Descrizione
Comune collinare di origine medievale, per il quale le tradizionali attività rurali rappresentano ancora una fondamentale fonte di sostentamento. La comunità dei vallesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive concentrata prevalentemente nel capoluogo comunale ma risiede anche in alcuni aggregati urbani elementari (Piscinale, Santa Croce, Starza, Stazione, Suppa e Variante) e in un certo numero di case sparse sui fondi. L’abitato presenta una pianta molto allungata e si sta espandendo lungo alcune importanti vie di comunicazione. Il profilo geometrico del territorio comunale è vario ma privo di asprezza: sui morbidi rilievi collinari che ne movimentano l’estensione si alternano seminativi, profumati frutteti e verdeggianti distese prative, testimonianza dell’infaticabile opera dell’uomo; in diversi punti del comprensorio vallese si estendono comunque rigogliose formazioni di macchia mediterranea e folti boschi cedui, residuo della vegetazione originaria.
Storia
Sorta in epoca longobarda come insediamento fortificato, appartenne alla contea di Caserta e in epoca angioina fu concessa in feudo ai Belmonte e ai Della Ratta; questi ultimi, tra alterne vicende, la tennero fino al 1470, anno in cui Francesco Della Ratta decise di venderla. Dopo essere appartenuta a diversi altri feudatari, nel 1753 venne inserita nel regio demanio per iniziativa di Carlo di Borbone. Nell’ottobre del 1860 fu teatro di una battaglia tra i garibaldini guidati da Nino Bixio e i soldati borbonici. Il toponimo, citato in Catalogus Baronum (1150-1168), è di chiara origine; la specificazione è stata aggiunta nel 1862. Nel territorio comunale si trovano i cosiddetti Ponti della Valle, un gigantesco acquedotto a tre ordini di arcate sovrapposte, costruito da Luigi Vanvitelli per rifornire di acqua il parco della reggia di Caserta. Tra gli edifici religiosi è senz’altro degna di nota la chiesa dell’Ave Maria Gratia Plena, detta anche dell’Annunziata: eretta nel Cinquecento, custodisce interessanti opere pittoriche, come affreschi settecenteschi di Francesco Cosenza, una tavola del Cinquecento raffigurante l’Annunciazione dipinta da Marco Pino, e un Sacrificio di Isacco attribuito a Paolo De Matteis; il campanile presenta una caratteristica cuspide ornata da piastrelle maiolicate.
Economia
L’agricoltura è ancora fiorente e rappresenta fonte di reddito e occupazione per una percentuale significativa della popolazione locale: cereali, legumi e frutta costituiscono le produzioni principali. Gli altri settori produttivi presentano un livello di sviluppo piuttosto basso: l’industria è rappresentata da alcune imprese di dimensioni artigianali, attive nei comparti tessile, del legno, edile e dell’estrazione di minerali non energetici; il terziario annovera un numero relativamente basso di esercizi commerciali (comunque sufficienti a soddisfare le esigenze di base della comunità) e non include servizi più qualificati, come quello bancario e le assicurazioni. Sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, fa registrare alcune carenze nel panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità: è provvisto di scuole materne, elementari e medie ma è privo di strutture culturali di rilievo, come biblioteche e musei; non dispone di un’adeguata capacità ricettiva, vista la mancanza di strutture per il soggiorno, mentre, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, può fare affidamento sulla farmacia e su un centro di salute mentale.
Relazioni
Gli scambi commerciali di prodotti agricoli rappresentano motivo di intensi contatti con i comuni vicini; la tranquillità dei luoghi e l’amenità del paesaggio esercitano, inoltre, un certo richiamo sul visitatore desideroso di sottrarsi ai ritmi caotici della vita moderna. Tra le manifestazioni organizzate dalla comunità figura la sagra dedicata a un tipico prodotto locale, la mela annurca (ultima decade di novembre). La festa del Patrono, San Pancrazio, si celebra il 12 maggio.
Località
Stazione Valle di Maddaloni, Suppa
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Valle di Maddaloni rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 2.742
- Lat 41° 4' 47,1'' 41.07972500
- Long 14° 24' 59,47'' 14.41651944
- CAP 81020
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061097
- Codice Catasto L591
- Altitudine slm 156 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1399 - Superficie 10.81 Km2
- Densità 253,65 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:30
- Tramonto 16:37
- FRANCESCO BUZZO
- Piazza IV Novembre 34
- 81020 (CE) Campania
- protocollo.vallemaddaloni@pcert.it
- www.comune.valledimaddaloni.ce.it
- 80004630614