Descrizione

Centro di pianura, di origini antiche, la cui economia si basa sia sull'agricoltura che sull'industria. Gli urgnanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nell'aggregato urbano di Basella; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e località minori. Il territorio ha un profilo geometrico molto regolare, con limitate differenze di altitudine, che determinano nell'abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico del tutto regolare. L'espansione edilizia è determinata anche da una crescita demografica che fa registrare saldi attivi sia nel movimento naturale che in quello migratorio.

Centro di pianura, di origini antiche, la cui economia si basa sia sull'agricoltura che sull'industria. Gli urgnanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nell'aggregato urbano di Basella; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e località minori. Il territorio ha un profilo geometrico molto regolare, con limitate differenze di altitudine, che determinano nell'abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico del tutto regolare. L'espansione edilizia è determinata anche da una crescita demografica che fa registrare saldi attivi sia nel movimento naturale che in quello migratorio.

Storia

Citata per la prima volta in un documento della fine del IX secolo, ha origini ben più antiche, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcune lapidi di epoca romana e dalla stessa etimologia del toponimo, derivante dal nome latino di persona AURINIUS, col suffisso aggettivale -anus. Situata in posizione strategica, all'incrocio tra due importanti vie di comunicazione, fu al centro di numerosi eventi storici, che videro come protagonista la sua rocca, completata per ordine di Giovanni Visconti, nel XIV secolo. Teatro di sanguinosi scontri tra guelfi e ghibellini, passò per un certo periodo a Bartolomeo Colleoni e successivamente alla famiglia Longhi, che ne mantenne il possesso fino alla prima metà del 1500, quando pervenne agli Albani, sotto i quali la locale fortezza finì col diventare un covo di banditi. Pur colpiti da bandi e gride da parte del governo veneziano per il loro comportamento, gli Albani riuscirono a stringere alleanze con potenti signori stranieri, ottenendo incarichi di rilievo anche sotto i francesi e gli austriaci e uscendo di scena, a causa degli ingenti debiti accumulati, con l'unificazione d'Italia. L'elemento di maggior spicco del patrimonio storico-architettonico è senza dubbio la rocca trecentesca, sottoposta nel corso dei secoli a più trasformazioni: in particolare Venceslao Albani, nel 1800, le diede l'aspetto di un castello; oggetto di un grande programma di restauro da parte dell'amministrazione comunale, è sede di importanti attività culturali. Nell'architettura sacra si segnalano: la settecentesca parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, con uno splendido campanile neoclassico; la chiesa della Santissima Trinità e, a Basella, il santuario fatto costruire da Bartolomeo Colleoni nel punto in cui la Madonna, apparsa a una ragazza del posto, nel 1356, avrebbe rivelato l'esistenza di una chiesa sepolta.

Citata per la prima volta in un documento della fine del IX secolo, ha origini ben più antiche, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcune lapidi di epoca romana e dalla stessa etimologia del toponimo, derivante dal nome latino di persona AURINIUS, col suffisso aggettivale -anus. Situata in posizione strategica, all'incrocio tra due importanti vie di comunicazione, fu al centro di numerosi eventi storici, che videro come protagonista la sua rocca, completata per ordine di Giovanni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, nel XIV secolo. Teatro di sanguinosi scontri tra guelfi e ghibellini, passò per un certo periodo a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BARTOLOMEOCOLLEONI'>Bartolomeo Colleoni</a> e successivamente alla famiglia Longhi, che ne mantenne il possesso fino alla prima metà del 1500, quando pervenne agli Albani, sotto i quali la locale fortezza finì col diventare un covo di banditi. Pur colpiti da bandi e gride da parte del governo veneziano per il loro comportamento, gli Albani riuscirono a stringere alleanze con potenti signori stranieri, ottenendo incarichi di rilievo anche sotto i francesi e gli austriaci e uscendo di scena, a causa degli ingenti debiti accumulati, con l'unificazione d'Italia. L'elemento di maggior spicco del patrimonio storico-architettonico è senza dubbio la rocca trecentesca, sottoposta nel corso dei secoli a più trasformazioni: in particolare Venceslao Albani, nel 1800, le diede l'aspetto di un castello; oggetto di un grande programma di restauro da parte dell'amministrazione comunale, è sede di importanti attività culturali. Nell'architettura sacra si segnalano: la settecentesca parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, con uno splendido campanile neoclassico; la chiesa della Santissima Trinità e, a Basella, il santuario fatto costruire da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BARTOLOMEOCOLLEONI'>Bartolomeo Colleoni</a> nel punto in cui la Madonna, apparsa a una ragazza del posto, nel 1356, avrebbe rivelato l'esistenza di una chiesa sepolta.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di una stazione dei carabinieri. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, di proficue coltivazioni di cerali, frumento, foraggi, frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Varia è la struttura industriale, che garantisce un buon livello occupazionale grazie alle aziende operanti nei comparti metalmeccanico, edile, della gomma e soprattutto tessile. Il livello del reddito e la capacità di risparmio degli urgnanesi giustificano la presenza del servizio bancario. Una buona rete commerciale e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si registrano più asili nido e una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce solo l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede anche la locale emittente radiofonica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di una stazione dei carabinieri. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, di proficue coltivazioni di cerali, frumento, foraggi, frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Varia è la struttura industriale, che garantisce un buon livello occupazionale grazie alle aziende operanti nei comparti metalmeccanico, edile, della gomma e soprattutto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>. Il livello del reddito e la capacità di risparmio degli urgnanesi giustificano la presenza del servizio bancario. Una buona rete commerciale e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si registrano più asili nido e una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce solo l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede anche la locale emittente radiofonica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti e in particolare di appassionati di equitazione, offre ai suoi visitatori anche la possibilità di visitare la locale rocca e il Parco naturale del fiume Serio. Abbastanza frequentata pure per lavoro, grazie agli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene intensi rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti consueti meritano di essere citate: la "Festa in rocca", che si svolge a luglio con giochi, divertimenti vari, mercato artigianale e tornei in costume medievale, nonché la festa popolare, a ottobre. La festa dei Patroni, i Santi Nazario e Celso, si celebra il 28 luglio, sia con solenni riti religiosi, sia con celebrazioni profane.

Meta di un significativo movimento di turisti e in particolare di appassionati di equitazione, offre ai suoi visitatori anche la possibilità di visitare la locale rocca e il Parco naturale del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Serio</a>. Abbastanza frequentata pure per lavoro, grazie agli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene intensi rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti consueti meritano di essere citate: la "Festa in rocca", che si svolge a luglio con giochi, divertimenti vari, mercato artigianale e tornei in costume medievale, nonché la festa popolare, a ottobre. La festa dei Patroni, i Santi Nazario e Celso, si celebra il 28 luglio, sia con solenni riti religiosi, sia con celebrazioni profane.

Località

Basella, Provinciale Sud

Basella, Provinciale Sud

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Urgnano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.