Descrizione

Centro collinare sorto a cavallo fra il basso Medioevo e l'epoca rinascimentale; la sua economia, di tradizione rurale, è oggi proiettata con slancio verso il settore dell'industria e il terziario nelle sue varie articolazioni. La comunità dei vallesi, il cui indice di vecchiaia è conforme alla media, risiede principalmente nelle località di Angellara, Massa e Pattano, oltre che nel capoluogo comunale; l'effetto più vistoso del recente sviluppo edilizio è stato il proliferare di piccoli aggregati urbani (Badia, Carmine, Cerzito, Comune, Curci, Forestella, La Rosetta, Mastoliano, Peschilli e Spinacelli) nello spazio rurale del comprensorio. Il territorio comunale presenta un assetto orografico vario: nella sua parte orientale s'innalza la mole del Monte Sacro, sulle cui pendici si distribuiscono a diversi livelli vigneti, oliveti, pascoli erbosi ed estensioni boschive; per il resto il paesaggio è increspato da rilievi collinari medio-alti, tra i quali scorre il torrente Badolato.  

Centro collinare sorto a cavallo fra il basso Medioevo e l'epoca rinascimentale; la sua economia, di tradizione rurale, è oggi proiettata con slancio verso il settore dell'industria e il terziario nelle sue varie articolazioni. La comunità dei vallesi, il cui indice di vecchiaia è conforme alla media, risiede principalmente nelle località di Angellara, Massa e Pattano, oltre che nel capoluogo comunale; l'effetto più vistoso del recente sviluppo edilizio è stato il proliferare di piccoli aggregati urbani (Badia, Carmine, Cerzito, Comune, Curci, Forestella, La Rosetta, Mastoliano, Peschilli e Spinacelli) nello spazio rurale del comprensorio. Il territorio comunale presenta un assetto orografico vario: nella sua parte orientale s'innalza la mole del Monte Sacro, sulle cui pendici si distribuiscono a diversi livelli vigneti, oliveti, pascoli erbosi ed estensioni boschive; per il resto il paesaggio è increspato da rilievi collinari medio-alti, tra i quali scorre il torrente Badolato.  

Storia

L'attuale abitato, denominato in origine Vallo di Novi, sorse su fondi rustici appartenenti ai signori di Novi nel Quattrocento ma solo tre secoli più tardi raggiunse il massimo della prosperità e della ricchezza grazie alla florida industria della seta e alla concia del cuoio, i cui prodotti si vendevano in tutto il regno di Napoli; nello stesso periodo divenne un importante centro di cultura per la presenza di scuole di grammatica, teologia e filosofia istituite dal clero. Due gli episodi che hanno caratterizzato la sua storia più recente: la visita di Gioacchino Murat, durante il decennio di dominazione francese, e la fucilazione di alcuni vallesi per ordine di un commissario del re a seguito dei moti rivoluzionari del 1828. In località Pattano si trova la badia di Santa Maria, cinta da mura che racchiudono la torre campanaria e le chiese di Santa Maria, in stile gotico, e di San Filadelfo. Pregevole anche la settecentesca cattedrale di San Pantaleo, con cupola ricoperta di ceramiche policrome, e il bel porticato di piazza Vittorio Emanuele.  

L'attuale abitato, denominato in origine Vallo di Novi, sorse su fondi rustici appartenenti ai signori di Novi nel Quattrocento ma solo tre secoli più tardi raggiunse il massimo della prosperità e della ricchezza grazie alla florida industria della seta e alla concia del cuoio, i cui prodotti si vendevano in tutto il regno di Napoli; nello stesso periodo divenne un importante centro di cultura per la presenza di scuole di grammatica, teologia e filosofia istituite dal clero. Due gli episodi che hanno caratterizzato la sua storia più recente: la visita di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=GIOACCHINOMURAT'>Gioacchino Murat</a>, durante il decennio di dominazione francese, e la fucilazione di alcuni vallesi per ordine di un commissario del re a seguito dei moti rivoluzionari del 1828. In località Pattano si trova la badia di Santa Maria, cinta da mura che racchiudono la torre campanaria e le chiese di Santa Maria, in stile gotico, e di San Filadelfo. Pregevole anche la settecentesca cattedrale di San Pantaleo, con cupola ricoperta di ceramiche policrome, e il bel porticato di piazza Vittorio Emanuele.  

Economia

Molto aperta al progresso, la comunità mantiene un certo rispetto per la tradizione e traduce il felice connubio di presente e passato in uno stile di vita calmo ma molto stimolante. L'agricoltura è ancora prospera ma ha ormai un ruolo secondario rispetto al proliferare di industrie e servizi -tra i suoi prodotti principali figurano olive, uva da vino, frutta, foraggio e cereali; questi ultimi costituiscono l'ingrediente base del piatto tipico del luogo, i "ciccimaretati", un misto di legumi in umido e grano-. I vasti pascoli, inoltre, danno vita a un diffuso allevamento di pecore, capre e in minor misura bovini: particolarmente saporiti i formaggi locali, tra i quali si segnala il caciocavallo silano, che ha ottenuto da poco la Denominazione di origine protetta. I prodotti del settore primario confluiscono nella florida industria alimentare e nella rete commerciale, che comprende la grande distribuzione ed è in espansione, come pure il comparto dei servizi, qualificato dalla massiccia presenza del credito e delle assicurazioni. Il comune, sede della Comunità montana nonché di pubblici uffici giudiziari e finanziari, è dotato di istituti di istruzione secondaria di secondo grado (licei classico, scientifico e linguistico, istituti magistrale e tecnico industriale) e di un seminario vescovile; ricco il panorama delle strutture e delle iniziative culturali, che comprendono un museo diocesano con pinacoteca, una biblioteca, un periodico locale e un circolo culturale e ricreativo; l'apparato ricettivo include alberghi e forme alternative e meno tradizionali di ricettività; sede della Usl di Salerno 3 e di distretto sanitario, il comune possiede inoltre un ospedale, poliambulatori, un consultorio, un Sert (Servizio tossicodipendenze), un'unità operativa di salute mentale, un centro diurno di riabilitazione psico-sociale e uno di riabilitazione motoria.  

Molto aperta al progresso, la comunità mantiene un certo rispetto per la tradizione e traduce il felice connubio di presente e passato in uno stile di vita calmo ma molto stimolante. L'agricoltura è ancora prospera ma ha ormai un ruolo secondario rispetto al proliferare di industrie e servizi -tra i suoi prodotti principali figurano olive, uva da vino, frutta, foraggio e cereali; questi ultimi costituiscono l'ingrediente base del piatto tipico del luogo, i "ciccimaretati", un misto di legumi in umido e grano-. I vasti pascoli, inoltre, danno vita a un diffuso allevamento di pecore, capre e in minor misura bovini: particolarmente saporiti i formaggi locali, tra i quali si segnala il caciocavallo silano, che ha ottenuto da poco la Denominazione di origine protetta. I prodotti del settore primario confluiscono nella florida industria alimentare e nella rete commerciale, che comprende la grande distribuzione ed è in espansione, come pure il comparto dei servizi, qualificato dalla massiccia presenza del credito e delle assicurazioni. Il comune, sede della Comunità montana nonché di pubblici uffici giudiziari e finanziari, è dotato di istituti di istruzione secondaria di secondo grado (licei classico, scientifico e linguistico, istituti magistrale e tecnico industriale) e di un seminario vescovile; ricco il panorama delle strutture e delle iniziative culturali, che comprendono un museo diocesano con pinacoteca, una biblioteca, un periodico locale e un circolo culturale e ricreativo; l'apparato ricettivo include alberghi e forme alternative e meno tradizionali di ricettività; sede della Usl di Salerno 3 e di distretto sanitario, il comune possiede inoltre un ospedale, poliambulatori, un consultorio, un Sert (Servizio tossicodipendenze), un'unità operativa di salute mentale, un centro diurno di riabilitazione psico-sociale e uno di riabilitazione motoria.  

Relazioni

Apprezzata stazione di soggiorno estivo, è in grado di esercitare una forte attrattiva sul movimento turistico con i suoi itinerari montani. La devozione religiosa della comunità si esprime nella suggestiva rappresentazione del presepe vivente che ha luogo la notte di Natale. Il tradizionale "Palio delle contrade" fa parte del complesso di celebrazioni per la festa del Patrono, San Pantaleone, che si tiene il 27 luglio.

Apprezzata stazione di soggiorno estivo, è in grado di esercitare una forte attrattiva sul movimento turistico con i suoi itinerari montani. La devozione religiosa della comunità si esprime nella suggestiva rappresentazione del presepe vivente che ha luogo la notte di Natale. Il tradizionale "Palio delle contrade" fa parte del complesso di celebrazioni per la festa del Patrono, San Pantaleone, che si tiene il 27 luglio.

Località

Angellara, Massa, Pattano

Angellara, Massa, Pattano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vallo della Lucania rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.