Descrizione

Comune sparso, ubicato in montagna e di origine preromana, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato quelle industriali. I valbronesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, Osigo, e, in minor misura, nelle località di Ceppo Palazzolo e San Giorgio. Il territorio, che include l'isola amministrativa Moregallo del comune di Mandello del Lario (LC), disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che si articola su terreni erbosi, pendii scoscesi e alture dal morbido profilo, coperte di boschi di castagni e abeti, mostra segni di una forte espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Nello stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta, su sfondo azzurro, la costellazione dell'Orsa maggiore, formata da sette stelle d'oro, accostata da un monte posto sulla verde pianura; in campo argenteo si raffigura un torrione rosso, merlato alla ghibellina, con ponte levatoio abbassato, affiancato da un grifone volante rosso. Il motto in maiuscole nere, ADAPERIENS CLAUDO, su lista bifida d'argento posta sotto lo scudo, è stato aggiunto con successivo Decreto del Presidente della Repubblica.

Comune sparso, ubicato in montagna e di origine preromana, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato quelle industriali. I valbronesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, Osigo, e, in minor misura, nelle località di Ceppo Palazzolo e San Giorgio. Il territorio, che include l'isola amministrativa Moregallo del comune di Mandello del Lario (LC), disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che si articola su terreni erbosi, pendii scoscesi e alture dal morbido profilo, coperte di boschi di castagni e abeti, mostra segni di una forte espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Nello stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta, su sfondo azzurro, la costellazione dell'Orsa maggiore, formata da sette stelle d'oro, accostata da un monte posto sulla verde pianura; in campo argenteo si raffigura un torrione rosso, merlato alla ghibellina, con ponte levatoio abbassato, affiancato da un grifone volante rosso. Il motto in maiuscole nere, ADAPERIENS CLAUDO, su lista bifida d'argento posta sotto lo scudo, è stato aggiunto con successivo Decreto del Presidente della Repubblica.

Storia

Il toponimo è un composto di "valle" e "brona", corrispondente all'aggettivo "bruna", che si richiama all'esistenza nella zona di una torbiera. Diffusa è anche l'ipotesi secondo la quale il nome deriva dall'espressione celtica "wald Bron", ossia 'sorgente del bosco', usata in riferimento alla conformazione morfologica del territorio. Abitata fin dall'età eneolitica, in epoca imperiale romana e nell'alto Medioevo giocò un ruolo di primo piano, come avamposto contro le orde di invasori che, dalla Valtellina, si dirigevano verso Milano. Questa funzione cambiò con la discesa in Italia di Federico Barbarossa, quando, come tutta la Valassina, si assoggettò all'imperatore. Nel XV secolo fu unita al feudo di Incino d'Erba e assegnata a Luigi Dal Verme da Filippo Maria Visconti. Successivamente fu proprietà degli Sforza e, dalla prima metà del Cinquecento, dei Medici, dai quali passò a Francesco Sfrondati. Eretta, nel XVI secolo, dapprima in signoria e poi in baronia, restò in possesso degli Sfrondati fino all'estinzione del casato. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: la chiesa parrocchiale, del XIX secolo, intitolata a Santa Maria Assunta; la trecentesca chiesa di San Michele, che conserva tele del Morazzone e del Bergognone; la chiesa della Madonna della Febbre, costruita nel 1500, e la chiesa della Madonna Addolorata, in cui è custodito un pregevole dipinto del XVII secolo.

Il toponimo è un composto di "valle" e "brona", corrispondente all'aggettivo "bruna", che si richiama all'esistenza nella zona di una torbiera. Diffusa è anche l'ipotesi secondo la quale il nome deriva dall'espressione celtica "wald Bron", ossia 'sorgente del bosco', usata in riferimento alla conformazione morfologica del territorio. Abitata fin dall'età eneolitica, in epoca imperiale romana e nell'alto Medioevo giocò un ruolo di primo piano, come avamposto contro le orde di invasori che, dalla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a>, si dirigevano verso Milano. Questa funzione cambiò con la discesa in Italia di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>, quando, come tutta la Valassina, si assoggettò all'imperatore. Nel XV secolo fu unita al feudo di Incino d'Erba e assegnata a Luigi Dal Verme da Filippo Maria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Successivamente fu proprietà degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> e, dalla prima metà del Cinquecento, dei Medici, dai quali passò a Francesco Sfrondati. Eretta, nel XVI secolo, dapprima in signoria e poi in baronia, restò in possesso degli Sfrondati fino all'estinzione del casato. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: la chiesa parrocchiale, del XIX secolo, intitolata a Santa Maria Assunta; la trecentesca chiesa di San Michele, che conserva tele del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MORAZZONE'>Morazzone</a> e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BERGOGNONE'>Bergognone</a>; la chiesa della Madonna della Febbre, costruita nel 1500, e la chiesa della Madonna Addolorata, in cui è custodito un pregevole dipinto del XVII secolo.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, è integrata dall'allevamento di suini, ovini, caprini, avicoli ed equini. Il tessuto industriale è costituto da aziende che operano nei comparti tessile, metalmeccanico ed edile. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni sufficienti a soddisfare le esigenze primarie della popolazione), e dell'insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo; manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Nell'economia locale l'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, è integrata dall'allevamento di suini, ovini, caprini, avicoli ed equini. Il tessuto industriale è costituto da aziende che operano nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metalmeccanico ed edile. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni sufficienti a soddisfare le esigenze primarie della popolazione), e dell'insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo; manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza del lago di Como, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto intensi, con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano ulteriormente in occasione di alcuni appuntamento consueti; tra questi meritano di essere citate: la mostra del fungo, che si svolge ad aprile; la sagra della torta e la festa dell'Assunta, ad agosto. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

Meta di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a>, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto intensi, con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano ulteriormente in occasione di alcuni appuntamento consueti; tra questi meritano di essere citate: la mostra del fungo, che si svolge ad aprile; la sagra della torta e la festa dell'Assunta, ad agosto. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

Località

Ceppo Palazzolo, Lago di Como, Oneda, Osigo, San Giorgio, Ziniga

Ceppo Palazzolo, Lago di Como, Oneda, Osigo, San Giorgio, Ziniga

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Valbrona rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.