecento, la strada dello sviluppo economico superando i gravissimi danni provocati dai due conflitti mondiali, in particolare dal primo quando, dopo la disfatta di Caporetto, per più di un anno fu invasa dai nemici, subendo la controffensiva italo-alleata. Nel patrimonio storico-architettonico degni di rilievo sono: la parrocchiale di San Giovanni Battista; i seicenteschi Palazzo Tiepolo e villa Ghetta; Villa Righetti; la chiesa di San Martino a Visnà; la chiesa di San Francesco e il cimitero di guerra a Tezze di Piave.

Economia

è sede della Pro Loco. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, frutteti e soprattutto viti. È praticato anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da fabbriche alimentari (tra cui aziende lattiero-casearie, mangimifici e quelle per la produzione, lavorazione e conservazione della carne e di prodotti a base di carne), chimiche, meccaniche (tra cui quelle di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura), metalmeccaniche, plastiche, tessili, dell’abbigliamento, del legno, di mobili, di articoli di carta e cartone, di materiali da costruzione e di strumenti ottici e fotografici; a queste si affiancano l’editoria, cantieri navali e imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva, le cui dimensioni sono tali da soddisfare comunque le esigenze primarie della popolazione, e dell’insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto a quelli di consulenza informatica, si segnala il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolari, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione primaria e non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive consentono la ristorazione e il soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

è sede della Pro Loco. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, frutteti e soprattutto viti. È praticato anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da fabbriche alimentari (tra cui aziende lattiero-casearie, mangimifici e quelle per la produzione, lavorazione e conservazione della carne e di prodotti a base di carne), chimiche, meccaniche (tra cui quelle di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura), metalmeccaniche, plastiche, tessili, dell’abbigliamento, del legno, di mobili, di articoli di carta e cartone, di materiali da costruzione e di strumenti ottici e fotografici; a queste si affiancano l’editoria, cantieri navali e imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva, le cui dimensioni sono tali da soddisfare comunque le esigenze primarie della popolazione, e dell’insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto a quelli di consulenza informatica, si segnala il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolari, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione primaria e non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive consentono la ristorazione e il soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Alla buona affluenza turistica, legata all’inserimento nel percorso enologico dei vini rossi del Piave, fanno riscontro le molte presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie al ragguardevole sviluppo industriale, che consente l’assorbimento di flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione dei tradizionali appuntamenti folcloristici, tra i quali figurano: la mostra dei vini, comprendente anche un’esposizione di formaggi, salumi e artigianato, a Visnà a marzo; il Palio di San Gregorio, con 24 cavalieri della vallata del Piave e “Cose dei Tempi Antichi”, esposizione di oggetti e arredi della civiltà contadina, a maggio a Tezze di Piave; “Giugno Vazzolese”, con giochi, sagra e fuochi pirotecnici; “Perbacco”, percorso a ostacoli con tinozze colme di vino a ottobre, e la mostra della Grappa, a novembre, a Visnà. Il Patrono, San Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno.

Alla buona affluenza turistica, legata all’inserimento nel percorso enologico dei vini rossi del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIAVE'>Piave</a>, fanno riscontro le molte presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie al ragguardevole sviluppo industriale, che consente l’assorbimento di flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione dei tradizionali appuntamenti folcloristici, tra i quali figurano: la mostra dei vini, comprendente anche un’esposizione di formaggi, salumi e artigianato, a Visnà a marzo; il Palio di San Gregorio, con 24 cavalieri della vallata del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIAVE'>Piave</a> e “Cose dei Tempi Antichi”, esposizione di oggetti e arredi della civiltà contadina, a maggio a Tezze di Piave; “Giugno Vazzolese”, con giochi, sagra e fuochi pirotecnici; “Perbacco”, percorso a ostacoli con tinozze colme di vino a ottobre, e la mostra della Grappa, a novembre, a Visnà. Il Patrono, San Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno.

Località

Via Battisti, Via Bosco, Via Cal di Prade, Via Campagna, Via Monticano

Via Battisti, Via Bosco, Via Cal di Prade, Via Campagna, Via Monticano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vazzola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.