Descrizione

Comune di montagna, di probabile origine medievale, la cui economia si basa su attività agricole; si caratterizza per la produzione della pera “madernassa”. I valgranesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in nuclei urbani minori e in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che partono da un minimo di 613 e arrivano a un massimo di 1.444 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una fase di forte espansione edilizia, si estende in parte sulla riva sinistra del torrente, lungo la strada che risale la valle, e in parte sulla riva destra, addentrandosi in una valletta laterale; il suo andamento plano-altimetrico è tipico montano. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano tre spighe di grano unite in un solo gambo; il capo dello scudo è smaltato d’azzurro.

Comune di montagna, di probabile origine medievale, la cui economia si basa su attività agricole; si caratterizza per la produzione della pera “madernassa”. I valgranesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in nuclei urbani minori e in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che partono da un minimo di 613 e arrivano a un massimo di 1.444 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una fase di forte espansione edilizia, si estende in parte sulla riva sinistra del torrente, lungo la strada che risale la valle, e in parte sulla riva destra, addentrandosi in una valletta laterale; il suo andamento plano-altimetrico è tipico montano. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano tre spighe di grano unite in un solo gambo; il capo dello scudo è smaltato d’azzurro.

Storia

Il toponimo compare nella documentazione medievale nella forma “Valle Gramna”, seguita da “Valgranna” e poi “Vallegrana”. La presenza di “valle” è giustificata dalla posizione dell’insediamento allo sbocco, appunto, della valle. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo: si sa che fu contesa tra Cuneo e i marchesi di Saluzzo e fu soggetta all’uno e all’altro fino a passare sotto il dominio sabaudo alla fine del XVI secolo. Sotto il profilo storico-architettonico interessante è l’antico castello, di cui restano pochi ruderi. Degne di nota sono anche: la quattrocentesca cappella di Santa Croce; la cappella di San Bernardo, del XV secolo, che custodisce un interessante ciclo pittorico opera di Pietro da Saluzzo; la cappella di Sant’Anna e la cappella di San Matteo. Discendendo nel fondovalle si incontra la chiesa di Santa Maria della Valle, edificio romanico ritenuto il più antico di tutta la Valle Grana. Da menzionare sono poi la parrocchiale di San Martino, del XIII secolo, che racchiude pregevoli affreschi del XV secolo, la cosiddetta casa del giudice, un tempo prigione e sede di tribunale, con caratteristici balconi in pietra e la casa del conte, antica dimora dei signori locali che conserva, sulla facciata, un grande stemma del XVII secolo e all’interno loggiati e soffitti cinquecenteschi. Interessante, infine, la chiesa di San Giuseppe, eretta nel 1776.

Il toponimo compare nella documentazione medievale nella forma “Valle Gramna”, seguita da “Valgranna” e poi “Vallegrana”. La presenza di “valle” è giustificata dalla posizione dell’insediamento allo sbocco, appunto, della valle. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo: si sa che fu contesa tra Cuneo e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDISALUZZO'>marchesi di Saluzzo</a> e fu soggetta all’uno e all’altro fino a passare sotto il dominio sabaudo alla fine del XVI secolo. Sotto il profilo storico-architettonico interessante è l’antico castello, di cui restano pochi ruderi. Degne di nota sono anche: la quattrocentesca cappella di Santa Croce; la cappella di San Bernardo, del XV secolo, che custodisce un interessante ciclo pittorico opera di Pietro da Saluzzo; la cappella di Sant’Anna e la cappella di San Matteo. Discendendo nel fondovalle si incontra la chiesa di Santa Maria della Valle, edificio romanico ritenuto il più antico di tutta la Valle Grana. Da menzionare sono poi la parrocchiale di San Martino, del XIII secolo, che racchiude pregevoli affreschi del XV secolo, la cosiddetta casa del giudice, un tempo prigione e sede di tribunale, con caratteristici balconi in pietra e la casa del conte, antica dimora dei signori locali che conserva, sulla facciata, un grande stemma del XVII secolo e all’interno loggiati e soffitti cinquecenteschi. Interessante, infine, la chiesa di San Giuseppe, eretta nel 1776.

Economia

Non è sede di altri uffici all’infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi (patate), foraggi e frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti del legno, della metallurgia, delle macchine per l’agricoltura, dei motocicli e biciclette, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. È presente la scuola materna ed elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; l’apparato sanitario necessita anche della farmacia.

Non è sede di altri uffici all’infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi (patate), foraggi e frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti del legno, della metallurgia, delle macchine per l’agricoltura, dei motocicli e biciclette, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. È presente la scuola materna ed elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; l’apparato sanitario necessita anche della farmacia.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, le caratteristiche del paesaggio di montagna, unite alle bellezze del patrimonio artistico potrebbero costituire un efficace motivo di richiamo. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l’11 novembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, le caratteristiche del paesaggio di montagna, unite alle bellezze del patrimonio artistico potrebbero costituire un efficace motivo di richiamo. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l’11 novembre.

Località

Arlotto, Biut, Bris, Cavaliggi, Masineri, San Matteo, Sant'Andrea, Sant'Anna

Arlotto, Biut, Bris, Cavaliggi, Masineri, San Matteo, Sant'Andrea, Sant'Anna

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Valgrana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.