Descrizione

Centro montano, le cui origini risalgono al periodo medioevale, con un’economia basata principalmente sulle attività agricole e su quelle industriali. I vallensi, che fanno registrare un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Sant’Antonio, Staro; il resto della popolazione si distribuisce in numerosi aggregati urbani minori, oltre che in case sparse. Il territorio, comprendente i Monti Baffelan e Pasubio –area speciale: montagna disabitata–, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, con valori compresi tra i 314 e i 2.150 metri sul livello del mare. Analogamente, l’andamento plano-altimetrico dell’abitato è tipico montano.

Centro montano, le cui origini risalgono al periodo medioevale, con un’economia basata principalmente sulle attività agricole e su quelle industriali. I vallensi, che fanno registrare un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Sant’Antonio, Staro; il resto della popolazione si distribuisce in numerosi aggregati urbani minori, oltre che in case sparse. Il territorio, comprendente i Monti Baffelan e Pasubio –area speciale: montagna disabitata–, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, con valori compresi tra i 314 e i 2.150 metri sul livello del mare. Analogamente, l’andamento plano-altimetrico dell’abitato è tipico montano.

Storia

Sin dal Mille è residenza di popolazioni di lingua tedesca, data la sua posizione lungo le principali vie di transito. Queste popolazioni disboscarono la zona e come testimoniano documenti risalenti al XIV e XV secolo vi si stabilirono in pianta stabile: nel XIII secolo esisteva, infatti, una chiesa dedicata a Santa Geltrude, santa tedesca, che pagava un tributo annuo alla chiesa di Santa Margherita. Anticamente esistevano due comuni uno della VALLES DOMINORUM e l’altro della VALLES COMITUM, solamente agli inizi del XIX secolo furono unificati. La sua storia successiva non mostra avvenimenti di particolare rilievo se segue quella dei territori circostanti. La chiesa di Santa Maria fu ricostruita nel XIV secolo e consacrata nel 1342. L’attuale parrocchiale risale al 1760-1772, ma fu consacrata solamente il 5 ottobre 1889; all’interno, un Pietà in pietra tenera risalente al XVI secolo. Durante la prima guerra mondiale a causa di cruenti battaglie nel territorio, anche la chiesa riportò notevoli danni e fu, quindi, restaurata e decorata da Felice Lovato. Il Sacello Ossario che si innalza sul Colle di Bella Vista è stato eretto dall’architetto Ferruccio Chemello in ricordo del sacrificio dei soldati della guerra del 1915-1918: inaugurato nel 1926, è costituito da un basamento sul quale poggia una terrazza da cui si erge una torre di 35 metri di altezza; in esso sono custoditi i resti di 13.000 caduti sia italiani sia austriaci.

Sin dal Mille è residenza di popolazioni di lingua tedesca, data la sua posizione lungo le principali vie di transito. Queste popolazioni disboscarono la zona e come testimoniano documenti risalenti al XIV e XV secolo vi si stabilirono in pianta stabile: nel XIII secolo esisteva, infatti, una chiesa dedicata a Santa Geltrude, santa tedesca, che pagava un tributo annuo alla chiesa di Santa Margherita. Anticamente esistevano due comuni uno della VALLES DOMINORUM e l’altro della VALLES COMITUM, solamente agli inizi del XIX secolo furono unificati. La sua storia successiva non mostra avvenimenti di particolare rilievo se segue quella dei territori circostanti. La chiesa di Santa Maria fu ricostruita nel XIV secolo e consacrata nel 1342. L’attuale parrocchiale risale al 1760-1772, ma fu consacrata solamente il 5 ottobre 1889; all’interno, un Pietà in pietra tenera risalente al XVI secolo. Durante la prima guerra mondiale a causa di cruenti battaglie nel territorio, anche la chiesa riportò notevoli danni e fu, quindi, restaurata e decorata da Felice Lovato. Il Sacello Ossario che si innalza sul Colle di Bella Vista è stato eretto dall’architetto Ferruccio Chemello in ricordo del sacrificio dei soldati della guerra del 1915-1918: inaugurato nel 1926, è costituito da un basamento sul quale poggia una terrazza da cui si erge una torre di 35 metri di altezza; in esso sono custoditi i resti di 13.000 caduti sia italiani sia austriaci.

Economia

È sede di Pro Loco. L’economia locale non ha abbandonato le tradizionali attività agricole, dirette soprattutto alla coltivazione di cereali, foraggi, viti e alberi da frutta; praticato è pure l’allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Il settore industriale opera in diversi comparti, tra i quali spicca, almeno per numero di addetti, quello tessile. Si registra inoltre la presenza dell’industria alimentare e metalmeccanica. Il terziario, che comprende una sufficiente rete commerciale, comprende tra l’altro il servizio bancario e la consulenza informatica. Le istituzioni scolastiche consentono di frequentare le sole scuole dell’obbligo; per il proseguimento degli studi è necessario spostarsi nel circondario. Mancano strutture sociali, quali asili nido o case di riposo; quelle culturali sono rappresentate da un museo e da un giardino botanico. Le strutture ricettive consentono ampia scelta per la ristorazione e, seppure in misura minore, per il soggiorno. Gli amanti della montagna e degli sport invernali hanno a disposizione un impianto di risalita. Il servizio sanitario è garantito dalla clinica locale.

È sede di Pro Loco. L’economia locale non ha abbandonato le tradizionali attività agricole, dirette soprattutto alla coltivazione di cereali, foraggi, viti e alberi da frutta; praticato è pure l’allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Il settore industriale opera in diversi comparti, tra i quali spicca, almeno per numero di addetti, quello tessile. Si registra inoltre la presenza dell’industria alimentare e metalmeccanica. Il terziario, che comprende una sufficiente rete commerciale, comprende tra l’altro il servizio bancario e la consulenza informatica. Le istituzioni scolastiche consentono di frequentare le sole scuole dell’obbligo; per il proseguimento degli studi è necessario spostarsi nel circondario. Mancano strutture sociali, quali asili nido o case di riposo; quelle culturali sono rappresentate da un museo e da un giardino botanico. Le strutture ricettive consentono ampia scelta per la ristorazione e, seppure in misura minore, per il soggiorno. Gli amanti della montagna e degli sport invernali hanno a disposizione un impianto di risalita. Il servizio sanitario è garantito dalla clinica locale.

Relazioni

Risulta molto apprezzata dagli amanti della montagna, che vi si recano per usufruire degli impianti sciistici presenti in località Staro Mille. Un’altra attrattiva, che richiama l’attenzione dei visitatori, è costituita dal giardino botanico alpino. Si registrano, invece, poche presenze esterne nel mondo del lavoro, poiché l’industria locale non ha raggiunto livelli di sviluppo tali da consentire l’occupazione di manodopera esterna. Il calendario delle manifestazioni tradizionali, religiose e del folclore, include: la sagra di Staro, con degustazione dei piatti tipici locali, il primo giugno; la festa del monumento ai caduti, che si celebra il 6 luglio; il concorso del tradizionale insaccato locale (soppressa), che si svolge dall’otto al quindici agosto. La Patrona, Santa Maria, si festeggia il 15 agosto. Gli uffici comunali restano chiusi per i festeggiamenti in onore della Madonna di Monte Berico, l’8 settembre.

Risulta molto apprezzata dagli amanti della montagna, che vi si recano per usufruire degli impianti sciistici presenti in località Staro Mille. Un’altra attrattiva, che richiama l’attenzione dei visitatori, è costituita dal giardino botanico alpino. Si registrano, invece, poche presenze esterne nel mondo del lavoro, poiché l’industria locale non ha raggiunto livelli di sviluppo tali da consentire l’occupazione di manodopera esterna. Il calendario delle manifestazioni tradizionali, religiose e del folclore, include: la sagra di Staro, con degustazione dei piatti tipici locali, il primo giugno; la festa del monumento ai caduti, che si celebra il 6 luglio; il concorso del tradizionale insaccato locale (soppressa), che si svolge dall’otto al quindici agosto. La Patrona, Santa Maria, si festeggia il 15 agosto. Gli uffici comunali restano chiusi per i festeggiamenti in onore della Madonna di Monte Berico, l’8 settembre.

Località

Baffelan, Barati, Bernardi, Bolfe, Brandelleri Staro, Brandelleri Valli, Busellati, Calta, Casarotti, Cavedao, Ceolati, Chiumenti, Codivolpe, Corte, Cortiana, Corzati, Costapiana Sotto, Cubi, Cumerlati, Fabbri, Fecchiera, Gaiche, Giol, Giotti, Gisbenti, Grafetti, Grumale, Guarda, Laisse, Lauga, Maso, Molin di Sotto, Monte Pasubio, Muro, Musi, Orte, Pagliosa, Palezzati, Pason, Pelè, Penzi, Pieriboni, Pietra, Pontecroce, Pozza, Pozzera, Prà, Radera, Riva Malunga, Riva Staro, Rompi, Rosi, Sant'Antonio, Sartore, Scapini, Sega, Sorgati, Staro, Stonera, Sturma, Tisati, Tomasi, Zanetti, Zorletti

Baffelan, Barati, Bernardi, Bolfe, Brandelleri Staro, Brandelleri Valli, Busellati, Calta, Casarotti, Cavedao, Ceolati, Chiumenti, Codivolpe, Corte, Cortiana, Corzati, Costapiana Sotto, Cubi, Cumerlati, Fabbri, Fecchiera, Gaiche, Giol, Giotti, Gisbenti, Grafetti, Grumale, Guarda, Laisse, Lauga, Maso, Molin di Sotto, Monte Pasubio, Muro, Musi, Orte, Pagliosa, Palezzati, Pason, Pelè, Penzi, Pieriboni, Pietra, Pontecroce, Pozza, Pozzera, Prà, Radera, Riva Malunga, Riva Staro, Rompi, Rosi, Sant'Antonio, Sartore, Scapini, Sega, Sorgati, Staro, Stonera, Sturma, Tisati, Tomasi, Zanetti, Zorletti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Valli del Pasubio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.