Descrizione

Comune collinare, di origini medievali, con un’economia basata essenzialmente sulle tradizionali attività agricole. I vallebonesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e la località Madonna della Neve. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 670 metri di quota. L’abitato conserva un aspetto tipicamente medievale, con stretti vicoli, case unite da archi e resti di antiche torri, che ricordano la funzione difensiva dell’insediamento; interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Comune collinare, di origini medievali, con un’economia basata essenzialmente sulle tradizionali attività agricole. I vallebonesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e la località Madonna della Neve. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 670 metri di quota. L’abitato conserva un aspetto tipicamente medievale, con stretti vicoli, case unite da archi e resti di antiche torri, che ricordano la funzione difensiva dell’insediamento; interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Il toponimo, che significa letteralmente ‘valle buona’, in origine indicava forse l’intero bacino del torrente Borghetto, mentre nella seconda metà del secolo XI designava il solo corso d’acqua. Sviluppatasi nel 1100, rimase a lungo sotto la giurisdizione di Ventimiglia che, dopo aver tentato di difendere la propria indipendenza da Genova, fu costretta a cedere, nella seconda metà del XIII secolo. Coinvolta nelle lotte che imperversarono nella zona, si staccò dal territorio ventimigliese, verso la fine del Seicento, dando vita, insieme ad altri borghi, alla cosiddetta repubblica degli Otto Luoghi, un organismo mantenutosi autonomo fino all’arrivo delle truppe napoleoniche, sul finire del XVIII secolo. La storia successiva all’annessione al regno di Sardegna, disposta dal congresso di Vienna per tutti i territori dell’ex repubblica di Genova, non fa registrare avvenimenti di grande importanza, seguendo quella del resto della regione. L’elemento di maggior rilievo del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale, dedicata a San Lorenzo; costruita, nel XV secolo, su un precedente edificio di culto, di cui conserva la torre campanaria, risalente al Duecento, ha un pregevole portale scolpito, in ardesia. Interessanti sono anche: l’oratorio dei disciplinati, con l’interno ornato di affreschi, e la porta Santa Maria.

Il toponimo, che significa letteralmente ‘valle buona’, in origine indicava forse l’intero bacino del torrente Borghetto, mentre nella seconda metà del secolo XI designava il solo corso d’acqua. Sviluppatasi nel 1100, rimase a lungo sotto la giurisdizione di Ventimiglia che, dopo aver tentato di difendere la propria indipendenza da Genova, fu costretta a cedere, nella seconda metà del XIII secolo. Coinvolta nelle lotte che imperversarono nella zona, si staccò dal territorio ventimigliese, verso la fine del Seicento, dando vita, insieme ad altri borghi, alla cosiddetta repubblica degli Otto Luoghi, un organismo mantenutosi autonomo fino all’arrivo delle truppe napoleoniche, sul finire del XVIII secolo. La storia successiva all’annessione al regno di Sardegna, disposta dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a> per tutti i territori dell’ex <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICADIGENOVA'>repubblica di Genova</a>, non fa registrare avvenimenti di grande importanza, seguendo quella del resto della regione. L’elemento di maggior rilievo del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale, dedicata a San Lorenzo; costruita, nel XV secolo, su un precedente edificio di culto, di cui conserva la torre campanaria, risalente al Duecento, ha un pregevole portale scolpito, in ardesia. Interessanti sono anche: l’oratorio dei disciplinati, con l’interno ornato di affreschi, e la porta Santa Maria.

Economia

Se si escludono la Pro Loco e i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura, che fa registrare una contrazione nel numero degli addetti al settore, si articola in più produzioni, delle quali le maggiori riguardano gli ortaggi, l’olivo, vari tipi di uva, gli agrumi e altra frutta; diffusa è la floricoltura. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile, non hanno ancora avuto un adeguato sviluppo. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia rende necessario spostarsi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Se si escludono la Pro Loco e i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura, che fa registrare una contrazione nel numero degli addetti al settore, si articola in più produzioni, delle quali le maggiori riguardano gli ortaggi, l’olivo, vari tipi di uva, gli agrumi e altra frutta; diffusa è la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=FLORICOLTURA'>floricoltura</a>. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile, non hanno ancora avuto un adeguato sviluppo. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia rende necessario spostarsi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e gustare i semplici ma genuini piatti della cucina vallebonese. È poco frequentata pure per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive, che non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono particolarmente intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, oltre che per motivi di studio. Non vi si svolgono manifestazioni folcloristiche degne di nota. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e gustare i semplici ma genuini piatti della cucina vallebonese. È poco frequentata pure per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive, che non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono particolarmente intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, oltre che per motivi di studio. Non vi si svolgono manifestazioni folcloristiche degne di nota. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vallebona rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.