Descrizione

Centro di pianura, di origine antica; basa la sua economia prevalentemente sul settore primario. Gli usinesi, che hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 36 a un massimo di 287 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da forte espansione edilizia, è circondato da lievi colline coperte di vigneti e oliveti. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca, in argento, un sinistrocherio armato che impugna un pugnale d'oro.

Centro di pianura, di origine antica; basa la sua economia prevalentemente sul settore primario. Gli usinesi, che hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 36 a un massimo di 287 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da forte espansione edilizia, è circondato da lievi colline coperte di vigneti e oliveti. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca, in argento, un sinistrocherio armato che impugna un pugnale d'oro.

Storia

Il toponimo è attestato con le forme “Usine” e “Osune”. L'etimo è sicuramente preromano, sebbene alcuni studiosi ritengano che sia da rintracciare nella voce fenicia “Uz” ‘fortezza ricca'. Le sue origini risalgono al periodo antico, probabilmente romano. In epoca medievale venne aggregata alla curatoria di Coraso, nel Giudicato di Logudoro. Con la morte di Adelasia di Torres i suoi territori entrarono a far parte dei possedimenti dei Doria, signoria che resse il governo locale fino al XV secolo, nel momento in cui entrarono in scena gli Aragonesi. Tre secoli più tardi divenne, insieme alla vicina Tissi, contea di San Giorgio; in qualità di contea fu ceduta ai Manca e, nel 1839, anno dell'eversione feudale, venne riscattata dal demanio. Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano di essere citate: la parrocchiale dedicata a Santa Maria, eretta nel corso del 1700, caratterizzata da una facciata con un vivace coronamento; la chiesa di Santa Croce, chiamata dagli usinesi la chiesa di S'Ena Frisca (della sorgente fresca), conserva dell'impianto originale duecentesco la facciata movimentata da una doppia fila di archetti e i tratti iniziali dei fianchi laterali; la chiesa di San Giorgio di Oliastreto, del XII secolo; la necropoli di S'Elighe Entosu, composta da otto domus de janas.

Il toponimo è attestato con le forme “Usine” e “Osune”. L'etimo è sicuramente preromano, sebbene alcuni studiosi ritengano che sia da rintracciare nella voce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FENICIA'>fenicia</a> “Uz” ‘fortezza ricca'. Le sue origini risalgono al periodo antico, probabilmente romano. In epoca medievale venne aggregata alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Coraso, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODILOGUDORO'>Giudicato di Logudoro</a>. Con la morte di Adelasia di Torres i suoi territori entrarono a far parte dei possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a>, signoria che resse il governo locale fino al XV secolo, nel momento in cui entrarono in scena gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>. Tre secoli più tardi divenne, insieme alla vicina Tissi, contea di San Giorgio; in qualità di contea fu ceduta ai Manca e, nel 1839, anno dell'eversione feudale, venne riscattata dal demanio. Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano di essere citate: la parrocchiale dedicata a Santa Maria, eretta nel corso del 1700, caratterizzata da una facciata con un vivace coronamento; la chiesa di Santa Croce, chiamata dagli usinesi la chiesa di S'Ena Frisca (della sorgente fresca), conserva dell'impianto originale duecentesco la facciata movimentata da una doppia fila di archetti e i tratti iniziali dei fianchi laterali; la chiesa di San Giorgio di Oliastreto, del XII secolo; la necropoli di S'Elighe Entosu, composta da otto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a>.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che svolge tuttora un ruolo importante nell'economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva da vino, ulivi e frutteti e con l'allevamento di suini, ovini, equini e avicoli. L'industria è, invece, poco sviluppata: le poche aziende presenti operano solamente nei comparti alimentare, edile e della lavorazione del legno. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole disponibili assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie. Le strutture culturali comprendono la biblioteca civica. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è presente il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che svolge tuttora un ruolo importante nell'economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=VINO'>vino</a>, ulivi e frutteti e con l'allevamento di suini, ovini, equini e avicoli. L'industria è, invece, poco sviluppata: le poche aziende presenti operano solamente nei comparti alimentare, edile e della lavorazione del legno. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole disponibili assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie. Le strutture culturali comprendono la biblioteca civica. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è presente il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli escursioni, godendo dell'aria salubre e delle bellezze dell'ambiente naturale, poco distante da interessanti siti archeologici di età nuragica. È poco frequentata per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. A maggio si tiene il consueto concorso enologico dei vini di Coros, durante il quale gli esperti valutano e tutti gli intervenuti degustano i vini presentati. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l'8 settembre.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli escursioni, godendo dell'aria salubre e delle bellezze dell'ambiente naturale, poco distante da interessanti siti archeologici di età <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>. È poco frequentata per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. A maggio si tiene il consueto concorso enologico dei vini di Coros, durante il quale gli esperti valutano e tutti gli intervenuti degustano i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=VINI'>vini</a> presentati. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l'8 settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Usini in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.