Descrizione

Comune di montagna di origine assai antica, con un’economia sostenuta prevalentemente dalle attività rurali. I valligiani, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono concentrati nel capoluogo comunale; soltanto una piccolissima parte di essi risiede in case sparse sui fondi. L’abitato è ubicato al centro di una verdeggiante conca circondata da montagne e aperta a occidente verso la valle del fiume Lete. Il territorio comunale, dal profilo geometrico vario e irregolare, è incorniciato da rilievi calcarei, caratterizzati da interessanti fenomeni carsici e rivestiti dal verde intenso di faggete e querceti; alle quote inferiori il paesaggio è stato fortemente modellato dall’uomo, che ha sottratto alla vegetazione originaria ampi spazi, adibendoli a seminativi e pascoli. Sullo sfondo d’argento dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurate le lettere rosse V, D e P, in carattere lapidario romano; le lettere sono accostate e inframmezzate da quattro punti azzurri; nei quattro “cantoni” dello “scudo”, inoltre, compaiono altrettanti bisanti d’argento con bordi e fori neri.

Comune di montagna di origine assai antica, con un’economia sostenuta prevalentemente dalle attività rurali. I valligiani, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono concentrati nel capoluogo comunale; soltanto una piccolissima parte di essi risiede in case sparse sui fondi. L’abitato è ubicato al centro di una verdeggiante conca circondata da montagne e aperta a occidente verso la valle del fiume Lete. Il territorio comunale, dal profilo geometrico vario e irregolare, è incorniciato da rilievi calcarei, caratterizzati da interessanti fenomeni carsici e rivestiti dal verde intenso di faggete e querceti; alle quote inferiori il paesaggio è stato fortemente modellato dall’uomo, che ha sottratto alla vegetazione originaria ampi spazi, adibendoli a seminativi e pascoli. Sullo sfondo d’argento dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurate le lettere rosse V, D e P, in carattere lapidario romano; le lettere sono accostate e inframmezzate da quattro punti azzurri; nei quattro “cantoni” dello “scudo”, inoltre, compaiono altrettanti bisanti d’argento con bordi e fori neri.

Storia

Fondata da pastori sanniti, venne in seguito abitata dai romani e in epoca medievale appartenne ai longobardi, che la dotarono di fortificazioni. Dopo aver seguito per lungo tempo le sorti di Prata Sannita, nel 1814 ottenne l’autonomia amministrativa. Tra i vari feudatari che la governarono si ricordano i Sanframondo, i Pandone, i Carafa e gli Invitti. Il toponimo, che è stato Valle di Prata fino al 1963, è stato coniato a livello amministrativo e fa palesemente riferimento a un sito a vocazione agricola. Il centro storico, di impianto tipicamente medievale, conserva una torre di segnalazione longobarda ed è abbellito da alcuni interessanti edifici religiosi: nella chiesa dell’Annunziata o di Santa Croce si ammirano una pala d’altare del Seicento e un interessante affresco raffigurante il Creatore benedicente; degna di nota è anche la parrocchiale di San Sebastiano.

Fondata da pastori <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SANNITI'>sanniti</a>, venne in seguito abitata dai romani e in epoca medievale appartenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, che la dotarono di fortificazioni. Dopo aver seguito per lungo tempo le sorti di Prata Sannita, nel 1814 ottenne l’autonomia amministrativa. Tra i vari feudatari che la governarono si ricordano i Sanframondo, i Pandone, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARAFA'>Carafa</a> e gli Invitti. Il toponimo, che è stato Valle di Prata fino al 1963, è stato coniato a livello amministrativo e fa palesemente riferimento a un sito a vocazione agricola. Il centro storico, di impianto tipicamente medievale, conserva una torre di segnalazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a> ed è abbellito da alcuni interessanti edifici religiosi: nella chiesa dell’Annunziata o di Santa Croce si ammirano una pala d’altare del Seicento e un interessante affresco raffigurante il Creatore benedicente; degna di nota è anche la parrocchiale di San Sebastiano.

Economia

Una significativa fetta della comunità si dedica ancora alle tradizionali attività rurali, che si articolano nella produzione di legumi, patate e frutta nonché nella silvicoltura; per il resto, il quadro economico mette in evidenza la pressoché totale assenza del settore secondario e l’apprezzabile livello di sviluppo del terziario, che comunque non include ancora servizi più qualificati, come quello bancario e le assicurazioni. Dispone degli ordinari uffici municipali e postali, di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, della farmacia; tuttavia difetta di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale ed è praticamente priva di un apparato ricettivo –al momento, infatti, mancano sia esercizi di ristoro sia strutture per il soggiorno–.

Una significativa fetta della comunità si dedica ancora alle tradizionali attività rurali, che si articolano nella produzione di legumi, patate e frutta nonché nella silvicoltura; per il resto, il quadro economico mette in evidenza la pressoché totale assenza del settore secondario e l’apprezzabile livello di sviluppo del terziario, che comunque non include ancora servizi più qualificati, come quello bancario e le assicurazioni. Dispone degli ordinari uffici municipali e postali, di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, della farmacia; tuttavia difetta di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale ed è praticamente priva di un apparato ricettivo –al momento, infatti, mancano sia esercizi di ristoro sia strutture per il soggiorno–.

Relazioni

Suscita l’interesse di numerosi amanti della natura grazie alla salubrità del clima, alla bellezza dei paesaggi e alla vicinanza della catena montuosa del Matese: tra gli itinerari di maggior interesse merita una menzione particolare quello che consente di raggiungere il lago del Matese percorrendo fitti boschi, popolati da cinghiali, lepri e volpi; dalla cima del vicino monte Cappello, inoltre, durante le giornate particolarmente limpide, è possibile scorgere addirittura il golfo di Gaeta. Le manifestazioni comprese nel programma del “Ferragosto valligiano” (10-18 agosto) animano la vita dell’abitato durante il periodo estivo. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.

Suscita l’interesse di numerosi amanti della natura grazie alla salubrità del clima, alla bellezza dei paesaggi e alla vicinanza della catena montuosa del Matese: tra gli itinerari di maggior interesse merita una menzione particolare quello che consente di raggiungere il lago del Matese percorrendo fitti boschi, popolati da cinghiali, lepri e volpi; dalla cima del vicino monte Cappello, inoltre, durante le giornate particolarmente limpide, è possibile scorgere addirittura il golfo di Gaeta. Le manifestazioni comprese nel programma del “Ferragosto valligiano” (10-18 agosto) animano la vita dell’abitato durante il periodo estivo. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Valle Agricola rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.