Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, che ha sviluppato una modesta attività industriale accanto alle tradizionali colture agricole. I valeriani, con un indice di vecchiaia nella media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e nelle località di Fratta e Carrobio, quest'ultima contigua alla località di Bolognola del comune di Villanterio (PV); il comune sta attraversando una fase di espansione edilizia. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico regolare, praticamente privo di variazioni altimetriche, con i tratti paesaggistici della campagna padana. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1987, raffigura, in campo azzurro, un baluardo di fortezza d'argento merlato alla guelfa e sormontato da un pastorale e da una Croce del Calvario, d'oro, incrociati e attraversati da una mitra d'argento con i due nastri svolazzanti posti in fascia.

Comune di pianura, di origine medievale, che ha sviluppato una modesta attività industriale accanto alle tradizionali colture agricole. I valeriani, con un indice di vecchiaia nella media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e nelle località di Fratta e Carrobio, quest'ultima contigua alla località di Bolognola del comune di Villanterio (PV); il comune sta attraversando una fase di espansione edilizia. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico regolare, praticamente privo di variazioni altimetriche, con i tratti paesaggistici della campagna padana. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1987, raffigura, in campo azzurro, un baluardo di fortezza d'argento merlato alla guelfa e sormontato da un pastorale e da una Croce del Calvario, d'oro, incrociati e attraversati da una mitra d'argento con i due nastri svolazzanti posti in fascia.

Storia

Deve il suo attuale assetto territoriale ad una revisione amministrativa risalente al 1633, quando a Valera furono aggiunti i territori di Zucca e Carrobio, che fino ad allora erano stati comuni autonomi. L'origine della prima parte del toponimo è da ricercare nel latino VALLIS, 'valle', cui si aggiunge il suffisso -aria; la seconda parte del toponimo è invece da ricollegare al latino FRACTUS (al plurale neutro FRACTA), che è venuto ad assumere il significato di 'macchia' o 'disboscamento'. Di una Vallaira o Vallara Vetula parlano documenti del XII secolo, che attestano il conferimento di parte del territorio, in affitto perpetuo, a Sinfredo da Salerano. Altre fonti, pochi anni più tardi, attribuiscono la proprietà delle terre ai benedettini del monastero di S. Pietro di Lodi Vecchio; i monaci cedettero una parte dei beni all'abbazia di Chiaravalle. In seguito alle lotte tra Milano, Pavia e Lodi, questa parte della provincia fu assegnata al capoluogo meneghino, insieme ai territori che oggi corrispondono ai comuni di Graffignana e San Colombano al Lambro (MI). Fu quindi attratta, nel XIV secolo, nei possedimenti della famiglia Visconti, che vi istituirono una riserva di caccia. La parrocchiale seicentesca di S. Zenone, principale elemento del patrimonio architettonico e storico locale, è il risultato dell'ampliamento di un precedente edificio di culto, risalente almeno al Duecento, che dipendeva dalla pieve di Sant'Angelo. Del castello medievale, invece, non rimane più traccia.

Deve il suo attuale assetto territoriale ad una revisione amministrativa risalente al 1633, quando a Valera furono aggiunti i territori di Zucca e Carrobio, che fino ad allora erano stati comuni autonomi. L'origine della prima parte del toponimo è da ricercare nel latino VALLIS, 'valle', cui si aggiunge il suffisso -aria; la seconda parte del toponimo è invece da ricollegare al latino FRACTUS (al plurale neutro FRACTA), che è venuto ad assumere il significato di 'macchia' o 'disboscamento'. Di una Vallaira o Vallara Vetula parlano documenti del XII secolo, che attestano il conferimento di parte del territorio, in affitto perpetuo, a Sinfredo da Salerano. Altre fonti, pochi anni più tardi, attribuiscono la proprietà delle terre ai benedettini del monastero di S. Pietro di Lodi Vecchio; i monaci cedettero una parte dei beni all'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ABBAZIADICHIARAVALLE'>abbazia di Chiaravalle</a>. In seguito alle lotte tra Milano, Pavia e Lodi, questa parte della provincia fu assegnata al capoluogo meneghino, insieme ai territori che oggi corrispondono ai comuni di Graffignana e San Colombano al Lambro (MI). Fu quindi attratta, nel XIV secolo, nei possedimenti della famiglia Visconti, che vi istituirono una riserva di caccia. La parrocchiale seicentesca di S. Zenone, principale elemento del patrimonio architettonico e storico locale, è il risultato dell'ampliamento di un precedente edificio di culto, risalente almeno al Duecento, che dipendeva dalla pieve di Sant'Angelo. Del castello medievale, invece, non rimane più traccia.

Economia

Non ospita altri uffici di rilievo oltre a quelli destinati al normale funzionamento del municipio e del servizio postale; l'autorità di pubblica sicurezza, in assenza di una stazione dei carabinieri, è impersonata, all'occorrenza, dal sindaco. Il quadro economico locale si caratterizza per le dimensioni ridotte, come del resto è ragionevole attendersi, vista la consistenza numerica della popolazione; l'agricoltura, avvantaggiata dalle caratteristiche del terreno e dall'orografia, produce cereali e foraggi; risulta piuttosto sviluppato l'allevamento, in particolare di suini e bovini da latte e da carne, che alimenta il commercio dei prodotti della zootecnia. L'industria è rappresentata nei comparti dell'edilizia e della metallurgia, con aziende di piccole dimensioni, la cui presenza non basta a caratterizzare al vocazione economica della comunità. È assicurato il servizio bancario. Per quanto attiene ai servizi pubblici di cui la comunità può beneficiare, la situazione è adeguata alle dimensioni del comune: nelle scuole disponibili si impartisce la sola istruzione primaria mentre non si contano strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche, musei, gallerie o pinacoteche; lo stesso può dirsi riguardo alle strutture sociali e per il tempo libero. Le strutture ricettive disponibili offrono la sola possibilità di soggiorno; più evidente è l'assenza di strutture sanitarie, che non garantiscono neppure il servizio farmaceutico.

Non ospita altri uffici di rilievo oltre a quelli destinati al normale funzionamento del municipio e del servizio postale; l'autorità di pubblica sicurezza, in assenza di una stazione dei carabinieri, è impersonata, all'occorrenza, dal sindaco. Il quadro economico locale si caratterizza per le dimensioni ridotte, come del resto è ragionevole attendersi, vista la consistenza numerica della popolazione; l'agricoltura, avvantaggiata dalle caratteristiche del terreno e dall'orografia, produce cereali e foraggi; risulta piuttosto sviluppato l'allevamento, in particolare di suini e bovini da latte e da carne, che alimenta il commercio dei prodotti della zootecnia. L'industria è rappresentata nei comparti dell'edilizia e della metallurgia, con aziende di piccole dimensioni, la cui presenza non basta a caratterizzare al vocazione economica della comunità. È assicurato il servizio bancario. Per quanto attiene ai servizi pubblici di cui la comunità può beneficiare, la situazione è adeguata alle dimensioni del comune: nelle scuole disponibili si impartisce la sola istruzione primaria mentre non si contano strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche, musei, gallerie o pinacoteche; lo stesso può dirsi riguardo alle strutture sociali e per il tempo libero. Le strutture ricettive disponibili offrono la sola possibilità di soggiorno; più evidente è l'assenza di strutture sanitarie, che non garantiscono neppure il servizio farmaceutico.

Relazioni

Il comune non ha certamente una vocazione turistica che, facendo leva su attrattive di particolare pregio, possa richiamare visitatori e determinare flussi importanti nelle relazioni con i centri vicini. I rapporti con il circondario, quindi, risultano dovuti per lo più a motivi economici, alla necessità di raggiungere i luoghi di lavoro e studio o le infrastrutture e la rete commerciale di comuni meglio dotati. La festa del Patrono, S. Zenone, si celebra la terza domenica di ottobre.

Il comune non ha certamente una vocazione turistica che, facendo leva su attrattive di particolare pregio, possa richiamare visitatori e determinare flussi importanti nelle relazioni con i centri vicini. I rapporti con il circondario, quindi, risultano dovuti per lo più a motivi economici, alla necessità di raggiungere i luoghi di lavoro e studio o le infrastrutture e la rete commerciale di comuni meglio dotati. La festa del Patrono, S. Zenone, si celebra la terza domenica di ottobre.

Località

Carrobio, Fratta

Carrobio, Fratta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Valera Fratta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.