Descrizione

Centro di pianura, di origine medioevale, le cui radici risalgono ad epoche ben più remote. La sua economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. La comunità dei vaianesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, è quasi tutta concentrata nell'unico centro abitato che, in seguito alla forte espansione edilizia, è divenuto ormai contiguo a Monte Cremasco. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, ed è ricco di rogge e canali per l'irrigazione. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico pianeggiante, presenta nella parte antica un aspetto rurale, mentre nelle zone di periferia si trova una fascia di moderne costruzioni. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è trinciato d'argento e di rosso. Ciascun campo contiene una rosa con sei foglie: rossa quella su sfondo argenteo e d'argento quella su sfondo rosso. Sulla partizione spicca una banda azzurra.

Centro di pianura, di origine medioevale, le cui radici risalgono ad epoche ben più remote. La sua economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. La comunità dei vaianesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, è quasi tutta concentrata nell'unico centro abitato che, in seguito alla forte espansione edilizia, è divenuto ormai contiguo a Monte Cremasco. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, ed è ricco di rogge e canali per l'irrigazione. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico pianeggiante, presenta nella parte antica un aspetto rurale, mentre nelle zone di periferia si trova una fascia di moderne costruzioni. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è trinciato d'argento e di rosso. Ciascun campo contiene una rosa con sei foglie: rossa quella su sfondo argenteo e d'argento quella su sfondo rosso. Sulla partizione spicca una banda azzurra.

Storia

Il nome deriva dal gentilizio latino VALIUS o VALLIUS. Di origini antichissime (scavi effettuati nell'area circostante hanno riportato alla luce alcuni insediamenti palafitticoli), poco si sa della sua storia medioevale. Alcune fonti storiche, risalenti al 1188, fanno riferimento alle controversie sorte tra Cremona, alleata all'imperatore Federico Barbarossa, e Crema per il predominio sul territorio cremasco; in un altro documento del 1192, nel quale viene confermato al capoluogo cremasco il possesso della regione, viene annoverata tra i borghi dell'isola Fulcheria, che una volta sorgeva nelle acque del lago Gerundo, oggi prosciugato; sul versante opposto, in passato, era la palude del Moso, anch'esso prosciugato. Condivise le sorti del Cremasco e, a metà del '400, passò nelle mani dei veneziani, rimanendovi fino al XVIII secolo. Di notevole interesse artistico i monumenti, risalenti per lo più al XVII secolo: spicca fra tutti la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Cornelio e Cipriano, che si erge imponente su un'alta scalinata, con la facciata barocca ornata di statue e pilastri; su uno degli altari laterali è collocata una preziosa tela realizzata dal Tiziano nella quale è raffigurata l'"Incoronazione di spine". Di tono minore è la costruzione che ospita l'oratorio di Sant'Antonino, in località Borgo Tesone. Alcune dimore signorili testimoniano la presenza delle potenti famiglie che in passato esercitarono la loro influenza sul territorio: alle porte dell'abitato sorge la villa Vimercati Sanseverino; al suo interno si trova un mirabile affresco del pittore Giangiacomo Barbelli; degni di segnalazione sono anche il settecentesco municipio e il palazzo Vanazzi Cazzamali.

Il nome deriva dal gentilizio latino VALIUS o VALLIUS. Di origini antichissime (scavi effettuati nell'area circostante hanno riportato alla luce alcuni insediamenti palafitticoli), poco si sa della sua storia medioevale. Alcune fonti storiche, risalenti al 1188, fanno riferimento alle controversie sorte tra Cremona, alleata all'imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>, e Crema per il predominio sul territorio cremasco; in un altro documento del 1192, nel quale viene confermato al capoluogo cremasco il possesso della regione, viene annoverata tra i borghi dell'isola Fulcheria, che una volta sorgeva nelle acque del lago Gerundo, oggi prosciugato; sul versante opposto, in passato, era la palude del Moso, anch'esso prosciugato. Condivise le sorti del Cremasco e, a metà del '400, passò nelle mani dei veneziani, rimanendovi fino al XVIII secolo. Di notevole interesse artistico i monumenti, risalenti per lo più al XVII secolo: spicca fra tutti la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Cornelio e Cipriano, che si erge imponente su un'alta scalinata, con la facciata barocca ornata di statue e pilastri; su uno degli altari laterali è collocata una preziosa tela realizzata dal Tiziano nella quale è raffigurata l'"Incoronazione di spine". Di tono minore è la costruzione che ospita l'oratorio di Sant'Antonino, in località Borgo Tesone. Alcune dimore signorili testimoniano la presenza delle potenti famiglie che in passato esercitarono la loro influenza sul territorio: alle porte dell'abitato sorge la villa Vimercati Sanseverino; al suo interno si trova un mirabile affresco del pittore Giangiacomo Barbelli; degni di segnalazione sono anche il settecentesco municipio e il palazzo Vanazzi Cazzamali.

Economia

Il sistema produttivo locale, pur non avendo abbandonato il tradizionale settore primario (molto sviluppato è l'allevamento dei bovini ed è diffusa la coltivazione di cereali e foraggi), conta principalmente su quello industriale, che presenta un tessuto vario e composito: sono i comparti tessile e manifatturiero (confezioni, lavorazione della pelle, arredamento) e quello metalmeccanico a costituire la principale fonte di reddito. A queste attività si affiancano l'industria chimico-farmaceutica, la produzione di articoli in plastica e vetro ed alcune imprese edili. Il terziario si compone di una rete distributiva di discrete dimensioni e tra i servizi figurano attività di rilievo quali la consulenza informatica, l'intermediazione monetaria e l'esercizio del credito, che sono indice del sistema produttivo avanzato. Il panorama dei servizi pubblici è poco articolato: non si registra la presenza di particolari strutture sociali o sportive, fatta eccezione per la biblioteca comunale; all'interno delle strutture scolastiche è possibile frequentare le classi dell'obbligo; le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. La carenza di strutture sanitarie, che si limitano a garantire il solo servizio farmaceutico, costringe la popolazione a spostarsi nei centri vicini.

Il sistema produttivo locale, pur non avendo abbandonato il tradizionale settore primario (molto sviluppato è l'allevamento dei bovini ed è diffusa la coltivazione di cereali e foraggi), conta principalmente su quello industriale, che presenta un tessuto vario e composito: sono i comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e manifatturiero (confezioni, lavorazione della pelle, arredamento) e quello metalmeccanico a costituire la principale fonte di reddito. A queste attività si affiancano l'industria chimico-farmaceutica, la produzione di articoli in plastica e vetro ed alcune imprese edili. Il terziario si compone di una rete distributiva di discrete dimensioni e tra i servizi figurano attività di rilievo quali la consulenza informatica, l'intermediazione monetaria e l'esercizio del credito, che sono indice del sistema produttivo avanzato. Il panorama dei servizi pubblici è poco articolato: non si registra la presenza di particolari strutture sociali o sportive, fatta eccezione per la biblioteca comunale; all'interno delle strutture scolastiche è possibile frequentare le classi dell'obbligo; le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. La carenza di strutture sanitarie, che si limitano a garantire il solo servizio farmaceutico, costringe la popolazione a spostarsi nei centri vicini.

Relazioni

La facilità nelle comunicazioni ha favorito i rapporti con i comuni vicini, particolarmente intensi. La presenza di piccole e medie imprese richiama un discreto flusso di manodopera dall'esterno. L'assenza di monumenti di un certo rilievo e la mancanza di strutture alberghiere non hanno favorito l'attività turistica. I visitatori occasionali, tuttavia, sono richiamati dalla vita tranquilla che vi si conduce. Il mercato settimanale si tiene il martedì mattina. Patroni sono i Santi Cornelio e Cipriano, la cui ricorrenza viene festeggiata la terza domenica di settembre.

La facilità nelle comunicazioni ha favorito i rapporti con i comuni vicini, particolarmente intensi. La presenza di piccole e medie imprese richiama un discreto flusso di manodopera dall'esterno. L'assenza di monumenti di un certo rilievo e la mancanza di strutture alberghiere non hanno favorito l'attività turistica. I visitatori occasionali, tuttavia, sono richiamati dalla vita tranquilla che vi si conduce. Il mercato settimanale si tiene il martedì mattina. Patroni sono i Santi Cornelio e Cipriano, la cui ricorrenza viene festeggiata la terza domenica di settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vaiano Cremasco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.