Descrizione

Piccola comunità di montagna di origine medievale, con un’economia basata sulle attività rurali e sul turismo ecologico e religioso. La comunità dei vallepietrani, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vive concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, adagiato al centro di una conca boscosa. L’orizzonte dell’abitato è chiuso da rilievi imponenti, modellati dal carsismo e coperti da una folta vegetazione, composta, alle quote più elevate, da querce, faggi e aceri secolari e, nella fascia altimetrica intermedia, da formazioni miste di roverella, carpino bianco, nocciolo, olmo, orniello e sorbo; radure verdissime, che nel periodo della fioritura si accendono dei colori di narcisi, giaggioli, orchidee, gigli rossi e martagoni, interrompono di tanto in tanto l’uniformità della coltre boschiva. Assai spettacolari sono le scoscese pareti rocciose e i dirupi della valle del torrente Simbrivio, dove nidificano il piccione selvatico, il corvo imperiale e il capovaccaio. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurata la Santissima Trinità: Dio Padre, con una colomba bianca sul petto (lo Spirito Santo) e il Gesù Crocifisso sulle ginocchia. Lo stemma usato dal Comune è quello riprodotto in alto.

Piccola comunità di montagna di origine medievale, con un’economia basata sulle attività rurali e sul turismo ecologico e religioso. La comunità dei vallepietrani, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vive concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, adagiato al centro di una conca boscosa. L’orizzonte dell’abitato è chiuso da rilievi imponenti, modellati dal carsismo e coperti da una folta vegetazione, composta, alle quote più elevate, da querce, faggi e aceri secolari e, nella fascia altimetrica intermedia, da formazioni miste di roverella, carpino bianco, nocciolo, olmo, orniello e sorbo; radure verdissime, che nel periodo della fioritura si accendono dei colori di narcisi, giaggioli, orchidee, gigli rossi e martagoni, interrompono di tanto in tanto l’uniformità della coltre boschiva. Assai spettacolari sono le scoscese pareti rocciose e i dirupi della valle del torrente Simbrivio, dove nidificano il piccione selvatico, il corvo imperiale e il capovaccaio. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurata la Santissima Trinità: Dio Padre, con una colomba bianca sul petto (lo Spirito Santo) e il Gesù Crocifisso sulle ginocchia. Lo stemma usato dal Comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Fu fondata dagli abitanti dell’antica PETRA IMPERATORIS, che cercavano riparo dalle invasioni dei goti (VI secolo d.C.). Inserita nei possedimenti della cattedrale di Anagni, passò successivamente alla diocesi di Trevi, quindi vide alternarsi alla sua guida varie illustri famiglie finché pervenne ai Caetani, che la tennero dal 1297 al 1670. Quando questa potente casata si estinse, fu elevata al rango di baronia prima e poi a quello di marchesato (XIX secolo). Il toponimo, di chiara etimologia, allude alla posizione dell’abitato, posto in una ‘valle circondata da massi di pietra calcarea’. Di notevole interesse sono la chiesa di San Giovanni Evangelista e i resti del castello turrito, risalente al XV secolo e fatto costruire da Pietro Caetani, nipote di papa Bonifacio VIII. Assai degno di nota è inoltre il santuario della Santissima Trinità, che sorge a 1.337 metri di quota, alle falde del monte Autore: edificato attorno al IV-V secolo d.C. da un gruppo di monaci orientali, contiene affreschi del XII e del XIII secolo e una rara raffigurazione della Trinità con le tre figure uguali.

Fu fondata dagli abitanti dell’antica PETRA IMPERATORIS, che cercavano riparo dalle invasioni dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=GOTI'>goti</a> (VI secolo d.C.). Inserita nei possedimenti della cattedrale di Anagni, passò successivamente alla diocesi di Trevi, quindi vide alternarsi alla sua guida varie illustri famiglie finché pervenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CAETANI'>Caetani</a>, che la tennero dal 1297 al 1670. Quando questa potente casata si estinse, fu elevata al rango di baronia prima e poi a quello di marchesato (XIX secolo). Il toponimo, di chiara etimologia, allude alla posizione dell’abitato, posto in una ‘valle circondata da massi di pietra calcarea’. Di notevole interesse sono la chiesa di San Giovanni Evangelista e i resti del castello turrito, risalente al XV secolo e fatto costruire da Pietro <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CAETANI'>Caetani</a>, nipote di papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BONIFACIOVIII'>Bonifacio VIII</a>. Assai degno di nota è inoltre il santuario della Santissima Trinità, che sorge a 1.337 metri di quota, alle falde del monte Autore: edificato attorno al IV-V secolo d.C. da un gruppo di monaci orientali, contiene affreschi del XII e del XIII secolo e una rara raffigurazione della Trinità con le tre figure uguali.

Economia

L’agricoltura, specializzata nella produzione di patate e legumi, in particolare fagioli, rappresenta ancora, con la pastorizia e la silvicoltura, una risorsa economica significativa; ad essa si è affiancato il turismo, che dà impulso al commercio, mentre l’industria è ferma a un livello embrionale di sviluppo; il terziario, inoltre, non annovera né sportelli bancari né agenzie assicurative e immobiliari. La dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità evidenzia diverse lacune: il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone soltanto di scuole materne ed elementari; è privo di strutture culturali di rilievo, indispensabili alla formazione delle nuove leve, e per le esigenze di carattere sanitario è costretto a rivolgersi ai comuni limitrofi, visto che sul posto manca anche la farmacia. L’apparato ricettivo annovera un buon servizio di ristorazione e strutture per il soggiorno.

L’agricoltura, specializzata nella produzione di patate e legumi, in particolare fagioli, rappresenta ancora, con la pastorizia e la silvicoltura, una risorsa economica significativa; ad essa si è affiancato il turismo, che dà impulso al commercio, mentre l’industria è ferma a un livello embrionale di sviluppo; il terziario, inoltre, non annovera né sportelli bancari né agenzie assicurative e immobiliari. La dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità evidenzia diverse lacune: il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone soltanto di scuole materne ed elementari; è privo di strutture culturali di rilievo, indispensabili alla formazione delle nuove leve, e per le esigenze di carattere sanitario è costretto a rivolgersi ai comuni limitrofi, visto che sul posto manca anche la farmacia. L’apparato ricettivo annovera un buon servizio di ristorazione e strutture per il soggiorno.

Relazioni

Lo spettacolare ambiente naturale che le fa da cornice e il fascino delle manifestazioni tradizionali che ospita, legate soprattutto alla religiosità popolare, attrae consistenti flussi turistici. La comunità e un gran numero di visitatori prendono parte ai pellegrinaggi alla grotta del santuario della Santissima Trinità, che si effettuano l’ottava domenica dopo Pasqua e il 26 luglio, festa di Sant’Anna; dopo la preghiera e la richiesta di grazie rivolta all’immagine raffigurante la Santissima Trinità, i pellegrini escono dal luogo sacro camminando all’indietro per non voltare le spalle alla sacra effigie. In tali occasioni è possibile ascoltare antichi canti tradizionali, come il “pianto delle zitelle”, eseguito da ragazze che impersonano ognuna un simbolo della Passione, o l’inno dedicato alla “mamma di Maria-Sant’Anna Benedetta”. La festa del Patrono San Cristoforo si celebra il 25 luglio.

Lo spettacolare ambiente naturale che le fa da cornice e il fascino delle manifestazioni tradizionali che ospita, legate soprattutto alla religiosità popolare, attrae consistenti flussi turistici. La comunità e un gran numero di visitatori prendono parte ai pellegrinaggi alla grotta del santuario della Santissima Trinità, che si effettuano l’ottava domenica dopo Pasqua e il 26 luglio, festa di Sant’Anna; dopo la preghiera e la richiesta di grazie rivolta all’immagine raffigurante la Santissima Trinità, i pellegrini escono dal luogo sacro camminando all’indietro per non voltare le spalle alla sacra effigie. In tali occasioni è possibile ascoltare antichi canti tradizionali, come il “pianto delle zitelle”, eseguito da ragazze che impersonano ognuna un simbolo della Passione, o l’inno dedicato alla “mamma di Maria-Sant’Anna Benedetta”. La festa del Patrono San Cristoforo si celebra il 25 luglio.

Località

Colle Cenciarella, La Fossagliola

Colle Cenciarella, La Fossagliola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vallepietra rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.