Descrizione

Comune di origine medioevale, di impianto economico turistico-industriale, comprende le località: Fontana delle Monache, sede del municipio, Roggio, Vagli Sopra e Vagli Sotto. La popolazione dei vaglini, con un indice di vecchiaia molto alto, risulta in netta diminuzione nell'ultimo ventennio e risiede in gran parte nei quartieri nuovi, in abitazioni, principalmente palazzine e villette unifamiliari, edificate negli anni '70 di fronte al lago artificiale (Lago di Vagli). Il centro storico, ormai quasi disabitato, è costituito da case di pietra, che si allineano lungo le viuzze strette e ripide. Il suo territorio è adagiato su un promontorio della valle del torrente Edron, con il centro abitato direttamente a strapiombo sul lago artificiale. Intorno svettano le cime dei monti Tambura, Sumbra e Roccandagia. Sullo sfondo azzurro del suo stemma campeggia una torre merlata, in ricordo del dominio feudale della famiglia Careggine; su di essa sventola una bandiera bianca e rossa, simbolo della Repubblica lucchese. Infine, una stella argentata, in alto, testimonia la presenza della località di Vagli Sopra.

Comune di origine medioevale, di impianto economico turistico-industriale, comprende le località: Fontana delle Monache, sede del municipio, Roggio, Vagli Sopra e Vagli Sotto. La popolazione dei vaglini, con un indice di vecchiaia molto alto, risulta in netta diminuzione nell'ultimo ventennio e risiede in gran parte nei quartieri nuovi, in abitazioni, principalmente palazzine e villette unifamiliari, edificate negli anni '70 di fronte al lago artificiale (Lago di Vagli). Il centro storico, ormai quasi disabitato, è costituito da case di pietra, che si allineano lungo le viuzze strette e ripide. Il suo territorio è adagiato su un promontorio della valle del torrente Edron, con il centro abitato direttamente a strapiombo sul lago artificiale. Intorno svettano le cime dei monti Tambura, Sumbra e Roccandagia. Sullo sfondo azzurro del suo stemma campeggia una torre merlata, in ricordo del dominio feudale della famiglia Careggine; su di essa sventola una bandiera bianca e rossa, simbolo della Repubblica lucchese. Infine, una stella argentata, in alto, testimonia la presenza della località di Vagli Sopra.

Storia

La presenza di alcune necropoli liguri fa ritenere che la zona fosse già abitata dal primo millennio avanti Cristo. La sua storia è caratterizzata da un continuo alternarsi di dominazioni: nell'Alto Medioevo fu feudo dei signori di Careggine e dei nobili di Corvaia, per poi passare, dal 1260, al dominio di Lucca, che aveva conquistato numerosi comuni della Garfagnana; passò in seguito agli Antelminelli e quindi agli Estensi. Nei primi decenni del 1800 fu creato il comune di Vagli Sotto, che comprendeva anche Arni, località passata, poi, dal 1929, a Stazzema. Ha conosciuto agli inizi del secolo un notevole sviluppo, quando cominciò lo sfruttamento delle cave di marmo, ma dopo la seconda guerra mondiale solo chi lavorava alla cava è rimasto in zona. Spiccano nel patrimonio artistico: la chiesa di San Regolo, del XIII secolo, che, rimaneggiata nel XVI sec., conserva al suo interno l'originario aspetto romanico; la chiesa di Sant'Agostino, del 1000; quella di S. Bartolomeo e quella dedicata a S. Viviano, entrambe del XIII secolo.

La presenza di alcune necropoli liguri fa ritenere che la zona fosse già abitata dal primo millennio avanti Cristo. La sua storia è caratterizzata da un continuo alternarsi di dominazioni: nell'Alto Medioevo fu feudo dei signori di Careggine e dei nobili di Corvaia, per poi passare, dal 1260, al dominio di Lucca, che aveva conquistato numerosi comuni della Garfagnana; passò in seguito agli Antelminelli e quindi agli Estensi. Nei primi decenni del 1800 fu creato il comune di Vagli Sotto, che comprendeva anche Arni, località passata, poi, dal 1929, a Stazzema. Ha conosciuto agli inizi del secolo un notevole sviluppo, quando cominciò lo sfruttamento delle cave di marmo, ma dopo la seconda guerra mondiale solo chi lavorava alla cava è rimasto in zona. Spiccano nel patrimonio artistico: la chiesa di San Regolo, del XIII secolo, che, rimaneggiata nel XVI sec., conserva al suo interno l'originario aspetto romanico; la chiesa di Sant'Agostino, del 1000; quella di S. Bartolomeo e quella dedicata a S. Viviano, entrambe del XIII secolo.

Economia

La fonte principale di reddito è rappresentata dall'estrazione del marmo, che occupa buona parte della popolazione residente. L'agricoltura, molto sviluppata in passato, ha subito un tracollo notevole dal 1946, quando, per alimentare gli impianti idroelettrici dell'alto Serchio, fu creato il lago artificiale, che ha sommerso gran parte dei terreni più fertili. Fiorente è comunque la produzione del cavolo selvatico, che rappresenta il prodotto tipico di questa zona. Manca qualsiasi struttura sportiva e per il tempo libero. Poco rilevanti sono gli esercizi ricettivi e di ristoro, del tutto inesistenti le strutture sociali e sanitarie, fatta eccezione per il servizio farmaceutico. Per quanto riguarda l'istruzione, viene assicurata quella dell'obbligo, mentre chi vuole proseguire gli studi deve spostarsi necessariamente verso il capoluogo provinciale. Il comune pubblica annualmente "L'informatore vaglino".

La fonte principale di reddito è rappresentata dall'estrazione del marmo, che occupa buona parte della popolazione residente. L'agricoltura, molto sviluppata in passato, ha subito un tracollo notevole dal 1946, quando, per alimentare gli impianti idroelettrici dell'alto Serchio, fu creato il lago artificiale, che ha sommerso gran parte dei terreni più fertili. Fiorente è comunque la produzione del cavolo selvatico, che rappresenta il prodotto tipico di questa zona. Manca qualsiasi struttura sportiva e per il tempo libero. Poco rilevanti sono gli esercizi ricettivi e di ristoro, del tutto inesistenti le strutture sociali e sanitarie, fatta eccezione per il servizio farmaceutico. Per quanto riguarda l'istruzione, viene assicurata quella dell'obbligo, mentre chi vuole proseguire gli studi deve spostarsi necessariamente verso il capoluogo provinciale. Il comune pubblica annualmente "L'informatore vaglino".

Relazioni

Il lento ritmo di vita del luogo viene movimentato solo nel periodo estivo, quando vi si riversa un modesto flusso turistico, attratto dal paesaggio circostante, ricco di boschi di castagni e di suggestive vedute. Nello stesso periodo, il 1° settembre, si festeggia S. Regolo, il Patrono del centro principale, al quale è dedicata una tipica torta di patate piccante con molte spezie. A Vagli Sopra, invece, in occasione della festa di S. Viviano, il 22 maggio, viene allestita una mostra di marmi colorati della zona. Al Santo è legato il prodotto tipico, il cavolo selvatico, che qui prende il nome di "kauli de San Vian"; una leggenda narra infatti che l'ortaggio sia cresciuto ai piedi del Santo mentre osservava un lungo periodo di digiuno. Nella frazione di Vagli Sopra è nato Simone Simoni, scomunicato per aver seguito le teorie di Calvino.

Il lento ritmo di vita del luogo viene movimentato solo nel periodo estivo, quando vi si riversa un modesto flusso turistico, attratto dal paesaggio circostante, ricco di boschi di castagni e di suggestive vedute. Nello stesso periodo, il 1° settembre, si festeggia S. Regolo, il Patrono del centro principale, al quale è dedicata una tipica torta di patate piccante con molte spezie. A Vagli Sopra, invece, in occasione della festa di S. Viviano, il 22 maggio, viene allestita una mostra di marmi colorati della zona. Al Santo è legato il prodotto tipico, il cavolo selvatico, che qui prende il nome di "kauli de San Vian"; una leggenda narra infatti che l'ortaggio sia cresciuto ai piedi del Santo mentre osservava un lungo periodo di digiuno. Nella frazione di Vagli Sopra è nato Simone Simoni, scomunicato per aver seguito le teorie di Calvino.

Località

Fontana delle Monache, Lago, Roggio, Tambura, Vagli Sopra

Fontana delle Monache, Lago, Roggio, Tambura, Vagli Sopra

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vagli Sotto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.