Descrizione

Centro “sparso” rivierasco, con sede in località Codaruina; di origine antica, la sua economia si basa su tutti i settori economici e sul turismo estivo. La maggior parte dei valledorini, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra le località La Ciaccia, La Muddizza e i nuclei urbani minori di Maragnani e San Pietro A Mare (insediamento residenziale con popolazione non stabile) e un piccolo numero di case sparse. Il territorio, classificato di collina, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, interessato da espansione edilizia, si estende, a breve distanza dal mar di Sardegna, lungo la fertile piana del Coghinas, interamente coperta da coltivazione di carciofi e pomodori.

Centro “sparso” rivierasco, con sede in località Codaruina; di origine antica, la sua economia si basa su tutti i settori economici e sul turismo estivo. La maggior parte dei valledorini, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra le località La Ciaccia, La Muddizza e i nuclei urbani minori di Maragnani e San Pietro A Mare (insediamento residenziale con popolazione non stabile) e un piccolo numero di case sparse. Il territorio, classificato di collina, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, interessato da espansione edilizia, si estende, a breve distanza dal mar di Sardegna, lungo la fertile piana del Coghinas, interamente coperta da coltivazione di carciofi e pomodori.

Storia

La sua denominazione è di formazione amministrativa: “Valle” si riferisce alla piana del fiume Coghinas, mentre la seconda parte deriva chiaramente dai signori che la governarono. Sorta in epoca antica, nel VII secolo fu ceduta dai giudici di Gallura, insieme agli altri territori della valle del Coghinas, alla famiglia dei Doria. L’attuale capoluogo comunale nacque, però, nel XVII secolo sul sito dell’antica Codes, coperta dagli interramenti del Coghinas, grazie all’operato della popolazione costiera sopravvissuta alle invasioni barbaresche. I Doria vi fecero erigere un castello che si trovò a contendere, per ben due volte, con gli Aragonesi. Fino al XVIII secolo rimase presidio militare. Nei primi anni del Novecento, una società italo-belga tentò, con poco successo, la coltivazione del tabacco. Divenne comune autonomo, staccandosi dalla vicina Sedini, nel 1961. Tra le vestigia del passato di rilevante pregio artistico figurano: la chiesetta dedicata a Santa Maria Coghinas, costruzione gotica più volte rimaneggiata; i resti di un ponte romano e del maestoso castello Doria.

La sua denominazione è di formazione amministrativa: “Valle” si riferisce alla piana del fiume Coghinas, mentre la seconda parte deriva chiaramente dai signori che la governarono. Sorta in epoca antica, nel VII secolo fu ceduta dai giudici di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GALLURA'>Gallura</a>, insieme agli altri territori della valle del Coghinas, alla famiglia dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a>. L’attuale capoluogo comunale nacque, però, nel XVII secolo sul sito dell’antica Codes, coperta dagli interramenti del Coghinas, grazie all’operato della popolazione costiera sopravvissuta alle invasioni barbaresche. I <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> vi fecero erigere un castello che si trovò a contendere, per ben due volte, con gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>. Fino al XVIII secolo rimase presidio militare. Nei primi anni del Novecento, una società italo-belga tentò, con poco successo, la coltivazione del tabacco. Divenne comune autonomo, staccandosi dalla vicina Sedini, nel 1961. Tra le vestigia del passato di rilevante pregio artistico figurano: la chiesetta dedicata a Santa Maria Coghinas, costruzione gotica più volte rimaneggiata; i resti di un ponte romano e del maestoso castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a>.

Economia

È sede degli di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario, sebbene non rappresenti più l’unica fonte di ricchezza dell’economia locale, ha mantenuto attiva la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta, come pure l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, discretamente sviluppata, fa registrare un buon numero di aziende che operano nei comparti della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi, lattiero-caseario, alimentare, cartario, della fabbricazione di mobili, della gioielleria e oreficeria, della produzione e distribuzione di energia elettrica ed edile. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva completa il quadro del terziario. Si registra la presenza di un’emittente radiotelevisiva. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole locali garantiscono l’istruzione dell’obbligo e la frequenza dell’istituto tecnico commerciale; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è garantito il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede degli di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario, sebbene non rappresenti più l’unica fonte di ricchezza dell’economia locale, ha mantenuto attiva la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta, come pure l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, discretamente sviluppata, fa registrare un buon numero di aziende che operano nei comparti della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi, lattiero-caseario, alimentare, cartario, della fabbricazione di mobili, della gioielleria e oreficeria, della produzione e distribuzione di energia elettrica ed edile. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva completa il quadro del terziario. Si registra la presenza di un’emittente radiotelevisiva. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole locali garantiscono l’istruzione dell’obbligo e la frequenza dell’istituto tecnico commerciale; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è garantito il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

La particolare posizione geografica a ridosso dello splendido golfo dell’Asinara costituisce una forte attrazione turistica. Numerosi sono, infatti, coloro che ogni estate si bagnano nelle limpide acque di La Caccia e di San Pietro a Mare, lungo le foci del Coghinas. Molto frequentate sono anche le vicine terme di Casteldoria, su cui domina l’antico castello, che sgorgano a una temperatura di oltre 75° C dalla viva roccia. Tra le tradizionali manifestazioni si segnalano le celebrazioni religiose tenute in onore di: San Giuseppe Artigiano, il 19 marzo; Madonna di Valverde, la prima domenica dopo Pasqua; Santa Maria, la prima domenica di maggio; San Pietro Celestino, la terza domenica di maggio; la Madonna di Fatima, il 13 maggio; Santa Rita, la prima domenica di agosto; Sant’Antonio da Padova, l’ultima domenica di agosto. Ad aprile si svolge la consueta sagra del carciofo e ad agosto la mostra internazionale dei minerali. La festa del Patrono, Cristo Re, si celebra l’ultima domenica di novembre.

La particolare posizione geografica a ridosso dello splendido golfo dell’Asinara costituisce una forte attrazione turistica. Numerosi sono, infatti, coloro che ogni estate si bagnano nelle limpide acque di La Caccia e di San Pietro a Mare, lungo le foci del Coghinas. Molto frequentate sono anche le vicine terme di Casteldoria, su cui domina l’antico castello, che sgorgano a una temperatura di oltre 75° C dalla viva roccia. Tra le tradizionali manifestazioni si segnalano le celebrazioni religiose tenute in onore di: San Giuseppe Artigiano, il 19 marzo; Madonna di Valverde, la prima domenica dopo Pasqua; Santa Maria, la prima domenica di maggio; San Pietro Celestino, la terza domenica di maggio; la Madonna di Fatima, il 13 maggio; Santa Rita, la prima domenica di agosto; Sant’Antonio da Padova, l’ultima domenica di agosto. Ad aprile si svolge la consueta sagra del carciofo e ad agosto la mostra internazionale dei minerali. La festa del Patrono, Cristo Re, si celebra l’ultima domenica di novembre.

Località

Buroni, Casteldoria, Codaruina, Isciaredda, Isolana, La Ciaccia, La Muddizza, La Scalitta, Pedru Malu, Santa Maria Coghinas, Viddanoa

Buroni, Casteldoria, Codaruina, Isciaredda, Isolana, La Ciaccia, La Muddizza, La Scalitta, Pedru Malu, Santa Maria Coghinas, Viddanoa

Fondi europei 2021-2027

Comune di Valledoria in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.