Descrizione

Centro collinare di origine medievale, la cui popolazione trae sostentamento dalle attività rurali e da alcune piccole imprese industriali. I vallecorsani, con un indice di vecchiaia superiore alla media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e in un gran numero di case sparse. Il territorio comunale si caratterizza per il profilo geometrico vario e discontinuo: l’abitato, che sta attraversando una fase di significativa espansione edilizia, è situato su una bassa altura, nella stretta valle che si incunea tra una serie di rilievi alquanto pronunciati; intorno dominano i colori e le forme geometriche dei seminativi, dei frutteti e degli oliveti, che si arrampicano sulle pendici dei rilievi grazie ai terrazzamenti artificiali realizzati dall’uomo; più in alto ampie estensioni prative, destinate al pascolo di greggi e mandrie, contendono lo spazio a boschi di querce, ornielli, carpini e faggi, residuo della vegetazione un tempo predominante.

Centro collinare di origine medievale, la cui popolazione trae sostentamento dalle attività rurali e da alcune piccole imprese industriali. I vallecorsani, con un indice di vecchiaia superiore alla media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e in un gran numero di case sparse. Il territorio comunale si caratterizza per il profilo geometrico vario e discontinuo: l’abitato, che sta attraversando una fase di significativa espansione edilizia, è situato su una bassa altura, nella stretta valle che si incunea tra una serie di rilievi alquanto pronunciati; intorno dominano i colori e le forme geometriche dei seminativi, dei frutteti e degli oliveti, che si arrampicano sulle pendici dei rilievi grazie ai terrazzamenti artificiali realizzati dall’uomo; più in alto ampie estensioni prative, destinate al pascolo di greggi e mandrie, contendono lo spazio a boschi di querce, ornielli, carpini e faggi, residuo della vegetazione un tempo predominante.

Storia

Menzionata per la prima volta in un documento del 1072, rivestì sempre un importante ruolo strategico per la sua posizione lungo la valle che collega la Ciociaria con la piana di Fondi; durante il Medioevo fu feudo dei Dell’Aquila, conti di Fondi, e poi dei Caetani del ramo di Fondi; in seguito appartenne per un breve periodo a Rodrigo Borgia, nipote di papa Alessandro VI, e poi ai Colonna, che la tennero fino all’abolizione del regime feudale. Più volte durante il Cinquecento i pontefici la strapparono alla potente famiglia Colonna, nell’ambito delle lotte che opposero quest’ultima alla Chiesa. Il toponimo è un composto di “valle” e del personale latino CORSO, in forma aggettivale. Nell’abitato si possono ancora osservare i resti dell’antica cinta muraria, con torri e porte d’accesso: ben conservate la porta di Suso, la porta Sant’Angelo e la porta Missoria, costruita nel XIII secolo in stile gotico. Tra gli edifici religiosi spiccano: la chiesa di Sant’Antonio Abate, di impianto romanico-gotico ma rimaneggiata più volte, soprattutto nel Settecento; la chiesa di Sant’Angelo, nel cui interno è custodita una pregevole tela ad olio raffigurante l’Arcangelo Michele; la chiesa dedicata a San Martino.

Menzionata per la prima volta in un documento del 1072, rivestì sempre un importante ruolo strategico per la sua posizione lungo la valle che collega la Ciociaria con la piana di Fondi; durante il Medioevo fu feudo dei Dell’Aquila, conti di Fondi, e poi dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CAETANI'>Caetani</a> del ramo di Fondi; in seguito appartenne per un breve periodo a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=RODRIGOBORGIA'>Rodrigo Borgia</a>, nipote di papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ALESSANDROVI'>Alessandro VI</a>, e poi ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a>, che la tennero fino all’abolizione del regime feudale. Più volte durante il Cinquecento i pontefici la strapparono alla potente famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a>, nell’ambito delle lotte che opposero quest’ultima alla Chiesa. Il toponimo è un composto di “valle” e del personale latino CORSO, in forma aggettivale. Nell’abitato si possono ancora osservare i resti dell’antica cinta muraria, con torri e porte d’accesso: ben conservate la porta di Suso, la porta Sant’Angelo e la porta Missoria, costruita nel XIII secolo in stile gotico. Tra gli edifici religiosi spiccano: la chiesa di Sant’Antonio Abate, di impianto romanico-gotico ma rimaneggiata più volte, soprattutto nel Settecento; la chiesa di Sant’Angelo, nel cui interno è custodita una pregevole tela ad olio raffigurante l’Arcangelo Michele; la chiesa dedicata a San Martino.

Economia

Il settore primario costituisce ancora il perno dell’economia locale: l’agricoltura, praticata su gran parte dell’agro vallecorsano e favorita dalla natura del suolo, produce cereali, foraggi, ortaggi, frutta e olive; assai fiorente è l’allevamento di bufale da latte –la mozzarella di bufala costituisce il più tipico prodotto locale–. Le attività rurali sono state affiancate da alcune piccole imprese industriali, attive per lo più nei comparti oleario, genericamente alimentare, della gomma e della plastica; il settore secondario non è comunque in grado di assorbire tutta la manodopera disponibile. Il commercio appare commisurato alle esigenze della comunità e il comparto dei servizi include il credito. Il comune possiede gli ordinari uffici municipali e postali, una stazione dei carabinieri, le scuole dell’obbligo e ben due biblioteche, una comunale e una specializzata nella pittura del Cinquecento; privo di strutture alberghiere, fa riferimento per l’assistenza sanitaria alla centrale operativa di guardia medica di Frosinone –sul posto si trova soltanto la farmacia–.

Il settore primario costituisce ancora il perno dell’economia locale: l’agricoltura, praticata su gran parte dell’agro vallecorsano e favorita dalla natura del suolo, produce cereali, foraggi, ortaggi, frutta e olive; assai fiorente è l’allevamento di bufale da latte –la mozzarella di bufala costituisce il più tipico prodotto locale–. Le attività rurali sono state affiancate da alcune piccole imprese industriali, attive per lo più nei comparti oleario, genericamente alimentare, della gomma e della plastica; il settore secondario non è comunque in grado di assorbire tutta la manodopera disponibile. Il commercio appare commisurato alle esigenze della comunità e il comparto dei servizi include il credito. Il comune possiede gli ordinari uffici municipali e postali, una stazione dei carabinieri, le scuole dell’obbligo e ben due biblioteche, una comunale e una specializzata nella pittura del Cinquecento; privo di strutture alberghiere, fa riferimento per l’assistenza sanitaria alla centrale operativa di guardia medica di Frosinone –sul posto si trova soltanto la farmacia–.

Relazioni

La vicinanza del monte Calvo e della catena montuosa degli Ausoni esercita una grande attrattiva sugli escursionisti e sugli amanti della natura in genere. Un folto pubblico, inoltre, è richiamato sul posto dal concorso nazionale di canto corale sacro e da quello regionale di musica polifonica, che si svolgono entrambi in maggio; numerose sono le fiere, fra cui si segnalano la fiera generale (8 maggio) e quelle di San Gaetano (7 agosto), di San Michele (29 settembre) e di San Martino (11 novembre). Assai caratteristica è la processione in onore di San Marco (25 aprile), durante la quale le bambine e i bambini vallecorsani sfilano tenendo in mano pani realizzati in forme diverse e denominati rispettivamente “pupette” per le une e “ciervi” per gli altri. La festa del Patrono San Michele si celebra il 29 settembre.

La vicinanza del monte Calvo e della catena montuosa degli Ausoni esercita una grande attrattiva sugli escursionisti e sugli amanti della natura in genere. Un folto pubblico, inoltre, è richiamato sul posto dal concorso nazionale di canto corale sacro e da quello regionale di musica polifonica, che si svolgono entrambi in maggio; numerose sono le fiere, fra cui si segnalano la fiera generale (8 maggio) e quelle di San Gaetano (7 agosto), di San Michele (29 settembre) e di San Martino (11 novembre). Assai caratteristica è la processione in onore di San Marco (25 aprile), durante la quale le bambine e i bambini vallecorsani sfilano tenendo in mano pani realizzati in forme diverse e denominati rispettivamente “pupette” per le une e “ciervi” per gli altri. La festa del Patrono San Michele si celebra il 29 settembre.

Località

Quercia del Monaco

Quercia del Monaco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vallecorsa rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.